11 Febbraio: Giornata Internazionale dedicata alle donne e alle ragazze STEM

09 febbraio 2024 4 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

Cos'è e in cosa consiste l'evento?

 

L'11 febbraio si celebra la giornata mondiale delle donne e delle ragazze nel mondo STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).

Le ragioni che hanno indotto l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a chiedere l'istituzione di questa giornata? Combattere i pregiudizi, sfatare i miti, andare oltre gli stereotipi, promuovere iniziative in grado di favorire la parità di genere nel mondo scientifico. L'evento è stato reso ufficiale il 22 dicembre del 2015 attraverso la risoluzione A/RES/70/212, è patrocinato dall'UNESCO e si tiene ogni anno l'11 febbraio.

 

L'uguaglianza di genere è un tema centrale nell'agenda delle Nazioni Unite. L'ONU ha sempre promosso la parità e l'emancipazione delle donne, trattandosi di elementi cruciali nello sviluppo economico mondiale. Per centrare questi obiettivi, è stata persino istituita una Commissione speciale che si occupa di difendere lo status delle donne (CSW). Si tratta del principale organo internazionale dedicato alla promozione dell'emancipazione femminile e della parità di genere.

 

Nel 2013, la Commissione riuscì a centrare un obiettivo fondamentale: le fu riconosciuta, infatti, la gestione di un piano teso a migliorare l'accesso all'istruzione delle ragazze, step importantissimo, effettivamente in grado di favorire la parità di genere. L'obiettivo è ancora lontano dall'essere pienamente raggiunto, ma sono diversi i Paesi in via di sviluppo che hanno assistito a un netto miglioramento della situazione.

 

 

Le donne nel mondo STEM: una panoramica

 

Come affermato dall'UNESCO, il 72% degli scienziati di tutto il mondo è di sesso maschile. In Italia, la percentuale si ferma al 64% del totale. In ambito informatico, è addirittura il 97% degli esperti ad appartenere al genere maschile. In tutto il mondo, soltanto il 28% dei ricercatori è di sesso femminile. Infine, come confermato dall'Istat, gli uomini tra i 25 e i 34 anni laureati in materie STEM sono il 33,5%, mentre le donne raggiungono il 17,5%.

 

A rendere l'iter complicato sono i pregiudizi e gli stereotipi, secondo i quali le donne non sarebbero particolarmente portate per le materie scientifiche, dato assolutamente confutato anche dall'analisi dei voti degli studenti e delle studentesse nelle materie STEM. Le ragazze che scelgono le discipline scientifiche ottengono risultati mediamente migliori rispetto agli uomini. A ridurre drasticamente la presenza e l'impatto delle donne nel mondo scientifico sono le pressioni sociali e culturali ma, soprattutto, le scarse prospettive di carriera.

 

 

Le donne italiane nel mondo della scienza

 

Per celebrare la Giornata Internazionale delle Donne in STEM, è essenziale incoraggiare sia gli studenti che le studentesse a partecipare a iniziative interdisciplinari che stimolino l'interesse per la scienza, la tecnologia, l'ingegneria e la matematica. Narrare e illustrare le storie di donne scienziate di successo che hanno ampliato le prospettive di carriera per altre donne nel campo può servire da potente fonte di ispirazione e aumentare la partecipazione femminile in questi settori.

 

Infatti le scienziate di livello internazionale in Italia non mancano affatto. Luisa Torsi, professoressa di chimica presso l'Università di Bari, ha scritto oltre 200 articoli a carattere scientifico e ha ricevuto il premio Merck, unica donna ad aver ottenuto tale riconoscimento. Simonetta Di Pippo è stata la prima donna a ricevere il premio Hubert Curien, assegnato a chi si distingue nel mondo dell'astrofisica. L'asteroide 21887 ha ricevuto addirittura il suo nome. Ma tra i nomi di spicco ne figurano molti altri, come quelli di Patrizia Caraveo, Paola Inverardi, Cecilia Laschi e Barbara Mazzola. È bello pensare che tutte queste donne di successo abbiano preso ispirazione da un'altra grande italiana: Margherita Hack, prima donna a dirigere l'Osservatorio Astronomico di Trieste, facendolo diventare noto in tutto il mondo.

 

 

Gli insegnamenti che ci ha lasciato Margherita Hack

 

Margherita Hack ha attraversato il mondo accademico e scientifico con una traiettoria unica, insegnando presso le università di Firenze, Milano e Trieste e diventando membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei. La sua carriera è stata arricchita dalla collaborazione con enti prestigiosi come la NASA e l'ESA, e dalla pubblicazione di lavori su riviste internazionali.

 

Tuttavia, oltre alla sua brillante carriera accademica, Margherita Hack è stata ampiamente riconosciuta e amata per le sue passioni, la sua storia personale e la sua energia inesauribile. Questi aspetti della sua vita l'hanno resa una figura celebre non solo nel campo della scienza, ma anche nel cuore del grande pubblico.

 

Margherita Hack, con la sua vita e il suo lavoro, ci lascia numerosi insegnamenti preziosi, molti dei quali trascendono il campo della scienza e toccano aspetti fondamentali dell'essere umano e della società:

 

Affrontare le sfide con coraggio: Quando si trasferì all'Osservatorio di Merate e trovò un ambiente lavorativo ostile e maschilista, Hack non si lasciò intimidire. Invece di adattarsi, scelse di viaggiare all'estero per lavorare in ambienti più accoglienti e progressisti.

Valore dell'educazione e della cultura: Fin dall'infanzia, la madre di Hack le insegnò a leggere e scrivere prima dei suoi coetanei, ponendo le basi per il suo amore per l'apprendimento. Questo valore è stato un pilastro fondamentale nella sua vita e carriera.

Lotta contro le ingiustizie: Durante il regime fascista, il padre di Hack venne licenziato per le sue idee antifasciste, un evento che ha influenzato profondamente Margherita, portandola a combattere per i diritti civili e contro le ingiustizie per tutta la vita.

Passione oltre gli ostacoli: Hack ha cambiato il suo percorso di studi da lettere a fisica, seguendo la sua vera passione per la scienza nonostante l'iniziale interesse per le materie umanistiche, dimostrando la sua determinazione a perseguire ciò che amava.

Importanza della divulgazione scientifica: Hack ha scritto numerosi articoli e libri per divulgare la scienza al grande pubblico, evidenziando il suo impegno per rendere l'astronomia accessibile e comprensibile a tutti.

Vivere secondo i propri valori: Hack era nota per il suo stile di vita coerente con i suoi principi, come dimostra la sua scelta di non avere figli, il suo attivismo per i diritti degli animali e la sua dieta vegetariana.

La scienza come mezzo per migliorare la vita sulla Terra: Le ricerche di Hack non si sono limitate alla pura conoscenza astrale; attraverso la sua attività di divulgazione e il suo impegno civile, ha sempre sottolineato come la scienza possa essere utilizzata per affrontare e risolvere problemi concreti della società.

 

Questi esempi dimostrano come Margherita Hack abbia vissuto una vita guidata dalla passione per la conoscenza, dal coraggio di sfidare le convenzioni e dall'impegno per un mondo più giusto e inclusivo.

 

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