Qual è il futuro dell’alleanza scuola-impresa? Le risposte nella nuova ricerca ANP, Fondazione Sodalitas e La Fabbrica
La partnership tra scuola e mondo del lavoro non è più un’eccezione, ma la nuova prassi nel panorama educativo italiano. È quanto emerge dall’ultima ricerca “Il rapporto Scuola-Azienda. Un’alleanza strategica” promossa da ANP - Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola, Fondazione Sodalitas e La Fabbrica.
Giunta alla sua terza edizione, la survey ha coinvolto docenti, dirigenti scolastici e aziende, raccogliendo e mettendo a sistema informazioni preziose su esperienze, bisogni e potenzialità inespresse.
I risultati sono stati presentati il 25 settembre alle ore 14:30, presso la Sala Falck di Assolombarda (Milano, via Chiaravalle 8), in occasione di un evento pubblico che offrirà l’opportunità di confrontarsi sul futuro della collaborazione tra mondo scolastico e tessuto produttivo.
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I numeri di una collaborazione consolidata
La ricerca restituisce una fotografia incoraggiante: negli ultimi 3 anni, oltre 9 scuole su 10 hanno accolto iniziative educative promosse da aziende. Un dato che testimonia l’apertura del mondo scolastico verso forme innovative di collaborazione.
Docenti e dirigenti: visioni complementari per un obiettivo comune
La ricerca mette in luce un approccio complementare alla collaborazione con le imprese.
Chi insegna privilegia il supporto concreto al lavoro con la classe: materiali gratuiti (17%), concorsi educativi (14%) e visite aziendali (14%) sono gli strumenti più apprezzati per arricchire l’offerta formativa quotidiana.
Il campione dirigenti adotta una visione più strategica e guarda a visite aziendali (23%), percorsi di Formazione Scuola-Lavoro (20%) e incontri con ambassador aziendali (14%) come strumenti indispensabili per costruire un orientamento efficace verso il futuro professionale degli studenti.
Sono due strade che portano alla stessa meta: il benessere delle nuove generazioni.
Dall’ambiente all’economia: i progetti delle aziende riflettono le sfide attuali e rientrano nell’Educazione civica
Per 9 scuole intervistate su 10 il supporto aziendale facilita la transizione digitale e promuove la sostenibilità.
I progetti realizzati grazie alle aziende toccano le principali sfide che ci pone l’attualità e l’Agenda 2030 dell’ONU.
Il podio docenti privilegia sostenibilità, benessere e salute e permette di portare in classe anche problemi di grande attualità legati al disagio giovanile: dal bullismo ai disturbi alimentari, dall’ansia all’isolamento, dall’affettività alle dipendenze.
Il podio dirigenti ha un orientamento più economico-tecnologico in linea con una visione della scuola che valorizza la realizzazione personale, sociale e professionale delle giovani generazioni.
E per il futuro? L’educazione all’uso consapevole dell’IA balza dagli ultimi posti della classifica sul podio e suggerisce una possibile evoluzione verso collaborazioni più tecnologicamente avanzate e legate alle materie STEAM.
Il legame col territorio per una comunità educativa allargata, ma tangibile
Un aspetto significativo che emerge dalla ricerca è la dimensione territoriale della collaborazione: il 70% del dialogo tra docenti e aziende avviene su scala di prossimità con realtà locali o piccole-medie imprese. Da segnalare, l’apertura alle multinazionali del campione dirigenti che mostra un approccio più diversificato.
La scuola è nel DNA delle aziende e l’educazione è un asset strategico
Per chi lavora nella scuola, è significativo sapere che 8 aziende su 10 hanno partnership attive con istituti scolastici e università e il 90% delle realtà intervistate valuta positivamente i risultati dei propri progetti educativi. Inoltre, 1 azienda su 2 considera progetti e protocolli d’intesa come parte integrante della propria CSR. Si tratta di un consenso che incoraggia a proseguire su questa strada, anche perché il 65% delle imprese prevede di aumentare l’impegno nei prossimi tre anni.
I nodi da sciogliere tra burocrazia e coordinamento
La ricerca individua anche le criticità da affrontare. La burocrazia rappresenta il principale ostacolo sia per scuole che per aziende, seguita da difficoltà organizzative come il coordinamento degli orari, la sovrapposizione delle proposte e la mancanza di referenti stabili.
La richiesta, da entrambe le parti, è chiara: maggior coordinamento, procedure più snelle e continuità nel tempo.
Sono questi gli ingredienti che mancano per costruire un ecosistema educativo ampio e dinamico capace di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni e alle sfide del futuro. Tutto il resto c’è già.