Come stanno cambiando i viaggi d’istruzione?

02 ottobre 2019 1 minuto
INIZIATIVE

I viaggi d’istruzione rappresentano certamente uno dei momenti cruciali dell’anno scolastico: gli studenti non vedono l’ora di passare del tempo insieme girovagando per la città, mentre gli insegnanti sono preoccupati che tutto fili liscio e vada per il meglio. Ma prima della partenza, la progettazione del viaggio è un insieme di scadenze e responsabilità da non sottovalutare. Per alleggerire i docenti da questo tipo di incombenze, dall’organizzazione alle prenotazioni, è possibile affidarsi a esperti in materia. Un esempio è GeeTrips, la prima piattaforma on line specializzata in viaggi d’istruzione, che offre ai docenti delle scuole italiane percorsi innovativi ed esperienziali da fare durante la gita scolastica.

Il portale, per il secondo anno, ha pubblicato il report «Viaggi d’istruzione – I trend della domanda». Basato su un campione di 1350 docenti di scuole secondarie italiane, pubbliche e paritarie, la ricerca evidenzia quali sono state le preferenze degli insegnanti italiani nello scorso anno scolastico.

Viaggi d’istruzione – I trend della domanda

In vetta delle destinazioni preferite dai docenti italiani c’è Roma, seguita a stretto giro da Torino e Napoli. Firenze, in vetta lo scorso anno, scivola al 4° posto, probabilmente perché percepita come sovraffollata e poco adatta alle comitive (discorso simile a quello di Venezia). Tra le destinazioni emergenti ottimo è il posizionamento della Sicilia, che si posiziona al 5° posto.

“Oltre il 90% dei docenti dichiara la disponibilità a valutare proposte provenienti da destinazioni non classiche. I punti di forza da valorizzare? Emerge chiaramente come tali destinazioni siano percepite come più sicure e maggiormente attente alla dimensione didattica ed esperienziale. Attenzione però: il prezzo è un elemento determinante e la presenza di strutture alberghiere adatte è un fattore imprescindibile.”

Secondo Paolo Medeghini, amministratore delegato di GeeTrips, i docenti italiani sono quindi sempre più propensi a cimentarsi in attività diverse da quelle ordinarie. Sono più aperti alle novità e a destinazioni inusuali. Valutano positivamente la possibilità di soggiornare in strutture religiose come in ostelli.

Il futuro della scuola è in continua evoluzione. E anche la sfera dei viaggi d’istruzione non si vuol tirare indietro da questa ondata di innovazione.

Voi cosa ne pensate? Preferite andare sul sicuro o vorreste provare nuove esperienze? Diteci la vostra opinione con un messaggio o su Facebook!