Messa a disposizione: in quali province cercano supplenti?

18 ottobre 2021 5 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

Con la circolare che disciplina le supplenze per l’anno scolastico 2021/2022 è finalmente prevista la possibilità di inviare la MAD, messa a disposizione per l’insegnamento in diverse province, nonostante tale previsione non sia stata inserita in modo espresso ma possa essere desunta in via interpretativa. Nella stessa nota, invece, è fatto divieto di inviare MAD quando si è già iscritti nelle GPS, nelle graduatorie provinciali per le supplenze o all’interno delle graduatorie d’istituto. Una novità che mette in subbuglio il mondo delle supplenze e di coloro che cercano di entrare nella scuola, aprendo nuovi spiragli, possibilità di lavoro e sciogliendo alcuni dubbi che proveremo a chiarire nel corso dell’articolo.

 

Inviare la messa a disposizione in diverse province: cosa pensa il Miur

La messa a disposizione è un argomento che desta spesso perplessità e dubbi: mancanza di informazione, difficoltà a compilare la domanda online e l’incertezza dell'esito talvolta mettono in ombra i buoni risultati che potrebbe dare. Eppure il procedimento è molto semplice, basta compilare la domanda anche tramite una società di servizi telematica e inviarla a tutte le scuole indicate con un solo click. Si tratta di una grande opportunità di lavoro che viene incontro al grande numero di giovani che aspirano a entrare nel mondo della scuola. In vista di tali vantaggi, negli anni passati vi è stata una grande apertura da parte dei Dirigenti Scolastici, che oltre a facilitare l’accesso alla messa a disposizione tramite i sistemi informatici, hanno attinto numerosi insegnanti proprio da queste liste. L’esperienza ci ha mostrato, nell’ultimo quinquennio, che il sistema delle MAD ha risvolti molto positivi sia per gli insegnanti di primo pelo che per coloro che hanno voluto provare ad affiancare l’insegnamento a un’altra professione. Da un paio d’anni, però, il sistema ha subito un forte ingolfamento e l’anno scorso i Dirigenti Scolastici hanno sentito la necessità di inviare una circolare per l’anno scolastico 2020/2021 nella quale era prevista la sospensione delle domande, poi revocata.

Le criticità si ravvisavano soprattutto per l’assegnazione delle supplenze, che vedevano alcune classi di concorso senza aspiranti in graduatoria: problema che poteva essere risolto solo con il rabbocco di nuovi docenti dalle liste fuori graduatoria. Per l’anno 2021/2022, invece, è emersa una copertura di posti vuoti superiore rispetto all’anno precedente: si parla di circa 20 mila ruoli assegnati per l’anno scolastico 2020/2021 e ben 42mila ruoli su circa 112.473,00 che sono stati autorizzati dal MEF. Con queste premesse, ad agosto di quest’anno i dirigenti scolastici hanno dato il via alla procedura per la presentazione delle domande compilate dai docenti inseriti nella prima fascia GPS, con elenco aggiuntivo per supplenze e ruoli. Dopo alcuni mesi di lavoro, le liste sembrano aver avuto un corso positivo con ottimi risultati per molti aspiranti docenti. E per venire incontro alle esigenze di lavoro di molti giovani, all’inizio di questo nuovo anno scolastico il Miur ha pubblicato la nota ufficiale numero 29502 del 27 settembre 2021 che ha aperto la possibilità di inviare la messa a disposizione anche a quei docenti già iscritti nelle graduatorie GAE (graduatorie ad esaurimento) e GPS (graduatorie scolastiche provinciali).

Un’altra questione da affrontare, infatti, era proprio quella dei docenti dotati di specializzazione su sostegno: per tale categoria l’ultima circolare valida è quella del 29 agosto 2017, che prevede una limitazione espressa all’invio di messe a disposizione. Si legge, infatti, che le domande di MAD vanno presentate solo da quei docenti che non sono iscritti per i posti di sostegno in nessuna graduatoria nazionale e solo per una provincia. È specificato, inoltre, che l’assenza di iscrizioni in altre graduatorie deve esse inserita in modo espresso e puntuale nell’istanza presentata. Nella circolare del 2017, inoltre, viene specificato che nel caso in cui risultassero più istanze in capo allo stesso istante, i dirigenti scolastici darebbero sempre la precedenza ai docenti dotati di idonea abilitazione. Non serve dunque fare i furbi e inviare diverse domande, che in questa specifica ipotesi, verrebbero in ogni caso cestinate. Questo significa che per i docenti iscritti nelle graduatorie degli insegnanti dotati di specializzazione su sostegno, permane il divieto di inviare messe a disposizione in più province.

 

Problemi interpretativi della nota ufficiale n. 29502 del 27 settembre 2021 Miur

L’apertura da parte del Miur e la possibilità di inviare la MAD anche a quegli aspiranti docenti iscritti in altre liste è senza dubbio una decisione ponderata e convinta, maturata in seguito alla perdurante e grave emergenza sanitaria che è conseguita all’esperienza del Covid-19, ma anche per permettere agli istituti scolastici di attribuire ore e cattedre ancora disponibili. Il dubbio resta sulla questione dell’invio della messa a disposizione in diverse province: è ammessa tale possibilità?

Il Miur non ha dato alcuna risposta e interpretando la nota in modo estensivo, riteniamo che l’invio della messa a disposizione in più province è certamente consentita. A conferma di questa interpretazione, ricordiamo che una nota ministeriale non ha alcuna valenza legale e se anche ponesse un divieto in futuro, il suo mancato rispetto non avrebbe alcuna forza sanzionatoria. Le note ministeriali, infatti, sono mere indicazioni comportamentali dirette ad aspiranti docenti, già docenti a qualunque titolo, personale ATA, famiglie e studenti. La disposizione contenuta nella nota ha comunque carattere eccezionale e cioè limitato all’anno scolastico 2021/2022 perché va a derogare i divieti previsti dalla circolare del 6 agosto 2020 numero 25089.

Riprendendo il testo della nota, viene così disciplinato: "al riguardo si ritiene che, per far fronte all’emergenza sanitaria in corso e al fine di consentire alle scuole di attribuire le cattedre o le ore ancora disponibili, è possibile in via eccezionale, limitatamente all’anno scolastico in corso, procedere alla nomina attraverso le MAD dei docenti inclusi anche in GPS". È dunque chiara la volontà delle istituzioni di limitare tale possibilità esclusivamente a quest'anno scolastico, lasciando aperta la porta a eventuali proroghe che saranno rese note solo in futuro.

In questa direzione, l’apertura alla possibilità di inviare MAD in diverse province diventa una grande opportunità per tutti coloro che desiderano intraprendere tale percorso. E gli effetti sono stati rapidi e copiosi, dal momento che da settembre abbiamo assistito all’aumento di convocazioni nelle scuole di ogni ordine e grado: risultati che incentivano sempre più aspiranti a inviare la propria messa a disposizione in diverse province, aumentando le possibilità di trovare un’occupazione. Si specifica, comunque, che la messa a disposizione può essere impiegata per le supplenze solo dopo che le graduatorie di istituto risultano esaurite.

Ogni domanda dovrà contenere le necessarie dichiarazioni per permettere di verificare i requisiti in modo puntuale e rapido, inclusi alcuni importanti attestati come il titolo di abilitazione o il titolo di specializzazione che danno diritto alla precedenza. Formalità che consentono ai dirigenti scolastici di valutare in modo più rapido le domande senza rischio di errori o di rallentamenti burocratici, oltre a garantire a coloro che sono specializzati un diritto di precedenza in caso di molteplici domande.

 

Invio di MAD: i limiti previsti per gli aspiranti docenti con specializzazione su sostegno

In un momento di crisi sociale ed economica come quella che sta vivendo l’Italia a causa dell’emergenza sanitaria, ripartire dalla scuola è di fondamentale importanza. Molti giovani in attesa di convocazione possono finalmente trovare il loro posto nella società e la scuola, spesso trascurata, viene posta al centro della rinascita nazionale. Abbiamo assistito, in questi ultimi mesi, a molte proposte di legge e allo stanziamento di ingenti somme di denaro per l’implementazione dei servizi scolastici, così come la nota del Miur di cui abbiamo parlato in questa sede, che rivela l'attenzione che in questi ultimi mesi le istituzioni e il Governo stanno dando alla formazione dei giovani. Dopo la pubblicazione della nota, il numero di MAD presentate sono lievitate a dismisura e su alcune piattaforme ufficiali è stata stilata la lista di quelle province che chiedono un numero maggiore di docenti. Suggeriamo, pertanto, a tutti gli aspiranti docenti a reperire tali liste con il fine di promuovere e incentivare l’invio di messe a disposizione anche a coloro che sono ancora titubanti.