Bando NextGeneration per il rifacimento del sito della tua scuola

31 maggio 2022 4 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

Fa parte del piano di ripresa in campo scolastico e non solo: stiamo parlando del bando Next Generation, una risposta alla crisi legata alla fine dello stato di emergenza sanitaria da Sars-CoV-2. Dopo il 31 marzo 2022, data che ha segnato l'inizio di una nuova fase nella pandemia da Covid-19, hanno preso il via numerosi progetti per un rilancio di tutti i servizi. Il programma coinvolgerà non solo l'Italia, ma anche il resto dell'Europa, con iniziative ad ampio spettro. Noi di Scuola.net vogliamo mettervi al corrente delle nuove opportunità all'orizzonte. Come sempre, abbiamo vagliato le nozioni più importanti e messo a punto una guida, secondo i principi della corretta informazione.

 

Bando Next Generation, che cos'è e quali settori tocca?

Si tratta di uno stanziamento di fondi da parte della Comunità Europea, accessibili a più riprese con più tranche di sblocco. Fa parte dei piani di miglioramento del rapporto tra cittadino e servizi pubblici, con la finalità di venire incontro alle nazioni più colpite dalla crisi pandemica. Gli interventi riguarderanno soprattutto:

  • digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni
  • ambiente
  • scuole e università
  • salute
  • tutela e parità dei diritti.

L'ottenimento dei finanziamenti è sottoposto a una procedura di verifica di conformità agli standard nazionali, a loro volta in linea con le disposizioni comunitarie. In Italia, il punto di riferimento è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

 

NGEU, la proposta per le scuole

Gli aiuti comunitari per le attività didattiche prevedono la ristrutturazione degli spazi web. In quest'ultimo biennio, infatti, molti capi d'istituto hanno utilizzato le risorse disponibili per gli interventi più urgenti e, di conseguenza, mantenuto la vecchia versione dei websites. Nonostante la DAD (didattica a distanza) e le opportunità di reperimento di materiale online, quasi nessuno ha aggiornato la propria piattaforma online. Next Generation offre, quindi, liquidità da investire per la ricostruzione o il restyling dei portali scolastici. Il senso dell'iniziativa non è difficile da comprendere: consentire anche agli istituti con bilanci in sofferenza finanziaria di rimanere aggiornati e al passo con i tempi. La proposta ricade su un modello standard (quindi uguale per tutti) di sito web, con possibilità di:

  • gestione e integrazione CDA/CMA (CMS)
  • personalizzazione dell'interfaccia
  • migrazione dati e server.

I beneficiari sono scuole di ogni ordine e grado, per un massimo di 8005 Pubbliche Amministrazioni.

 

A quanto ammontano i fondi per i siti web?

Limitatamente all'Italia, la cifra si attesta intorno ai 45 milioni di euro, disponibile fin dal 24 aprile 2022 (data di pubblicazione del bando). Per conoscere gli aggiornamenti sul tetto in tempo reale, potete consultare la pagina dedicata alla Pubblica Amministrazione digitale sul sito web del Governo.

 

Termini di presentazione della domanda

Il bando NGEU scade il 24 giugno 2022, esattamente 2 mesi dopo l'apertura alle candidature. Noi di Scuola.net vi consigliamo di aderire alla proposta molto prima della scadenza dei termini: vi avvantaggerete nella graduatoria ed eviterete i tipici problemi di accesso delle corse all'ultimo minuto.

 

Requisiti di accesso ai fondi Next Generation

Oltre al rispetto delle scadenze, le candidature per aderire all'iniziativa NGEU devono rispondere a precisi requisiti. Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (o, più brevemente, DTD), infatti, sottoporrà ogni domanda ad accurate verifiche, prima della concessione del finanziamento. Tra i passi da compiere ricordiamo, ovviamente dopo un'attenta lettura del bando:

  • compilazione del modulo di richiesta
  • invio tramite account di posta certificata, CIE o SPID del capo e del personale dell'Amministrazione, purché con diritto d'accesso alla piattaforma •
  • apposizione della firma digitale del rappresentante legale dell'istituto.

Eventuali comunicazioni del Dipartimento giungeranno all'indirizzo di posta elettronica certificata di primo accesso, entro 30 giorni dall'apertura della pratica. Pertanto, vi consigliamo di prediligere la casella e-mail più utilizzata per concorsi e avvisi.

 

Esistono altri canali di trasmissione per il modulo alla partecipazione al bando?

La risposta è no: non potete effettuare alcuna spedizione tramite raccomandata, posta ordinaria, fax né allegato via e-mail. L'unica modalità ammessa per l'invio della documentazione è la trasmissione dalla piattaforma. Cercate, quindi, di giocare d'anticipo sulle scadenze, in modo da mettervi al riparo da inconvenienti e disservizi di vario genere.

 

Idoneità alla ricezione dei fondi: ecco come dovete muovervi

Una volta accertata la conformità con le disposizioni del bando, dovrete attendere la relativa comunicazione da parte del DTD. Nel caso in cui la procedura vada a buon fine, arriverà un'e-mail di convalida con il Codice Unico di Progetto. Questo dato è indispensabile per confermare l'accettazione e dovrete inserirlo nell'apposito modulo presente nell'Allegato 5, insieme a nome, cognome, data e luogo di nascita, ente rappresentato, importo richiesto e coordinate bancarie del conto corrente di tesoreria. Quanto dichiarato dovrà essere in linea con l'articolo 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000 (validità illimitata di stati, qualità e fatti non suscettibili di variazioni) e con l'art. 76 dello stesso decreto (responsabilità penale in caso di false dichiarazioni).

 

Finanziamenti europei Next Generation, sintesi dei vincoli e degli obblighi

Analogamente a quanto avviene per l'erogazione di altri tipi di fondi, l'adesione al progetto prevede il rispetto di alcune condizioni. La prima riguarda la conformità alle normative nazionali e al Regolamento Europeo, oltre all'adozione di misure per una buona gestione finanziaria all'interno dell'istituto, senza ricorso ad illeciti. Altro punto importante è non avere, limitatamente alla ristrutturazione del sito web, altre pratiche in corso o andate a buon fine per l'acquisizione di liquidità. E, in caso di contratti di appalto stipulati prima della presentazione della domanda, di non essere venuti meno agli accordi presi. Fondamentale è la risonanza con i principi Do No Significant Harm (DNSH), vale a dire l'impegno a non infrangere le disposizioni del PNRR e di non determinare un impatto negativo sull'ambiente. In tale casistica rientra anche la tutela della parità dei diritti e dell'identità di genere, in particolar modo tra gli adolescenti.

 

Rendicontazione e conservazione dei documenti

Questo punto merita una trattazione a parte. Nelle Pubbliche Amministrazioni, infatti, consuntivi e documentazione hanno un'importanza basilare, in tutto il periodo del finanziamento. E ai fini di un accertamento fiscale anche dopo, molto più che per i privati cittadini. Dovrete conservare tutte le carte riguardanti il progetto, in formato originale o in copie autenticate quando le disposizioni lo permettano. Inoltre effettuerete controlli periodici della contabilità in base alle disposizioni di legge, tramite personale interno o collaboratori esterni, generalmente ogni 2 mesi. Un'ulteriore garanzia da dare riguarda la correttezza e la completezza delle informazioni riportate, nonché l'impegno a tenere una rendicontazione degli interventi in atto e alla trasmissione di tali dati mediante la piattaforma del Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Quanto alle transazioni (bonifici e/o accrediti di altro genere, sia in entrata che in uscita) è opportuno prediligere le opzioni tracciabili, possibilmente informatizzando le procedure e avendo cura di non tralasciare nulla. In questa maniera, ridurrete al minimo ogni probabilità di errore contabile e i tempi di ricerca. Da non dimenticare, infine, le comunicazioni riguardanti la veridicità delle informazioni inserite, anche dopo l'erogazione dei fondi. La segnalazione tempestiva e spontanea di eventuali errori di battitura o modifiche sui dati soggetti a variazioni è un obbligo stabilito dalla legge. In caso contrario, sarà difficile dare prova di buona fede e mantenere i vantaggi del sussidio.