Comprendere i bisogni per costruire un contesto davvero inclusivo

Comprendere i bisogni per costruire un contesto davvero inclusivo

03 dicembre 2025 3 minuti
NEWS

Quando ci si chiede come rendere una lezione inclusiva per gli alunni BES (con bisogni educativi speciali), spesso la prima considerazione riguarda cosa fare. In realtà, prima ancora delle strategie, è fondamentale chiarire perché farlo: perché ogni studente, indipendentemente dalla propria condizione, ha diritto a un ambiente che gli permetta di esprimersi, partecipare e apprendere.


In occasione della Giornata mondiale delle persone con disabilità, celebrata ogni anno il 3 dicembre, la scuola è invitata a riflettere su questi temi, al fine di produrre un cambiamento concreto e duraturo a beneficio di tutti gli studenti


Alunne e alunni BES portano in classe bisogni diversi e un docente può domandarsi come conciliarli nel migliore dei modi. La risposta arriva proprio dal concetto di universalità: rendere la lezione inclusiva non significa creare un percorso parallelo, bensì progettare spazi, attività e strumenti che permettano a ogni studente di accedere al contenuto secondo le proprie possibilità. Questo approccio, coerente con la logica dell’Universal Design for Learning (UDL), invita a costruire attività accessibili fin dall’inizio, invece che intervenire solo in risposta alle difficoltà.

 

 

Rendere accessibili i contenuti: chiarezza, multimodalità e gradualità


Una delle domande più diffuse tra i docenti riguarda gli strumenti da utilizzare: meglio semplificare? Aggiungere più spiegazioni? Offrire materiali diversi? Anche in questo caso, la strada più efficace non è fare “di più”, ma fare “meglio”.


La chiarezza visiva e linguistica è un primo elemento essenziale: testi brevi, divisione delle informazioni in blocchi, uso di parole chiave evidenziate, mappe concettuali o schemi aiuta gli studenti con difficoltà di attenzione, comprensione del testo o organizzazione delle informazioni. La multimodalità – alternare audio, immagini, video, attività pratiche – permette a ciascun alunno di trovare un canale preferenziale di accesso ai contenuti.


Ci si potrebbe domandare se questo rischi di rendere la lezione dispersiva. In realtà, presentare lo stesso concetto in più modi rafforza la comprensione per tutta la classe, non solo per chi presenta un bisogno specifico. La gradualità, infine, contribuisce a ridurre l’ansia di prestazione: esplicitare obiettivi, procedere per piccoli passi, prevedere momenti di pausa cognitiva e dare il tempo necessario all’esecuzione sono accorgimenti che alleggeriscono il carico mentale e favoriscono la partecipazione.

 

 

Gestire la classe valorizzando i punti di forza


Una delle sfide più complesse per un docente riguarda la gestione dei comportamenti, quando per esempio uno studente si isola o quando mostra difficoltà di regolazione emotiva. Anche qui la risposta non si trova tanto nel controllo quanto nella prevenzione e nella valorizzazione dei punti di forza.


La creazione di routine stabili e prevedibili, con tempi e modalità ben scanditi, aiuta alunne e alunni BES a orientarsi nella giornata didattica. Allo stesso tempo, la flessibilità permette di adattare la proposta educativa alle esigenze del momento senza generare frustrazione. Dare compiti di responsabilità – gestire materiali, coordinare piccoli gruppi, supportare una fase del lavoro – consente di rafforzare il senso di autoefficacia.


Molto utile risulta anche la costruzione di coppie o piccoli gruppi eterogenei: non si tratta di “affidare” un alunno ad altri compagni, ma di facilitare dinamiche collaborative in cui ciascuno può contribuire secondo le proprie capacità. Questo approccio promuove inclusione naturale, riduce l’isolamento e aiuta tutta la classe a sviluppare competenze sociali ed empatiche.


Infine, la gestione dei comportamenti richiede un’attenzione costante al clima emotivo. Rinforzi positivi, incoraggiamenti mirati, feedback chiari e non giudicanti permettono di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita, evitando conflitti o escalation emotive.

 

 

Attività inclusive: apprendimento attivo, cooperative learning e strumenti digitali


Molti docenti si chiedono quali attività possano realmente coinvolgere gli alunni BES senza risultare troppo complesse o richiedere un carico di lavoro insostenibile. Le metodologie attive rappresentano una risposta efficace proprio perché partono dal fare, dal provare, dal partecipare.


Il cooperative learning, ad esempio, distribuisce ruoli e responsabilità in modo tale da permettere a ogni studente e studentessa di contribuire secondo le proprie possibilità.

 

Le attività laboratoriali – artistiche, scientifiche, manuali – favoriscono la partecipazione tramite l’azione più che tramite la sola comunicazione verbale.


Anche gli strumenti digitali, se usati con equilibrio, possono eliminare barriere: audiolibri e sintesi vocali per studenti con DSA, immagini e pittogrammi per chi presenta difficoltà comunicative, strumenti di scrittura assistita, applicazioni per la costruzione di mappe concettuali o presentazioni semplificate.

 

 

Risorse didattiche per un’inclusione autentica: l’apporto dei progetti Scuola.net


Nel lavoro quotidiano, i docenti cercano non solo strategie, ma anche materiali pronti e percorsi guidati per rendere l’inclusione un obiettivo concreto. Molti progetti didattici disponibili su Scuola.net nascono proprio con questo intento: offrire risorse che permettono di diversificare la proposta educativa, proporre attività multimodali e coinvolgere l’intera classe attraverso contenuti chiari, strutturati e accessibili.


I percorsi dedicati ai temi dell’educazione civica, sostenibilità, cittadinanza digitale e attualità includono materiali multiformato, video introduttivi, schede operative e strumenti pratici che facilitano la partecipazione anche di chi presenta bisogni specifici. La logica laboratoriale e il taglio narrativo di molte iniziative consentono di sviluppare competenze trasversali come il pensiero critico, il lavoro di gruppo e la capacità di interpretare situazioni complesse, elementi centrali per una didattica inclusiva.


Senza presentarsi come soluzioni “speciali” per studenti BES, i progetti proposti da Scuola.net permettono ai docenti di costruire lezioni più accessibili e coinvolgenti per tutti, dando valore alle diversità e trasformandole in risorse per l’apprendimento collettivo.

 

 

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