I vantaggi dell'apprendimento cooperativo

10 maggio 2023 4 minuti
DIDATTICA INNOVATIVA

Apprendimento cooperativo: di cosa si tratta

Al giorno d'oggi a scuola si parla sempre più di cooperative learning o apprendimento cooperativo. Con questo termine si indica la collaborazione in classe tra gli studenti per favorire non solo l'apprendimento ma anche le relazioni sociali. Attraverso questa metodologia didattica infatti è possibile migliorare sensibilmente la formazione degli allievi che sono maggiormente stimolati e riescono a migliorare il proprio rendimento. I benefici dell'apprendimento cooperativo sono molteplici e riguardano non solo gli alunni ma anche gli insegnanti. Negli ultimi tempi tale strategia è utilizzata sempre di più nelle scuole di qualsiasi ordine e grado dal momento che può essere un vantaggio a qualunque età. Naturalmente è importante tenere in considerazione che ogni approccio è diverso in base agli studenti e alla loro capacità di comprensione: la cooperazione pertanto sarà differente ad esempio tra i ragazzi delle scuole superiori oppure tra quelli di una scuola elementare.

 

Quali sono le principali caratteristiche dell'apprendimento cooperativo

L'apprendimento cooperativo consiste in una metodologia da utilizzare a scuola che permette di dividere gli studenti in gruppi (più o meno grandi a seconda del numero) a cui poi l'insegnante dovrà assegnare un compito. I membri del team dovranno quindi scegliere quale ruolo assumere e decidere insieme come lavorare per raggiungere l'obiettivo finale. Questo lavoro permette non solo di migliorare la responsabilità degli allievi ma anche di fornire gli strumenti necessari affinché possano apprendere e aumentare le abilità cognitive. Il cooperative learning è anche un ottimo alleato per favorire la comprensione e l'ascolto dal momento che i ragazzi dovranno rispettare le opinioni altrui e imparare a esporre le proprie emozioni. Il ruolo dell'insegnante invece sarà quello di una guida: il docente dovrà infatti prendere in considerazione tutte le proposte fatte dai vari gruppi per poi valutare con attenzione e decidere quale lavoro si adatta meglio all'argomento studiato. Un elemento da tenere in considerazione quando si parla di apprendimento cooperativo è il legame positivo che deve crearsi tra gli studenti. Questi ultimi non devono cercare di prevalere sugli altri membri del gruppo mettendo in risalto se stessi ma è necessario collaborare per raggiungere l'obiettivo finale. Naturalmente l'individualità è importante e non deve essere totalmente annullata ma è opportuno svilupparla al fine di migliorare il rapporto in team. Tra i ragazzi deve quindi esserci un clima sereno, anche con i partecipanti degli altri gruppi: dare vita a una competizione sana che stimoli gli allievi e che li spinga a fare del proprio meglio è uno degli scopi fondamentali degli insegnanti. Anche l'ambiente scolastico deve essere ospitale e accogliente: è bene tenere a mente che un luogo non troppo formale dove gli alunni possono dare libero sfogo al proprio essere favorisce la creatività, la fantasia e l'apprendimento. Pertanto è possibile disporre in cerchio i banchi e le sedie in classe, evitando così la classica disposizione che tiene conto della lezione frontale. Attraverso il cosiddetto circle time è possibile aumentare la connessione con i propri compagni, definire il proprio ruolo, imparare ad ascoltare l'altro e a esporre le proprie considerazioni. Proprio per tale motivo il cooperative learning oggigiorno va spesso di pari passo con il circle time dal momento che queste due metodologie didattiche aiutano a raggiungere le stesse finalità.

 

Come mettere in atto il cooperative learning a scuola

Il cooperative learning si può sviluppare in maniera diversa a seconda degli obiettivi, dei presupposti, della durata e dell'insegnamento che si vuole dare. Ci sono tantissime metodologie differenti ma una delle più semplici e utilizzate è quella del Learnig Togheter: quest'ultima prevede la formazione di vari gruppi composti da un minimo di due a un massimo di cinque persone che devono aiutarsi in maniera reciproca così da imparare insieme. Generalmente è preferibile creare team composti da studenti con capacità e competenze simili, in modo che ognuno possa dare vantaggio all'altro. Di solito il lavoro di gruppo può durare da una lezione a intere settimane: sta al docente decidere come improntare questo approccio e come pianificarlo. Se il compito assegnato necessita di più di un giorno i ragazzi possono anche incontrarsi al di fuori dell'ambito scolastico così da aumentare la socializzazione. Un elemento da non sottovalutare quando si parla di cooperative learning è senza dubbio il senso di responsabilità: indipendentemente dall'età del ragazzo, quest'ultimo deve essere consapevole del ruolo che gli viene assegnato e dovrà rispettare il proprio compito. Solo se tutti i membri termineranno il proprio lavoro il gruppo potrà essere gratificato. Pertanto la mancata partecipazione potrebbe creare uno svantaggio per tutti e si potrebbe rischiare di non raggiungere lo scopo finale. L'insegnante dovrà quindi prestare molta attenzione nel far capire agli alunni la serietà e il senso del dovere.

 

Apprendimento cooperativo e tecnologia: nuove metodologie didattiche

Un modo innovativo per sviluppare efficacemente l'apprendimento cooperativo consiste nell'affiancarlo alla tecnologia. Al giorno d'oggi infatti ormai gli strumenti digitali sono utilizzati da chiunque, anche a scuola, e per tale ragione è bene sfruttarli al meglio per favorire le competenze didattiche. Per prima cosa è possibile utilizzare la LIM, la lavagna interattiva multimediale, che rispetto a quella classica consente di usare anche immagini, suoni, video, grafici, mappe concettuali ed elementi audiovisivi. Con la LIM gli studenti potranno quindi avere maggiore accesso alle informazioni e imparare in modo divertente. Allo stesso modo anche le applicazioni scaricabili su smartphone, computer e tablet possono essere un valido alleato. I vari gruppi infatti possono installare sui propri dispositivi delle applicazioni in cui sfidare i compagni in quiz, test ed esercizi che hanno non solo un obiettivo formativo ma anche ludico. In un mondo che diventa sempre più tecnologico la scuola deve adattarsi alle nuove esigenze degli allievi che possono essere di grande vantaggio anche per gli insegnanti.

 

Come sfruttare l'apprendimento cooperativo per favorire l'inclusione

Tra i vantaggi da tenere in considerazione quando si parla di apprendimento cooperativo è opportuno sicuramente ricordare quello dell'inclusione. Questo metodo didattico infatti può essere molto utile per favorire l'inserimento di alunni con BES, DSA o con disabilità. Questi ultimi pertanto potranno sentirsi parte di un gruppo attraverso il lavoro in team e mettere in evidenza le proprie peculiarità. In questo modo ogni allievo potrà sentirsi parte integrante della comunità scolastica senza esserne escluso e potrà sfruttare le risorse che ha a disposizione. In tal caso l'insegnante dovrà capire quali compiti possono essere assegnati ai diversi allievi a seconda della loro propensione e attitudine, nonché aiutare a comprendere il valore di ciascun individuo. Alla fine di ogni attività sarà possibile poi instaurare una discussione in classe in cui tutti gli studenti potranno confrontarsi gli uni con gli altri per capire i divergenti punti di vista e assimilare nuove informazioni. Questo metodo di studio può essere molto formativo soprattutto per i ragazzi che non sono abituati ad apprendere dai propri compagni ma che tendono a vedere la figura del docente come unica fonte del sapere.