Youtube diventa un libro per bambine e bambini

10 maggio 2021 5 minuti
DIGITALE IN CLASSE

La chiusura generale causata dalla pandemia ha costretto tutti a restare a casa e a inventarsi attività adatte a un lockdown forzato. Molti, ad esempio, si sono cimentati nella creazione di contenuti video da condividere sulle principali piattaforme digitali come YouTube o su social network come Facebook o Instagram. Abbiamo assistito, per questo, alla nascita di una moltitudine di dibattiti, presentazioni, letture a voce alta e interviste svolte di fronte a un pc, con risultati non sempre apprezzabili e non solo per i contenuti talvolta discutibili, ma per il modo di gestire la parte tecnica delle riprese, spesso scadenti e poco professionali.

 

Un dato che ha aperto gli occhi sulla complessità di questo mondo e che ha smontato il mito secondo il quale tutti possono stare di fronte all’obiettivo di una videocamera parlando con spontaneità, senza essere banali, pesanti o noiosi. Il web, infatti, è estremamente selettivo e richiede contenuti originali e stimolanti, raccontati con il linguaggio giusto, accattivante e simpatico, con un tono affascinante e autoritario nei confronti della materia, ma mai saccente. Ma non solo carattere, per produrre questo genere di video è necessario in primo luogo essere dotati di competenza tecnica, possedere strumenti adeguati e saperli anche utilizzare, per essere in grado di esprimersi con spigliatezza e originalità. Basti considerare che YouTube è il terzo web site più cliccato al mondo dopo il motore di ricerca Google e il social Facebook, che insieme condividono circa 5 miliardi di contenuti.

 

Prendendo spunto da questo dato e dall’ambizione di tanti ragazzi di voler diventare YouTuber di successo, nasce un libro spigliato e brillante: "YouTuber, manuale per aspiranti creator", edito da Editoriale Scienza.

 

Tutti possono girare un video per caricarlo su una piattaforma e condividerlo con il mondo intero, ma chi sa davvero farlo? È questa la domanda a cui Creator cerca di rispondere, dando voce a due autrici dallo stile pungente e molto colloquiale come Roberta Franceschetti ed Elisa Salamini. Le due abili autrici hanno scritto un testo a quattro mani per tutti gli adolescenti e preadolescenti che intendono aprire un canale YouTube imitando semplicemente i loro YouTuber preferiti, pensando di diventare popolari e famosi proprio come loro.

 

Il segreto del successo su YouTube: non solo passione!

Secondo le giornaliste, la parola chiave per diffondere un video con successo è consapevolezza. È, infatti, necessario conoscere bene questo grande mondo con il quale si intende interagire, avendo contezza dei rischi e delle potenzialità che mette a disposizione. Seguono l’organizzazione e molta pratica, per imparare ad apprendere i trucchi del mestiere e gli errori da evitare nella fase preliminare del video e in quella della registrazione. Non bisogna dimenticare la portata enorme della piattaforma, i rischi che si corrono e le conseguenze nel caso in cui si utilizzi in modo superficiale o improprio.

Con una grafica accattivante, un uso appropriato di colori, vignette e personaggi accessibili, le autrici forniscono esempi precisi senza giri di parole, riportando interviste a noti YouTuber che raccontano la loro esperienza. Un momento importante con il quale i ragazzi devono confrontarsi per comprendere cosa ha mosso i loro beniamini a iniziare questo progetto e forse ad avere contezza anche dei propri obiettivi.

Le autrici procedono con ironia alla stesura del testo, proponendo domande e test diretti al lettore per comprendere bene quale direzione vogliono intraprendere e cosa intendono davvero fare, con domande del tipo: quali sono le tue vere passioni? Quali contenuti vuoi creare? Quanto intendi davvero investire per migliorarti e dare vita a validi contenuti? Domande e valutazioni che lasciano chiaramente intendere tutto il lavoro che c’è dietro una videocamera e anche la rinuncia di chi si immerge in quest’avventura per riuscire a dare il massimo.

Grazie alla dinamica impaginazione e alla successione di vignette che propongono schemi e key word, si invoglia alla lettura del libro fino all’ultimo rigo, senza perdersi o confondersi. In questo vengono in aiuto web strategy racchiuse in graziosi e colorati riquadri, idee messe in evidenza e istruzioni scritte in modo schematico nei quali si parla di storyboard, sceneggiatura, riprese, audio, illuminazione e montaggio per condividere contenuti con il grande pubblico. Segue il post-pubblicazione, che non si ferma alla condivisione ma arriva fino al confronto con gli utenti della piattaforma, ai quali viene chiesto di interagire, fare domande e invitare a dare il loro gradimento: una fase che serve a migliorarsi e a comprendere quali sono gli errori da evitare nei prossimi contenuti. Un mondo che sono abituati a vivere da fruitori ma non da diretti interessati, perché far parte della regia richiede conoscenza, competenza e anche un bel po' di esperienza.

Un tema molto attuale, uno spaccato di mondo moderno e una parte della società che è ormai a piede libero e spinge per entrare sempre di più nella nostra vita. Ecco, YouTube è entrato quasi con prepotenza nelle nostre famiglie, tanto da sostituire anche la televisione e prospettare ulteriori sviluppi. Una presa di coscienza del ruolo che svolge oggi che ha indotto l’Editoriale Scienza a pubblicare questo utile quanto simpatico libro-guida.

Leggendo il libro si ha l’impressione di consultare un vademecum da conservare e rileggere ogni volta che si inizia un nuovo progetto video, perché è in grado di spiegare passo dopo passo come dare forma a questa passione. Il suo successo è dovuto non solo al tema trattato, di grande attualità, ma soprattutto perché è la prima volta che ci si rivolge a una fascia d’età come quella preadolescenziale e adolescenziale, che potremmo definire vera vittima del fascino di YouTube.

Il libro nasce dalla ferma opinione di genitori, insegnanti e giornalisti web secondo cui è importante dare voce e spazio al desiderio di tanti ragazzi di creare video per condividerli su una piattaforma così importante. Una voglia che nasce dalla necessità di esprimere le proprie emozioni, sensazioni, i sogni e le velleità nel linguaggio più comune, ambizioni che a quell’età sembrano prendere il sopravvento più che da adulti. Ma può essere definito anche una guida per gli adulti, che in tal modo si addentrano in un mondo che spesso spaventa perché misconosciuto e dunque evitato.

Non tutto è perduto, dunque, i ragazzi possono ancora sperare di realizzare il sogno di diventare famosi YouTuber e magari far emergere abilità, attitudini e inclinazioni particolari. Proprio per questo, le autrici non fanno mancare tutti gli avvertimenti e le informazioni necessarie per navigare sul web nella massima sicurezza e nel rispetto della privacy propria e degli altri utenti.

 

Chi sono le autrici: esperte di educazione digitale e appassionate giornaliste

Fondatrici di Mamamò, un’associazione culturale che tratta importanti temi come l’educazione digitale di ragazzi e adulti ed esperte di web contents, hanno ricevuto l’ambito Premio Andersen per aver promosso il progetto sul digitale migliore dell’anno. Come mamme, professioniste, esperte del web e giornaliste, hanno semplicemente compreso la portata del fenomeno Internet e il ruolo che oggi svolge tra i giovani, tanto da parlare di cittadinanza digitale. Un lavoro che può essere racchiuso in tre punti decisivi:

  • curiosità: per spiegare chi è lo YouTuber e come riesce ad avere successo
  • creatività: perché usano un linguaggio appropriato, easy, schemi e colori, pur rimanendo sempre fisse sull’obiettivo che è quello di informare, guidare e formare a specifiche competenze
  • consapevolezza: mettendo in guardia sui pericoli della rete per avviare a un utilizzo consapevole del web e di YouTube in particolare.

Serviva un libro sui segreti di YouTube? Possiamo affermare, leggendo recensioni e interviste sul web, che i genitori hanno molto apprezzato gli insegnamenti delle due autrici avvicinandoli a un mondo complesso e talvolta spaventoso, ma ha aiutato anche i ragazzini a comprenderne potenzialità e rischi in una modalità molto vicina al loro linguaggio, senza sentirsi giudicati o limitati nel loro mondo.