Immagine di copertina dell'articolo sul sistema scolastico negli Stati Uniti con degli scuolabus gialli in fila

Dalle elementari al college: come funziona il sistema scolastico americano

23 dicembre 2025 3 minuti
SCUOLE NEL MONDO

La scuola statunitense è da decenni un riferimento globale nell’immaginario collettivo, anche grazie a cinema e serie TV che ne hanno amplificato i tratti distintivi: lo school bus giallo, le attività extrascolastiche, il ballo di fine anno, la felpa con il logo dell’istituto. Ma, al di là dei simboli, vediamo nel dettaglio com’è strutturato il sistema scolastico americano e quali sono i principi alla sua base.

 

 

I principi generali del sistema americano


Negli Stati Uniti, la scuola è pensata come un luogo di partecipazione attiva. Le lezioni frontali sono ridotte, mentre viene privilegiata la didattica laboratoriale, basata su lavori di gruppo, ricerche e presentazioni. Si incoraggiano studentesse e studenti a intervenire, discutere, porre domande: un approccio che valorizza la comunicazione, la creatività e il pensiero critico.


L’autonomia si riflette anche nel rapporto con il corpo docente, che assume spesso un ruolo di mentore. Ogni istituto dispone di tutor e counselor che accompagnano ragazze e ragazzi nelle scelte di studio e nelle difficoltà personali, con un’attenzione costante al benessere psicologico. La scuola è inoltre vissuta come una comunità: la vita scolastica si estende oltre le lezioni, con attività sportive, artistiche e sociali che rafforzano il senso di appartenenza e favoriscono la socializzazione.


L’istruzione obbligatoria è gratuita, e ogni istituto dispone di una library fornita di materiali consultabili e prestabili. In generale, la scuola americana si propone di formare individui indipendenti e proattivi, capaci di imparare anche al di fuori dell’aula.

 

 

L’organizzazione del percorso formativo


Il sistema scolastico americano si articola nel percorso K-12, che comprende dodici anni di scuola, dalle elementari al diploma.

 

  • Kindergarten o Nursery School (asilo): non obbligatorio, accoglie bambine e bambini fino ai cinque anni con attività ludico-educative e primi approcci alla lettura e alla scrittura.

 

  • Elementary School (scuola primaria): dai 6 agli 11 anni, offre un curricolo ricco di discipline creative – arte, musica, educazione fisica – accanto a quelle di base.

 

  • Middle School (scuola media): dai 12 ai 14 anni, introduce gli “electives”, materie opzionali che permettono di iniziare a esplorare i propri interessi. Alcuni istituti privati, le Junior Boarding School, offrono la possibilità di vivere in campus residenziali, in un contesto che favorisce l’autonomia.

 

  • High School (scuola superiore): dai 14 ai 18 anni, prevede discipline obbligatorie e opzionali. Chi intende proseguire con l’università può seguire corsi “Advanced Placement”, riconosciuti dai college.

 

  • Università o corsi di studi professionali: le università sono dei veri e propri college che si frequentano dai 18 anni fino ai 23 circa e subiscono la stessa divisione in anni del liceo, con la differenza che al termine del percorso si consegue il Bachelor’s Degree. Negli USA ci sono facoltà pubbliche o private, ma queste ultime sono particolarmente ambite perché più prestigiose, oltre ai corsi di studio professionali che garantiscono una buona formazione pratica con maggiori garanzie di trovare occupazione.

 

  • Specializzazione post-laurea e dottorato: dopo la laurea, è necessario superare il GRE, un test che abilita alla scelta di diversi Master, tra cui quello di Arte e Scienze, il Business Administration, paragonabile ai nostri master dedicati a chi ha conseguito la laurea in economia e commercio, il Medical School, la Law School per le professioni legali e la Fine Arts ed Education per l’abilitazione all’insegnamento.

 

 

Le regole e la vita scolastica


L’anno scolastico negli Stati Uniti inizia tra agosto e settembre e termina tra maggio e giugno, con due semestri suddivisi in trimestri. Le giornate vanno di solito dalle 8:00 alle 15:00, con una pausa pranzo di circa 40 minuti.


La valutazione è continua e tiene conto anche dell’impegno e del comportamento. I voti sono espressi in lettere, dalla A (eccellente) alla F (insufficiente), e il passaggio all’anno successivo dipende dalla media complessiva. Avviene attraverso prove scritte, progetti e partecipazione in classe. Non esistono interrogazioni orali nel senso italiano.


Le scuole americane, pubbliche o private, sono dotate di laboratori, palestre, teatri e spazi sportivi. Le attività extracurricolari – dal giornalino alla squadra di basket – sono considerate parte integrante della formazione, perché insegnano a lavorare in gruppo, gestire il tempo e sviluppare competenze trasversali.

 

 

Un diverso modo di intendere l’educazione


Il modello americano e quello italiano rispondono a visioni culturali diverse dell’apprendimento


Negli Stati Uniti prevale un approccio orientato all’esperienza, che favorisce la sperimentazione e la libertà di scelta. In Italia, invece, la scuola valorizza la formazione critica e la profondità dei contenuti, offrendo una solida base culturale e linguistica che prepara alle professioni intellettuali e scientifiche.


Se il sistema americano stimola a “fare”, quello italiano insegna a “comprendere”. Entrambi i modelli – con i loro punti di forza e le loro sfide – ambiscono a formare cittadine e cittadini consapevoli, capaci di muoversi in un mondo sempre più interconnesso, dove la collaborazione tra culture educative diverse è una ricchezza, non una contrapposizione.

 

 

 

In questo articolo è stato adottato un linguaggio rispettoso dei generi tramite l'uso congiunto di forme femminili e maschili e l’impiego di perifrasi neutrali. Revisione a cura di Egalia.

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