MAD estate: una buona idea oppure una perdita di tempo?

12 luglio 2021 5 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

Prima di spiegare se l’estate è davvero il momento giusto per inviare una MAD scuola, proviamo a capire cosa sono le messe a disposizione e chi può inoltrare la domanda. Il MIUR consente di inoltrare una candidatura spontanea agli istituti scolastici per ricoprire incarichi temporanei di supplenza. Questo significa che chi invia la domanda ha la possibilità di farsi assumere dal dirigente scolastico in via diretta e senza la trafila burocratica delle graduatorie. Spiegata così sembrerebbe davvero una buon idea perché non presenta limiti di tempo o territoriali, offre ottime possibilità di impiego ed è molto veloce. Vediamo perché quest’estate del 2021 è stato un momento d’oro per compilare la domanda e sperare in un’occupazione!

 

Il momento migliore per inviare le MAD

Generalmente il periodo più vantaggioso per inviare la messa a disposizione è l’estate, tra il mese di agosto e settembre, anche se le piattaforme accolgono le domande tutto l’anno. Ma il 2021 è stato un anno particolarmente fortunato da questo punto di vista perché molte scuole hanno dato il via ai progetti estivi voluti dal Ministero dell’Istruzione con la circolare n. 643 del 24 aprile 2021. E infatti con la circolare n. 0024635 del 4 novembre 2020 sono stati eliminati tutti i limiti territoriali e temporali esistenti precedentemente. La ratio della norma è da ravvisarsi nell’insufficienza del numero dei docenti a coprire le necessità della scuola, soprattutto nel periodo estivo e in vista dei corsi di recupero. Proprio per questo il MIUR ha compreso la necessità di aprire le messe a disposizione anche a coloro che sono iscritti già in graduatoria e in qualsiasi provincia d’Italia.

 

Ed è stato proprio il lungo periodo di DAD, le esigenze di socializzazione degli studenti di ogni ordine e grado e il bisogno di riprendere attività didattiche di laboratorio che hanno convinto il ministro dell’istruzione Bianchi a organizzare laboratori ad hoc che richiedono diverse competenze.

 

Un progetto importante che ha riscosso grande successo tra le famiglie, che hanno accolto la proposta in modo molto propositivo, tanto che il piano ha coinvolto poco meno di 6.000 scuole, interessando l’80% di scuole pubbliche, il 15% di istituti paritari e il 5% di Centri Istruzione Adulti. Un progetto ambizioso che ha richiesto, ovviamente, un numero di docenti adeguato da impiegare nelle scuole. Mentre gli insegnanti di ruolo saranno occupati negli esami, negli scrutini e nei corsi di recupero in caso di debiti formativi, infatti, saranno necessari altri insegnanti per svolgere questo originale progetto Scuola Estate. Nasce così l’esigenza di trovare nuovi docenti disponibili a dedicarsi ai laboratori estivi offrendo loro anche la possibilità di introdursi nel mondo della scuola, bypassando tutta la burocrazia.

 

Come avviene la candidatura

Sebbene numerose, non tutte le scuole hanno aderito ai laboratori estivi. Per questo è necessario individuare gli istituti che hanno accolto il progetto compilando i moduli precompilati presenti generalmente sui siti ufficiali. Le competenze più richieste hanno a oggetto il potenziamento digitale e linguistico, materie scientifiche o l’italiano. Ma anche progetti di arte con uscite esterne in musei e aree archeologiche.

 

La tipologia di lavoro richiesto, dunque, non è la classica lezione ma una guida verso attività di laboratorio differenziate e multidisciplinari.

 

Vi è poi la MAD per i corsi di recupero riservata alle scuole secondarie di secondo grado per quegli alunni che non hanno ottenuto la sufficienza in talune materie che necessitano di classi di potenziamento. Generalmente le materie interessate sono italiano, inglese, matematica, greco, latino e fisica e dunque le materie di indirizzo più importanti. La MAD, in questi casi, deve essere inviata solo alle scuole di secondo grado e consente di fare lezione agli studenti in difficoltà in quella materia specifica per cui si è abilitati a insegnare, assegnando loro anche compiti da svolgere a casa.

 

Il vantaggio di questo sistema è proprio quello di saltare tutte quelle formalità richieste dal Ministero e propedeutiche anche a un solo giorno di insegnamento. Ma non solo, la MAD può essere presentata anche dai docenti che sono già in graduatoria in attesa della fatidica convocazione, aumentando le proprie possibilità di insegnamento. Parliamo degli insegnanti che sono iscritti in graduatorie di istituto e provinciali, a patto che la messa a disposizione venga proposta per un’unica provincia da inserire nell’istanza in modo espresso. In questo caso non ci sono limitazioni nella scelta della scuola ed è possibile chiedere l’accesso anche in tutti gli istituti.

 

La messa a disposizione, oggi, è semplice e veloce: è possibile inviare la propria istanza tramite e-mail o pec oppure affidarsi a uno dei web service presenti su Internet a pagamento. Un servizio celere ed efficiente che prepara il modulo precompilato e dopo la compilazione lo invia agli istituti della provincia indicata. Nella maggior parte dei casi, il servizio offre un report periodico per rendere noto il risultato dell’invio agli istituti: una sorta di rendicontazione del proprio lavoro utile a capire l’utilità e l’efficacia di questo sistema.

 

Quali sono i reali vantaggi della MAD

Molti docenti di ruolo guardano con un po' di sospetto la MAD considerandola una sorta di facilitazione al tortuoso percorso verso l’insegnamento. Eppure la MAD può dare davvero una speranza a quell’esercito di aspiranti che da anni cercano faticosamente di trovare il loro posto in società. Ma quali sono i suoi reali vantaggi?

 

Nonostante le esigenze straordinarie che si sono verificate in quest’ultimo anno a causa del Covid e dei lunghi mesi di DAD, la messa a disposizione è un’ottima occasione anche per insegnare durante i corsi di recupero, lavorando fino al 31 agosto. Basti pensare che ogni giorno di supplenza viene riconosciuto come effettivo servizio e matura l’agognato punteggio, aiutando a fare qualche passo in avanti verso la meta.

 

Presentare l’istanza in estate è un’occasione per lavorare come insegnante di sostegno, dal momento che questa figura è sempre più ricercata all’interno delle scuola e nonostante la mancanza di abilitazione, vi è sempre la possibilità di essere chiamati e lavorare per un periodo. Inoltre, il sistema elaborato consente di utilizzare un procedimento di massima rapidità attraverso l’invio della mad online.

 

Si tratta di un modulo compilabile con pochi semplici click che prevedono l’inserimento dei propri dati anagrafici, i titoli di studio e la preferenza delle provincie dove si intende insegnare. Una volta completata la compilazione, si invia la stessa istanza a centinaia di scuole con numerose possibilità di trovare un impiego, anche se per un tempo limitato. Nella fortunata ipotesi in cui si venga chiamati per una supplenza, quell’esperienza frutta anche un aumento di punteggio che è utile per aggiornare le graduatorie GPS, implementando anche le probabilità di essere contattati direttamente dalle graduatorie.

 

Inviare una Messa a Disposizione per cambiare la propria vita con un click

Vi sono, però, anche ragioni di natura diversa che possono portare a inviare la MAD ed è la voglia di cambiare la propria occupazione facendo un’esperienza nel mondo dell’insegnamento. Questo discorso può essere vantaggioso soprattutto per coloro che hanno occupazioni di tipo stagionale e in estate vivono un lungo pit-stop, in questo modo hanno l’occasione di conoscere persone nuove, fare un’attività estremamente formativa mettendosi in discussione con un lavoro diverso dal solito. Spesso, infatti, si è dotati di un titolo di studio che potrebbe aprire la strada all’insegnamento ma lo si è utilizzato per tutt’altro, facciamo un esempio: la laurea in giurisprudenza potrebbe essere sfruttata per l’insegnamento del diritto così come la laurea in biologia per la matematica. Con un percorso diverso, la MAD potrebbe svelare passioni e attitudini celate per anni conducendo su strade diverse e molto convenienti.

 

Una soluzione di questo tipo è vantaggiosa anche dal punto di vista economico perché consente di inviare un numero enorme di domande in modo automatico senza dover cercare l’indirizzo di ogni istituto a cui si è interessati.

 

In Italia si calcola una buona percentuale di insegnanti che hanno ottenuto una supplenza con questo sistema, con un aumento rispetto al passato di circa il 10%. Un ottimo risultato se si pensa alle problematiche di un mondo, come quello dell’insegnamento, pieno di difficoltà e adempimenti burocratici che rallentano l’accesso in questa meravigliosa realtà.