Sostegno, le novità per l'anno scolastico 2021/22

04 ottobre 2021 5 minuti
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Le novità introdotte dal Ministero dell'Istruzione nel Piano Scolastico 2021/2022 sono numerose, soprattutto quelle che riguardano l’inclusione e il sostegno. Il documento pone il focus sulla necessità di evitare il più possibile la penalizzazione delle lezioni in presenza, soprattutto in virtù della progressiva copertura vaccinale del personale scolastico. Il distanziamento fisico e l’utilizzo di dispositivi di protezione come le mascherine chirurgiche sono i due punti fondamentali per assicurare agli studenti la neccessaria e dovuta continuità disciplinare. Ma quali sono invece le novità che riguardano il sostegno?

 

Nuovo PEI

Il Decreto Interministeriale del 29 dicembre 2020 ha introdotto importanti novità nel Piano Educativo Personalizzato (PEI). Elemento fondamentale della didattica scolastica inclusiva, il PEI ha un obiettivo fondamentale: creare un contesto legato all’apprendimento in cui lo studente disabile possa sviluppare le sue facoltà integrandosi con il resto della classe. Il Decreto 12/2020 ha disposto la nascita di un modello unico nazionale di PEI. Il punto di partenza è la considerazione degli aspetti specifici dell’alunno disabile con particolare attenzione alla storia personale, clinica, al tipo di disabilità ma anche all’eventuale disagio provato nel contesto sociale e familiare. Questo step preliminare rappresenta un'analisi fondamentale perché pone un focus descrittivo su tutti gli elementi che, collegati tra loro, contribuiranno alla creazione di un progetto educativo personalizzato. Accanto a questa insostituibile base di partenza, il PEI prevede che sia posto l’accento sulle facoltà e sulle potenzialità possedute dallo studente per favorire il più possibile il successo formativo. Questa è la macroarea operativa che permette al PEI di prendere forma e di occuparsi dell’apprendimento ma anche di alcuni aspetti che non devono essere trascurati come lo sviluppo delle capacità organizzative, motorie ma anche l’interazione con il gruppo classe.

 

Riassumendo, il nuovo PEI punta il focus su dimensioni specifiche quali:

• Dimensione cognitiva e neuropiscologica dello studente disabile con riferimento alla capacità di utilizzare le nozioni, di organizzarle ma anche l'utilizzo della memoria e delle condizioni spazio-temporali

• Il linguaggio e la comunicazione

• Autonomia dell’alunno sia personale che sociale con una valutazione specifica sulla motricità globale e la sensorialità

• Socializzazione e interazione con gli altri studenti e con il personale docente Una novità molto importante riguarda il personale chiamato alla redazione del PEI.

 

Il team professionale (GLO) infatti prevede la collaborazione di figure diverse. I docenti della classe e l’insegnante di sostegno dovranno avvalersi della collaborazione dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione e dei collaboratori scolastici impegnati nell'assistenza igienica di base. Il GLO è presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato che hanno il compito di recepire il progetto formativo proposto dal GLO, formulare la richiesta delle misure di sostegno complessive dell'Istituto e trasmettere il tutto all’Ufficio Scolastico Regionale entro il 30 giugno. Le misure di sostegno non inerenti all’ambito didattico devono essere inviate invece all’Ente territoriale. Il GLO non è ovviamente un’unità a sé stante ma deve interfacciarsi con una serie di figure specifiche come i genitori dell’alunno, i rappresentanti dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare dell’ASL, l’alunno stesso e con l'insieme delle figure professionali che interagiscono con la classe. Tra le sostanziali novità introdotte dal GLO, il coinvolgimento costante della figura genitoriale è una delle più importanti. Il fine del Legislatore è stato quello di dare ai genitori pari dignità rispetto alle altre figure professionali. Tradotto sul piano pratico questo vuol dire che non verranno soltanto informati sui contenuti del PEI ma potranno avere la possibilità di partecipare attivamente alla sua redazione, assumendo un ruolo decisionale importante nell'intero progetto educativo, soprattutto in merito all’assegnazione delle ore di sostegno. Il nuovo PEI, stilato sulla base della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), è entrato in vigore nell’anno scolastico 2021/2022. Nei mesi precedenti però le scuole hanno provveduto alla redazione di un piano educativo provvisorio per tutti gli alunni disabili con nuova certificazione o neo-iscritti, contenente spunti e proposte da integrare con il PEI dell’anno successivo. Ricordiamo che il nuovo Decreto Ministeriale stabilisce che il GLO può riunirsi almeno una volta l’anno per verificare gli obiettivi raggiunti e per revisionare eventualmente il PEI.

 

Ore di sostegno: come vengono assegnate

Il nuovo anno scolastico ha introdotto importanti novità anche per quanto riguarda l'assegnazione delle ore di sostegno, un elemento che, come vedremo, non è più legato alla gravità delle condizioni dello studente disabile. Il nuovo criterio in base al quale assegnare suddette ore è il debito di funzionamento che ha lo scopo di individuare, tramite apposita scheda, le aree o dimensioni interessate dal bisogno di supporto dell’alunno. Gli elementi da tenere in considerazione sono le 4 dimensioni elencate nel paragrafo precedente, ognuna delle quali dovrà essere contrassegnata da una scala che va da assente a molto elevata. Il debito di funzionamento, rilevato a fine anno in base agli obiettivi raggiunti, permetterà quindi di dedurre il numero di ore necessarie di assistenza e sostegno didattico.

 

Inclusione degli alunni con disabilità: la formazione del personale scolastico

La legge di Bilancio del 2021 ha stanziato una cifra pari a 10 milioni di euro destinata alla formazione dei docenti non specializzati che svolgono la loro attività professionale in classi frequentate da alunni con disabilità. Il piano attuativo non è stato elaborato all'interno della legge. A renderlo effettivo ci ha pensato il Ministero dell'Istruzione che il 6 settembre ha emanato la nota 27622 con la quale ha chiarito gli obiettivi della formazione aggiuntiva, la ripartizione dei fondi e il modulo formativo. Le ore che il docente dovrà dedicare a tale formazione saranno complessivamente 25 così ripartite: 17 in presenza o a distanza e 8 di approfondimenti. Il numero di ore dovrà essere programmato nel 2021 e la frequenza del corso nessun esonero dal servizio. Al termine della formazione il docente dovrà aver raggiunto una serie di obiettivi specifici ritenuti essenziali quali, ad esempio, la conoscenza della normativa vigente, delle principali disabilità, dell’ICF e della sua applicazione o la capacità di progettare e attuare un intervento educativo e didattico inclusivo basato sulle necessità dello studente disabile. Tra gli obiettivi trasversali ricordiamo invece l’acquisizione di competenze volte al potenziamento dell’offerta formativa, dell'apprendimento di nuovi modelli educativi e didattici fino allo sviluppo della capacità di lavorare in team.

 

Assunzione e reclutamento docenti di sostegno

Partiamo subito dalla novità più importante che riguarda ben 11 mila insegnanti di sostegno. L’emendamento all’articolo 59 del Decreto Legge "Sostegni bis" ha stabilito che non sarà più necessario il requisito minimo dei 3 anni di servizio che rimarrà invece in vigore per gli altri docenti. Gli insegnanti di sostegno specializzati quindi avranno l'assegnazione della cattedra a tempo determinato (per un anno) e l’immissione a ruolo dopo questo periodo di prova. Cosa cambia quindi da un punto di vista pratico? Al termine dei 12 mesi i docenti saranno sottoposti alla valutazione del dirigente scolastico e del comitato di valutazione dell’istituto. In seguito alla verifica disciplinare gli organi preposti decideranno se confermare l'insegnante nel ruolo. I precari inseriti nelle graduatorie provinciali di sostegno di prima fascia andranno a ricoprire i posti lasciati vacanti dalle immissioni a ruolo.

 

TFA Sostegno VI ciclo

Sono 22.000 i posti messi a disposizione per l’avvio del nuovo TFA Sostegno VI ciclo, secondo quanto disposto dal Decreto Ministeriale 755/2021. Partecipare è semplice, basta prendere visione del contenuto del bando dell’Università prescelta e iscriversi alla procedura di selezione online secondo le modalità e i tempi previsti dagli Atenei. Ultimo step: il pagamento del contributo previsto dal Decreto e necessario per regolarizzare la propria posizione. Ricordiamo inoltre che è previsto l’arrivo di un concorso straordinario destinato ai docenti specializzati in sostegno per l’immissione a ruolo dei vincitori a partire dall’anno scolastico 2022/23. Secondo quanto disposto dalla legge di Bilancio, al concorso potranno accedere i docenti inseriti nelle GAE, nelle graduatorie di Istituto e tutti coloro che frequentano un corso di specializzazione.