La scuola in Belgio: come funziona

18 ottobre 2021 5 minuti
SCUOLE NEL MONDO

Il Belgio ha un sistema scolastico basato sul principio che l'istruzione è fondamentale per garantire un ottimo futuro ai giovani ma anche al Paese stesso. Gratuita fino ai 18 anni, la scuola belga considera lo sport un'attività irrinunciabile e ogni alunno segue un percorso costruito sulle sue reali capacità.

 

La scuola e le tre Comunità

Storicamente il Belgio si divide in tre grandi Comunità: la fiamminga, la tedesca e la francofona. Fino agli anni ‘50 le diverse identità e ideologie hanno creato numerose spaccature che si sono ripercosse anche nel mondo della scuola. In seguito a un aspro dibattito sul sovvenzionamento delle scuole cattoliche, le tre Comunità hanno raggiunto uno storico accordo per mettere la parola fine a questi conflitti. La riforma del 1981 ha permesso un trasferimento corposo di numerosi compiti dallo Stato alle tre diverse realtà linguistiche e la nomina di un ministro dell'Istruzione per ogni Comunità.

La situazione odierna quindi vede l'insegnamento della lingua fiamminga nelle Fiandre, il francese in Vallonia e il tedesco nei due cantoni di Eupen e Sankt Vith. L'eccezione è rappresentata dalla regione di Bruxelles nella quale convivono due comunità, la fiamminga e la francese. Le lingue insegnate quindi sono l'olandese o il francese a seconda della scelta dei genitori. Per dare voce a entrambe le realtà, è stato deliberato che solo in questa regione potessero essere eletti due ministri dell’Istruzione (uno fiammingo, l'altro francese), entrambi dotati della facoltà di gestire le scuole presenti sul territorio. Nei comuni limitrofi, la legislazione è leggermente diversa perché ci troviamo nel territorio delle 6 località denominate "communes à facilités" o comuni agevolati, in cui sono previste una serie di agevolazioni linguistiche per la minoranza francofona.

La lingua principale è l'olandese. Tuttavia, se la lingua materna del bambino è il francese e se il capofamiglia risiede in uno di questi comuni, il bambino può frequentare tranquillamente una struttura francofona. Come abbiamo detto all'inizio, uno degli aspetti più importanti riguarda la gratuità dell'istruzione fino al compimento del 18° anno d’età: nessuna tassa può essere richiesta agli studenti iscritti alle scuole materne, primarie e secondarie. Tuttavia, occasionalmente, i genitori sono chiamati a intervenire economicamente in caso di gite, attività all’aperto, attività sportive e l'acquisto di attrezzature personali. Le scuole belghe sono di 3 tipi:

  • scuole pubbliche gestite da province e comuni
  • scuole di proprietà delle tre Comunità
  • scuole cattoliche private sovvenzionate dalla Chiesa.

 

Il sistema scolastico belga

Il sistema scolastico belga è composto da:

  • Enseignement maternel/kleuteronderwijs dai 3 ai 6 anni: è l’equivalente del nostro asilo, non è obbligatorio ma è vivamente raccomandato dai pedagoghi del paese. La funzione di questo ciclo, come vedremo, è essenziale perché consiste in una preparazione attiva alla scuola primaria.
  • Enseignement primaire/lager onderwijs dai 6 ai 12 anni: è la nostra scuola elementare. In Belgio termina con un esame comune, il CEB, obbligatorio per passare al ciclo successivo.
  • Enseignement secondaire/secundair onderwijs dai 12 ai 18 anni: questa fase corrisponde alla nostra scuola superiore, dura 6 anni e comprende 4 indirizzi specifici ovvero generale, tecnico, artistico e professionale.
  • Enseignement supérieur/hoger onderwijs: l’Università belga nel corso degli anni ha subito delle sostanziali modifiche che l’hanno avvicinata al modello comune europeo con l’introduzione, ad esempio, dei crediti. Il sistema universitario si divide in Research Universities e University Colleges che comprende gli Atenei più tecnici e vicini al mondo del lavoro, insieme all’Accademia delle belle Arti. A Bruxelles, l'apprendimento dell'olandese nelle scuole francofone e del francese nelle scuole di lingua fiamminga è obbligatorio a partire dal terzo anno della scuola primaria.

 

La scuola materna

La scuola materna belga comprende una serie di step diversificati in base all’età del bambino. Fino ai 3 anni l’ambiente è soft e ricco di attività destinate ai più piccoli, con una particolare attenzione alla disciplina. Dai 3 ai 4 anni, ovvero nella eerste kleuterklas, inizia una lenta ma progressiva preparazione al successivo ciclo: le maestre introducono le prime attività complicate, manuali ma anche legate alla logica. Dai 4 ai 5 anni il rapporto con regole e discipline si fa più intenso come quello con la scrittura. I piccoli iniziano infatti a prendere confidenza con carta e penna e imparano a scrivere il proprio nome. Nella derde kleuterklas, i bimbi di 5 e 6 anni completano la preparazione alla prima elementare iniziando a scrivere e a svolgere qualche esercizio di logica. A fine anno è previsto un piccolo test per verificare il grado di apprendimento del piccolo.

 

La scuola dell’obbligo

La legislazione belga ha previsto che i minori siano soggetti alla scuola dell'obbligo per un periodo di 12 anni, quindi dal compimento del sesto anno d’età fino al diciottesimo. I genitori, secondo quanto disposto dalla legge, devono garantire quindi l’iscrizione del bambino e assicurare che il minorenne frequenti regolarmente e assiduamente la struttura presso la quale è iscritto. Il mancato rispetto di tale obbligo è punibile penalmente. Ricordiamo che la scuola belga riconosce e disciplina anche l’istruzione domiciliare (homeschooling).

 

Le elementari

La scuola elementare in Belgio non prevede l’utilizzo di libri. Sono le maestre infatti a fornire ai bambini dei piccoli opuscoli o fotocopie che, mese per mese, li indirizzano verso l’apprendimento di nuove attività. Ogni bimestre i genitori ricevono un pagellino nel quale il corpo docente indica chiaramente gli obiettivi prefissati e il punto raggiunto dal bambino. In classe il lavoro è diversificato in base alle singole capacità. Questo vuol dire che ogni alunno segue, senza stress e costrizioni, il suo naturale percorso. Se in prima elementare continua l’attività ludica legata all'apprendimento dei primi rudimenti della scrittura e della matematica, nelle classi successive si introducono progressivamente le altre materie: scienze, storia, geografia. La scuola belga promuove e sostiene lo sport a qualsiasi età. I più piccoli imparano a fare ginnastica sin dal primo anno di materna mentre i più grandi, due volte al mese, vanno in piscina accompagnati dalla maestra e dall’insegnante di educazione fisica. Le attività all'aperto sono numerose così come le escursioni nei boschi e nei parchi. Alle scuole elementari, ogni due anni, sono previste delle gite più lunghe e settimanalmente gli alunni sono impegnati in attività culinarie come il taglio delle verdure o la preparazione di pane, pizza o biscotti. Al termine di questo ciclo gli studenti devono affrontare un esame, il CEB, per essere ammessi alla scuola secondaria.

 

Gli orari scolastici in Belgio

Le lezioni iniziano alle 8,00 di mattina e terminano alle 15,30; le scuole però sono aperte dalle 7,00 fino alle 18,00. I pomeriggi liberi sono il mercoledì (le lezioni terminano alle 12) e il venerdì; il sabato non si va a scuola. La pausa mattutina delle dieci con relativa merenda è seguita dal pranzo che si svolge, in base alla discrezionalità della scuola, tra le 11.30 e le 13.00. Nel pomeriggio i bambini fanno un'altra pausa merenda, sempre nel cortile della scuola.

 

La scuola secondaria

La scuola secondaria dura 6 anni, divisi in tre bienni. Il primo è comune e si studiano poche materie. Potremmo definirlo un vero e proprio ciclo di osservazione nel quale al bambino vengono forniti gli strumenti per capire quali sono le sue reali attitudini. La seconda fase è molto più specifica e si divide in 4 categorie: generale, artistica, professionale e tecnica. I ragazzi possono scegliere e comporre il loro curriculum scolastico abbinando le materie facoltative a quelle obbligatorie come le lingue o l'irrinunciabile sport. L’indirizzo generale regala una formazione di ampio respiro, non specifica e indicata soprattutto per chi vuole proseguire gli studi andando all’Università. I ragazzi possono scegliere però di dare risalto alle materie letterarie, scientifiche o artistiche. Il professionale è indicato per chi vuole approcciarsi al mondo del lavoro una volta terminata la scuola dell’obbligo mentre l’indirizzo tecnico è caratterizzato da una formazione di base che tocca sia l’ambito matematico sia letterario unita a una forte preparazione tecnica.