Viaggi d’istruzione e PCTO

01 dicembre 2021 5 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

Viaggi d’istruzione e PCTO: come far combaciare le due cose? Quali sono le possibilità e quali vantaggi offrono? Si possono effettuare viaggi di istruzione o PCTO presso strutture esterne? E come viene gestito il regolamento sul Green Pass?

In questo articolo andiamo a comprendere quali sono le attuali condizioni e le varie opzioni disponibili.

 

Il PCTO - Percorso trasversale per l'orientamento

Il percorso di orientamento previsto per gli studenti delle scuole secondarie, o PCTO, è anche conosciuto come Alternanza Scuola-Lavoro; il primo progetto è partito nel 2003 e consisteva in un tipo di formazione sia teorica che pratica per preparare gli studenti al mondo del lavoro. La sua evoluzione negli anni ha consentito di ottimizzare le modalità di acquisizione delle competenze utili: al momento dell'uscita dal mondo della scuola i ragazzi dispongono di maggiori risorse per affrontre l'età adulta.

 

Alternanza: chi deve svolgerla e come

Ad oggi, la Legge 107-2015, ed in particolare gli articoli 33 e 43, regolano i patti stretti tra aziende e studenti, e le differenze di applicazione tra i vari tipi di Istituti Scolastici; ad esempio, il monte ore previsto per i Licei è di 90; 150 per gli Istituti Tecnici; 180 per quelli professionali. La frequenza al progetto è obbligatoria e anzi è requisito fondamentale per l'ammissione all'Esame di Maturità. Esistono ovviamente anche delle Carte di Diritti e Doveri degli Studenti nonché comode App e Piattaforme virtuali con le quali si incontrano domanda e offerta.

 

L'operatività dei percorsi

Trattandosi di un progetto triennale, è necessario pensare al percorso di Alternanza Scuola-Lavoro già da subito come un'attività complessa e flessibile. Ogni progetto deve essere personalizzabile - anche per stabilire le modalità di finanziamento da parte del MIUR n.d.r - deve includere orientamento e competenze trasversali, deve aggiornarsi al PTOF e naturalmente deve poter essere registrato e certificato.

 

Le fasi fondamentali per attivare il percorso

Per capire come funziona un PCTO, si individuano 4 fasi di progettazione principali:

  • Studenti, insegnanti e tutor si incontrano per analizzare le attitudini dei ragazzi e quali competenze sono prioritarie per raggiungere gli obiettivi prefissati; si valutano dunque aziende, enti o associazioni disponibili ad ospitare i richiedenti.
  • Vengono organizzati incontri con suddette imprese e vengono forniti agli studenti i mezzi per conoscere le normative di sicurezza dei luoghi di lavoro a seconda della tipologia; si firma il "Patto Formativo" per formalizzare l'avvio del progetto.
  • Svolgimento dell'esperienza.
  • Valutazione da parte dell'azienda ospitante. Anche lo studente potrà rilasciare un feedback sull'esperienza vissuta.

 

Modalità di PCTO

Sono davvero molteplici le varianti di progetto eseguibili dalle realtà scolastiche e possono prendere diverse forme. Persino il documento del MIUR è piuttosto esemplificativo, ma le possibilità spaziano davvero molto e si possono creare progetti incredibilmente ampi. Ad esempio, oltre alla classica esperienza all'estero per imparare una lingua, la scuola può ampliare l'offerta organizzando un percorso di studio di "micro lingua aziendale", magari aggiungendo qualche visita alle scuole Green&Economy o Smart. Anche allenare gli studenti a fare Commesse per aziende si può rivelare un modo per far comprendere ai futuri professionisti cosa significa confrontarsi contemporaneamente con più realtà; non più quindi il lavoro svolto per un'entità chiusa, ma la capacità di interagire su più fronti e sperimentare direttamente anche il problem solving.

 

Educazione all'imprenditorialità

Addirittura è possibile andare a creare delle vere e proprie aziende sfruttando quelle in essere all'interno dell'istituto scolastico; si pensi ad esempio agli istituti Agrari, che già hanno una sorta di impresa in cui gli studenti creano prodotti potenzialmente immissibili nel mercato reale. Se il gruppo partecipante al PCTO si rivela compatto e ispirato, nulla vieta che riesca poi a realizzare un'azienda reale, andando a creare lavoro e ritorno economico.

 

Alternanza in Gita

Tra le varie possibilità accessibili ai diversi metodi di alternanza, vi sono i percorsi cosiddetti trasversali. L'alternanza in gita è una modalità che si sta diffondendo molto rapidamente nelle scuole e di fatto serve a fare un'attività di orientamento al di fuori del proprio territorio di appartenenza durante un viaggio istruzione; quindi coniuga le ore del viaggio d'istruzione con il confronto di una realtà diversa dalla propria. Naturalmente è sempre presente un tutor, proprio come nelle altre modalità; i ragazzi possono venire divisi in gruppi, portati a fare visite aziendali, invitati a partecipare a vari tipi di attività, e in qualche modo si va a simulare un certo tipo di percorso in maniera diversa dall'esclusività territoriale.

 

Le potenzialità del connubio Viaggio d'Istruzione e PCTO

L'idea del viaggio è fondamentale perché l'uscita così organizzata permette ai ragazzi di emergere dalla quotidianità, di ispirare ogni personalità ad accrescere condivisione, competenze e conoscenze, di conseguenza vedere il contesto da un'angolatura diversa e sperimentare in modo più diretto e coinvolgente ciò che era stato affrontato solamente a livello teorico durante la formazione. Molto importante è che si utilizzino le risorse, le aziende, le imprese, le storie dei luoghi in cui si viaggia per far vivere delle situazioni che a casa e nella piccola cerchia del quotidiano non si sarebbero mai potute verificare.

 

Le forme alternative

Rientra in questa tipologia di progetto anche il "Service Landing", ovvero una variante del PCTO molto apprezzata; si tratta di un percorso di formazione di tipo "Civico" e spesso viene effettuato al di fuori del territorio. Nell'ambito del Terzo settore, vengono ideate proposte e idee e il gruppo classe può scegliere qual è il servizio più interessante e ovviamente inerente alla realtà formativa. Si può trattare di una raccolta fondi per nobile causa come di un sostegno a una associazione che aiuta persone con svariati tipi di difficoltà, e possono essere dunque previste trasferte a sedi esterne, nella Capitale o all'estero. Le modalità sono sempre le medesime, ovvero contatto col partner, coprogettazione del percorso e realizzazione dello stesso nell'arco dell'anno scolastico, con il monte ore deciso in fase iniziale. Si tratta di un'alternativa che può rafforzare molto l'idea di appartenenza a una condizione umana che è la medesima a livello globale.

 

Italia o Estero?

Nelle tante situazioni variegate e differenti delle realtà scolastiche, vi è sempre il quesito su quale sia l'esperienza migliore per il percorso stabilito; indipendentemente dai budget disponibili, forse vale la pena sottolineare l'importanza di far vivere, almeno una volta nel triennio, un'esperienza forte a livello locale, almeno un'esperienza forte a livello nazionale e almeno un'esperienza forte di attività all'estero. Questo perché è necessario far sì che ci sia un confronto intenso tra ciò che gli studenti conoscono e quello che non conoscono. I fondi ci sono, sia da parte del MIUR che dell'Erasmus, ma naturalmente possono essere coinvolte anche le famiglie o le imprese locali, ma l'importante è lasciare un segno nell'esperienza dei ragazzi e motivarli a comprendere che anche per eseguire il medesimo compito ci sono tantissime alternative.

 

Le normative previste per le Uscite Didattiche in PCTO

Naturalmente, data la situazione emergenziale a livello sanitario, non mancano i dubbi sulla fattibilità di suddette esperienze. Se da una parte il viaggio didattico di per sé si può coniugare con il progetto di alternanza e formazione, dall'altra è necessario progettare e verificare di volta in volta le modalità con cui effettuare l'ospitalità da parte di enti, aziende e istituzioni che ricevono i ragazzi. Un articolo cui si può far riferimento è il n. 2 presente del DLGS 111-2021, nel quale si specifica che tutti coloro che si spostano su mezzi di trasporto debbono essere in possesso del Green Pass, così come per l'accesso a Musei e strutture ricettive in generale. È altresì vero che per quanto riguarda la modalità di accesso durante il PCTO, gli studenti sono tenuti a possedere ed esibire la Certificazione Verde solo se vige lo stesso obbligo anche per i dipendenti/titolari della struttura che li ospita.