Il sistema scolastico in Corea del Sud: come funziona

12 gennaio 2022 5 minuti
SCUOLE NEL MONDO

Per comprendere il tipo di società coreana è necessario partire dal sistema scolastico, che rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo e l’educazione di ogni cittadino. In generale possiamo affermare che il sistema scolastico coreano è molto rigido e nell'età scolastica, gli studenti sono così impegnati che hanno davvero poco tempo per la vita sociale. La struttura è molto simile a quella italiana con alcune differenze che riguardano la durata di ogni ciclo: scopriamo insieme come funziona la scuola in questo Paese e quali sono gli aspetti più importanti.

 

Dalla scuola materna alla scuola media: ecco come funziona

Per i bambini coreani non c’è obbligo di frequenza all’asilo nido e alla scuola materna, questo significa che i genitori possono decidere di tenerli a casa fino a quando non inizia la scuola elementare. Si tratta di una scelta piuttosto comune da parte delle famiglie, che preferiscono accudire i propri figli personalmente, soprattutto quando le madri non lavorano. A sette anni inizia la scuola elementare (chodeunghakkyo), che dura sei anni: i bambini non sono obbligati a indossare la divisa e generalmente vi è un solo insegnante che si occupa di tutte le materie, a esclusione di educazione fisica e delle lingue straniere per le quali è previsto un docente a parte. Non è raro che gli studenti vengano aiutati da tutor privati scelti dai genitori per farli migliorare nella lingua coreana e in matematica.

 

Dopo il ciclo delle elementari si passa alla scuola media (junghakkyo): una fase piuttosto complicata per i giovani coreani, che iniziano a studiare molto duramente tanto da restare spesso scioccati per i ritmi serrati. Questo ciclo di studi ha molte regole, prima fra tutte l'obbligo di indossare la divisa e di seguire indicazioni precise sul tipo di trucco consentito, i capelli e gli accessori da indossare. Fino al 2011, inoltre, il Governo ammetteva anche punizioni cirporali da parte dei docenti nei confronti degli studenti più indisciplinati, consuetudine poi abolita grazie all'insistenza delle associazioni studentesche che sono riuscite a far valere i loro diritti. I giorni settimanali in cui vanno a scuola sono 5, dal lunedì al venerdì e ogni giornata dura 7 ore da 45 minuti ciascuna. Le famiglie possono scegliere di aggiungere anche l’ottava ora, ma è opzionale e la mattina hanno l’obbligo di arrivare in classe con 30 minuti di anticipo. Nel 2012 il governo coreano ha eliminato dalla settimana dello studente il sabato, che rappresentava il giorno in cui si svolgevano attività extrascolastiche. Nonostante il divieto, però, molti genitori chiedono alla scuola di fare lezione anche il sesto giorno per consentire ai loro figli di studiare di più ed essere più preparati. A questo ritmo, si aggiungono le lezioni private per implementare le proprie competenze che si tengono di pomeriggio, che coinvolgono il 95% circa degli studenti.

Per quanto riguarda invece la scelta dell’istituto da frequentare, questa non dipende dalle famiglie ma da un sorteggio casuale che segue il criterio di appartenenza ai diversi distretti del Paese. Si tratta di un principio adottato dal Governo per consentire una distribuzione equa degli studenti nelle scuole, evitando la nascita di scuole e classi di élite. Nonostante tale regola, le famiglie possono fare domanda in una determinata scuola media, sapendo che per le scuole medie d’arte è obbligatorio sostenere un esame di ammissione. Una caratteristica importante di questo ciclo di studi è che non esistono bocciature, questo significa che se vi sono materie in cui lo studente è carente e che non riesce a recuperare fino alla fine dell’anno, non subisce in ogni caso sbarramenti e viene comunque ammesso all’anno successivo. Ciò che conta, infatti, è la media dei voti con cui lascia la scuola media, che rappresenta un vero e proprio status symbol a cui famiglie e alunni tengono molto: il voto finale, infatti, consentirà al giovane di accedere a una scuola superiore piuttosto che a un’altra e più alto sarà il punteggio, più prestigioso sarà l’istituto che lo accoglierà.

 

La scuola superiore coreana (godeunghakkyo): impegno costante per il futuro

Quando inizia la scuola superiore, che dura solo tre anni, gli studenti coreani sanno che dovranno impegnarsi molto e studiare duramente, soprattutto l’ultimo anno, nel quale affiancheranno ai compiti anche la preparazione del test di accesso all’Università. Pur non essendoci bocciature neanche in questo ciclo di studi, i giovani sanno che uno scarso rendimento li penalizzerà all’Università e se non saranno preparati a sufficienza, non riusciranno a superare il temutissimo test, chiamato CSAT. Superare il test significa avere accesso a facoltà come la Korea University, la Seoul National University o la Yonsei University, conosciute con l'acronimo SKY che ne definisce il prestigio. Per darvi un’idea dei ritmi serrati di studio, c’è un modo di dire coreano secondo il quale lo studente che si prepara al test non dorme più di tre ore a notte se vuole davvero riuscire nell’impresa, se dorme 4 ore entrerà in una facoltà media e se dorme 5 ore può dimenticare l’università. Sappiamo che questo Paese considera la disciplina un elemento di primaria importanza, tanto nella vita sociale quanto nella scuola; gli allievi sono da sempre conosciuti come un popolo competitivo, con un forte senso del dovere e lo dimostra il fatto che molti genitori propongono ai propri figli dei periodi di svago che vengono sistematicamente rifiutati dai giovani che preferiscono completare i compiti e trascorrere del tempo con gli amici piuttosto che con la famiglia. Non si tratta di casi isolati ma di un senso di responsabilità verso lo studio generalizzato, tanto che si calcola una media del 97% circa di giovani che decidono di frequentare le scuole superiori, nonostante non sia obbligatorio. Non vi è, infatti, la cultura di fermarsi alla scuola dell’obbligo e anche coloro che non hanno voglia di studiare si sforzano di frequentare l’università, nonostante gli scarsi risultati. La percentuale di studenti che non ha intenzione di laurearsi, decide di frequentare istituti professionali che durano tre anni e che consentono di specializzarsi in discipline pratiche come tecnologia/ingegneria, agricoltura, economia domestica e commercio: con questo indirizzo, possono iniziare a lavorare subito dopo il diploma. I più meritevoli, invece, aspirano agli istituti più prestigiosi, accettando di affrontare test d’ingresso in caso di facoltà di lingue straniere, di scienze e le scuole d’arte.

 

L’università in Corea (daehakkyo)

L’università coreana dura 4 anni e ovviamente non è obbligatoria, anche se viene frequentata dall’85% dei giovani del Paese. In base ai risultati del CSAT è possibile scegliere una facoltà piuttosto che l’altra, prediligendo le più prestigiose. Lo studio universitario è meno impegnativo delle scuole superiori e il ritmo della loro vita è spesso scandito da viaggi, piccoli lavoretti o esperienze all’estero per imparare bene la lingua inglese. Per ottenere la laurea, gli studenti possono scegliere di discutere la tesi o di sostenere esami in più che compensano i crediti: questa regola non vale per le facoltà scientifiche che richiedono la frequentazione di specifici laboratori con la discussione della relativa tesi. Nonostante il percorso di studi sia molto impegnativo, gli studenti coreani iniziano a lavorare molto presto anche durante l’università, preferendo talvolta rimandare le sessioni di esame pur di essere autonomi. Nel periodo universitario si registrano molti casi di giovani che interrompono gli studi per un anno per viaggiare e imparare bene una lingua straniera. Questa libertà di viaggiare e di essere autonomi così presto, consente loro di crescere con indipendenza e con la voglia di terminare presto i propri studi per realizzarsi nel settore che preferiscono. Una particolarità che vogliamo segnalare riguarda l’esame di stato. Come anticipato, il CSAT è molto importante perché consente di scegliere una facoltà piuttosto che un’altra in base al voto ottenuto. Per questo gli studenti coreani preferiscono ripetere più volte questo esame per raggiungere un punteggio più alto e aspirare a facoltà prestigiose, che consentiranno di inserirsi nel mondo del lavoro più agevolmente.