Outdoor learning: che cos'è e perché è efficace

16 febbraio 2022 4 minuti
DIDATTICA INNOVATIVA

 

Negli ultimi tempi i metodi educativi per bambini e ragazzi si stanno evolvendo sempre di più per dare loro modo di apprendere quanto più possibile dall'ambiente che li circonda. Tale necessità nasce soprattutto in seguito all'emergenza coronavirus che ha portato i ragazzi a essere isolati e a non sviluppare la socialità. Proprio per questa ragione nasce l'outdoor learning, un metodo pedagogico che mira all'apprendimento di conoscenze e nozioni a stretto contatto con la natura e che ha come obiettivo non solo la riscoperta della natura ma anche la valorizzazione dell'outdoor come luogo di formazione e di crescita. L'outdoor learning nasce grazie all'idea del professore inglese Simon Beames, il quale ha avuto per primo l'idea di sfruttare lo spazio esterno per le attività didattiche. Tuttavia è bene ricordare che già in passato si era sviluppata una sorta di outdoor learning poiché i ragazzi tendevano a studiare all'aperto in mancanza di edifici e strutture adatte. L'iniziativa sta riscuotendo molto successo in tantissime scuole europee e si sta diffondendo anche negli istituti italiani poiché promuove non solo la formazione individuale del bambino, ma anche la socialità e le relazioni con gli altri. Naturalmente gli studenti sono anche stimolati all'approccio attivo con l'ambiente, imparano a rispettare la natura, a renderla parte della vita quotidiana e a incrementare le attività motorie e mentali in modo divertente.

 

Quali sono le caratteristiche principali dell'outdoor learning

L'outdoor learning è sempre più diffuso poiché questo metodo di apprendimento pedagogico è caratterizzato da numerosi vantaggi, primo fra tutti il budget: per studiare all'aria aperta infatti non c'è bisogno di risorse economiche elevate, in quanto non servono degli apparecchi speciali ma solo uno spazio all'aria aperta. Un altro vantaggio dell'outdoor learning è senza dubbio l'apprendimento multidisciplinare: i ragazzi infatti imparano numerosi concetti in tantissimi ambiti differenti in modo semplice e spontaneo. Anche l'inclusività è tra i vantaggi da sottolineare per questo metodo di apprendimento: i più piccoli possono infatti imparare a considerare la natura e l'ambiente circostante come parti di un tutt'uno che deve essere rispettato e compreso. Gli studenti hanno modo di confrontarsi con realtà diverse dalle proprie, imparano culture e tradizioni a loro estranee e assumono una maggiore consapevolezza sia di sé stessi sia degli altri.

 

Lo spazio: dove si svolge l'outdoor learning?

Il punto principale dell'outdoor learning è naturalmente lo spazio in cui si dovranno svolgere le lezioni. Ci sono tantissimi luoghi in cui è possibile portare i ragazzi per far scoprire loro le bellezze naturali: parchi, boschi, sentieri di montagna, ruscelli, orti, giardini e fattorie sono senz'altro quelli migliori per sviluppare le attività sensoriali. Tra questi l'olfatto è una delle più importanti perché, soprattutto i bambini, imparano a riconoscere i profumi di piante e fiori. Anche il tatto può essere sviluppato a contatto con la natura in quanto gli alunni possono toccare con mano la consistenza degli elementi circostanti. Allo stesso modo può essere incrementato il senso della vista poiché i ragazzi potranno vedere scenari e paesaggi mozzafiato.

Attraverso l'outdoor learning gli studenti possono dare vita a lavori manuali che sviluppano la fantasia e la creatività, realizzare disegni, piccoli lavoretti e cartelloni. Attraverso il contatto con l'ambiente inoltre è possibile anche dare sfogo all'immaginazione poiché i paesaggi naturali non sono mai uguali a se stessi e mutano continuamente. Oltre però agli spazi naturali, l'outdoor learning comprende anche altri luoghi che fanno parte della storia e della cultura italiana come palazzi, musei, castelli e monumenti antichi che vengono visti in una chiave completamente nuova.

 

Quali sono le principali attività che si possono svolgere nell'outdoor learning

Oltre allo spazio, nell'outdoor learning bisogna tenere in considerazione anche il tempo. A differenza dell'apprendimento all'interno, in quello esterno il tempo assume una dimensione totalmente nuova poiché non ci sono delle tempistiche da rispettare ma tutto si svolge secondo il principio del qui e ora. Dedicare del tempo di qualità alle attività all'aria aperta è il principio fondamentale su cui si fonda l'outdoor learning. Il metodo di insegnamento all'aperto prevede inoltre tantissime attività che si possono svolgere sia da soli che insieme agli altri. Sarà compito dell'insegnante scegliere quelle che sono più adatte per gli alunni e che possono aiutarli ad accrescere corpo e mente. Nel caso di bambini delle scuole primarie è possibile anche effettuare dei giochi educativi che non solo li fanno divertire e al tempo stesso insegnano loro importanti nozioni.

Secondo alcuni studi sembrerebbe che l'outdoor learning sia anche un ottimo rimedio contro lo stress perché aiuta a rilassarsi e a stabilire un contatto con la natura. Con lo sviluppo sempre maggiore della tecnologia e di apparecchi come tablet, computer e smartphone, i ragazzi sembrano aver perso il contatto con la realtà e l'ambiente che li circonda: grazie a tale metodo pedagogico invece sarà possibile anche favorire i rapporti interpersonali nonché aumentare il senso di responsabilità. Gli effetti positivi dell'outdoor learning si riscontrano anche a lungo termine: sembra infatti che grazie a questo approccio didattico gli studenti aumentino la loro capacità di problem solving, diventando più predisposti a lavorare in gruppo e sviluppando il senso di leadership. Non bisogna dimenticare inoltre l'importanza della didattica all'aperto anche per gli studenti che soffrono di qualche disabilità: soprattutto in questi casi tale metodo può rappresentare un grandissimo beneficio.

 

Eventuali problematiche dell'outdoor learning

Sebbene l'outdoor learning sia caratterizzato da innumerevoli vantaggi è opportuno tenere in considerazione anche alcune problematiche che potremmo subentrare. Innanzitutto bisogna tenere presente le condizioni meteo: questo metodo didattico infatti non è molto indicato in caso di freddo e pioggia ma è preferibile che venga sviluppato in primavera o in estate. Tuttavia, per ovviare a questo problema è possibile ricreare all'interno uno spazio esterno: i docenti infatti possono allestire una sala con cuscini, tronchi d'albero, fiori e piante e simulare una giornata all'aria aperta. Tra i problemi da non sottovalutare c'è anche la salute dei ragazzi: potrebbero infatti esserci degli studenti che hanno allergie al polline o ad altri elementi e che dunque non possono trascorrere troppo tempo fuori. Pertanto in questi casi è consigliabile far sottoporre il ragazzo a degli opportuni test allergologici in modo tale da trovare la soluzione più adatta alle sue esigenze. Sia che si tratti di bambini delle scuole primarie o di ragazzi più grandi è inoltre opportuno che gli insegnanti stiano molto attenti ai pericoli della natura: è bene educare gli studenti al rispetto dell'ambiente, facendo capire loro che non bisogna violare insetti e piante soprattutto nel loro habitat naturale poiché potrebbero esserci rischi anche per l'uomo. Tutte queste problematiche possono dunque essere risolte con intelligenza e buona volontà, per permettere ai ragazzi di vivere serenamente tale esperienza formativa.