Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola: le proposte didattiche e i bandi cinema 2022

12 aprile 2022 5 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

Con l’articolo 27 comma 1 lettera i della legge 14 novembre 2016 numero 220, il Governo italiano ha introdotto la Disciplina del Cinema e dell’Audiovisivo con la quale istituisce un fondo economico da destinare alla formazione degli studenti in questo settore. Il finanziamento predisposto dalle istituzioni è pari al 3% ed è destinato alla valorizzazione delle competenze nel cinema, nei media di diffusione e nella produzione di suoni e immagini, oltre all’alfabetizzazione all’arte in tutte le scuole di ogni ordine e grado. L’investimento predisposto viene gestito dal Ministero della Cultura in accordo con il Ministero dell’Istruzione e ha la finalità di far conoscere in modo sempre più chiaro e completo il linguaggio audiovisivo all’interno della scuola, tra i banchi e i corridoi di ogni istituto italiano, in sinergia con i professionisti del settore e gli insegnanti.

Un modo per avvicinare i ragazzi all’apprendimento di quei lavori che sono legati a tale settore e che valorizzano la creatività e la passione per il mondo cinematografico, così come sostiene Lucia Borgonzoni, sottosegretario per la cultura che in occasione della pubblicazione del bando, ha sostenuto "Grazie al nostro Piano la storia del cinema e del linguaggio audiovisivo entrano sempre più a pieno titolo nell’offerta formativa scolastica come strumenti educativi, ma anche come mezzi da utilizzare nei percorsi curriculari". Ma anche una possibilità di formazione per i docenti, che possono usufruire di progetti ad hoc che li avvicinano a un mondo ancora poco conosciuto nella scuola moderna. Non si tratta, dunque, di formazione generica come ad esempio la diffusione della cultura cinematografica, la conoscenza di alcune pellicole storiche o l'insegnamento delle modalità di elaborazione della critica, ma l'acquisizione dei mezzi per padroneggiare i media e la conoscenza di quegli strumenti che ruotano intorno alle immagini e ai suoni, creando interessanti sbocchi lavorativi.

 

Perché diffondere la cultura cinematografica nelle scuole

Come ha sostenuto il sottosegretario per l’Istruzione, Sasso Rossano, le iniziative di questo tipo sono in grado di dare ai giovani maggiore consapevolezza sull’utilizzo di dispositivi audiovisivi. Un aiuto per capire che il mondo del cinema non è solo film americani, Netflix o altre realtà più comuni tra gli adolescenti ma un settore dove sono necessari impegno, idee innovative, curiosità e le capacità giuste per emergere. Si tratta senza dubbio di un percorso interessante, in grado di aiutare a scoprire abilità, percorsi didattici e vocazioni che non sarebbero mai emerse senza questi progetti e che è rivolto all'intera classe. Le esperienze vissute negli anni passati sono molto positive, basti pensare che in Francia questo progetto viene inserito già da un ventennio nei piani di studio sotto il nome di Educazione al cinema, all’immagine e all’audiovisuale con ottimi risultati. Questo significa che dalle elementari alle superiori in ogni scuola viene garantito questo tipo di insegnamento fino a tre ore settimanali, sia nei licei che negli istituti tecnici.

 

Gli obiettivi prefissati dal Piano Nazionale Cinema e Immagini

Sulla base della legge 220/2016 e il successivo Protocollo d’Intesa tra Ministero della cultura e dell’Istruzione siglato nell’agosto 2021, le istituzioni coinvolte nel progetto hanno previsto l'elaborazione di strumenti educativi-didattici con attività di formazione e sensibilizzazione al linguaggio audiovisivo e cinematografico. Partendo dalla storia del cinema, il programma prevede la produzione, lo sviluppo, il post-produzione lo studio delle tipologie di opere e di generi e come il cinema è stato in grado di generare conseguenze socio-culturali ed educative nella società e nel mondo della scuola. Per partecipare al bando, il Ministero dell’Istruzione ha creato la piattaforma una piattaforma ad hoc, chiamata cinemaperlascuola: un sito informativo dove trovare bandi, opportunità, materiali audio-video e didattici, corsi di formazione e learning object per dare vita ai più svariati percorsi di educazione scolastica. Il bando mette a disposizione 4 milioni di euro che verranno concessi agli istituti vincitori per il triennio 2020, 2021 e 2022 con un picco di 54 milioni solo per l'anno 2021/2022 per il finanziamento di corsi di formazione per docenti, progetti pratici per gli alunni e diversi laboratori rivolti a studenti e studentesse di ogni età. Si tratta di un progetto che oltre a offrire grandi possibilità agli studenti, fornisce occasioni di aggiornamento ai docenti della scuola pubblica dal punto di vista professionale. 

 

Gli obiettivi del progetto: consolidamento, aggiornamento e miglioramento dei sistemi informativi

Oltre all'elaborazione di innovativi laboratori rivolti agli studenti, il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola contempla Progetti di formazione per i docenti con la finalità di inserimento di una figura obiettivo innovativa nel sistema scolastico che è l’operatore di educazione visiva. A questo proposito, la legge 220/2016 prevede l’emanazione di specifici bandi a cadenza annuale destinati alle scuole di ogni origine e grado e ai relativi operatori per supportare l’inserimento di programmi che hanno a oggetto cinema e audiovisivo in percorsi educativi selezionati, anche mediante progetti di laboratorio con professionisti del settore per dare impulso all’organizzazione di rassegne, festival e attività didattiche nuove, riservate al mondo della scuola.

Sulla base di tali finalità, il progetto intende conseguire due obiettivi precisi:

  • Aggiornamento e consolidamento delle competenze di due docenti per ogni istituzione scolastica statale presenti sul territorio nazionale in materia di educazione visiva. Tale attività viene svolta tenendo conto anche delle integrazioni procedurali e normative introdotte negli ultimi anni per un totale di 16mila docenti.
  • L’implementazione dei processi informatici coinvolti e l’ottimizzazione dei relativi sistemi per il supporto dell’uso delle immagini tra i giovani, offrendo ai docenti un ruolo attivo per l’individuazione dei fabbisogni di ogni alunno e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche, organizzative e di processo adeguate ai bisogni.

Quello previsto per il 2022/2023 è un piano ricco di novità rispetto agli anni precedenti, in quanto si articola in 3 macro aree così strutturate:

  • Linea A: focus sul linguaggio cinematografico e audiovisivo come strumento e oggetto di formazione ed educazione che consta di due elementi:
    • Operatori per l’educazione visiva intesi come strumenti di orientamento e formazione alla progettazione
    • Elaborazione di progetti di alfabetizzazione, formazione, produzione di audiovisivi e laboratori.
  • Linea B: l’audiovisivo e il cinema a scuola. Questo comparto riguarda progetti di formazione del pubblico e di educazione all’immagine destinati dalla scuola e proposti da enti scelti su tutto il territorio nazionale.
  • Linea C: azioni di sistema trasversali, tra cui:
    • Giornata Nazionale e Piano di Comunicazione
    • Attività redazionale e piattaforma tecnologica
    • Monitoraggio e assistenza tecnica
    • Attività istituzionali.

Per la concretizzazione di tali attività, il Governo erogherà solo per quest'anno circa 54 milioni che derivano da erogazioni già predisposte dalla legge del cinema e dell’audiovisivo per l’anno 2020 e 2021: un'occasione d'oro per quegli studenti che intendono approfondire le loro conoscenze nel mondo della cinematografia e trovare, magari, uno sbocco lavorativo per il futuro.

 

 

Come partecipare al bando: Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione

Per partecipare al bando di concorso, ogni scuola dovrà presentare la propria domanda in via telematica a partire dal 14 marzo fino al 13 maggio 2022 alle ore 13:00. Collegandosi al sito www.cinemaperlascuola.it è possibile scaricare i moduli per la compilazione e le relative modalità di presentazione. La piattaforma è semplice e intuitiva e strutturata in tre diverse sezioni:

  • progetti CIPS, ossia quei progetti elaborati dalle scuole italiane di ogni ordine e grado e da quegli enti, premiando coloro che hanno progettato i migliori prodotti audiovisivi;
  • eventi, i progetti, le rassegne e i festival completamente dedicati al cinema e all’audiovisivo e i bandi a cui partecipare;
  • formazione dedicata ai docenti, denominati operatori di educazione visiva all’interno della scuola.

Considerando i risultati ottenuti da numerosi istituti pubblici italiani presenti nelle regioni italiane negli anni scorsi, noi di scuola.net riteniamo che la cinematografia è uno strumento che realmente arricchisce gli alunni, offre riflessioni, punti di vista e una concreta formazione: il corso è infatti in grado di trasformare i discenti in operatori del settore in grado di lavorare in diversi ambiti.