Il Piano Didattico Personalizzato: che cos'è, chi lo compila, quali informazioni contiene

26 aprile 2022 4 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

Possiamo definire il Piano Didattico Personalizzato (PDP) un progetto scritto di formazione ideato a sostegno dei bambini che richiedono particolare attenzione ai loro bisogni educativi e cognitivi, a causa di alcune problematiche che impediscono il normale apprendimento (sono le cosiddette DSA del ragazzo: dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia e altri disturbi simili). Il documento viene sviluppato dalla scuola, di concerto con la famiglia, gli insegnanti e il personale predisposto a fornire il supporto al ragazzo, dopo aver ricevuto un certificato da parte del Servizio Sanitario Nazionale che attesta la reale problematica DSA dello studente. Se vuoi capire di più sul PDP, ti spieghiamo tutto quello che dovresti sapere in modo che potrai, in caso di necessità, dare il tuo contributo conoscitivo alla sua stesura, in base ai tuoi alunni e alle loro esigenze.

 

Cos'è il Piano Didattico Personalizzato?

Ci sono situazioni in cui per un insegnante non è semplice portare tutti gli scolari allo stesso livello di conoscenza. Le difficoltà che si possono palesare all'interno di un'aula sono molte e tutte differenti l'una dall'altra, ma è bene capire la predisposizione di ciascun bambino all'apprendimento, in quanto alcuni possono manifestare palesi complicazioni. In questi casi è necessario pensare concretamente un Piano Didattico Personalizzato che possa andare in aiuto al soggetto. Il PDP diviene dunque uno strumento in grado di tracciare una pianificazione personalizzata del programma scolastico adattandola nei tempi e nei modi allo studente problematico. Il Piano Didattico Personalizzato è capace di ridefinire il rapporto esistente tra allievo e istituto scolastico, insegnanti, genitori e professionisti della disciplina, ossia coloro i quali avranno il compito di seguire l'attività di sostegno nei confronti del bambino. La redazione del documento è subordinata all'accertamento medico dell'anomalia, del "deficit" o del disturbo che impedisce al ragazzo il normale processo scolastico di conoscenza. All'interno del PDP devono essere specificati gli obiettivi e gli strumenti utilizzati per compensare le mancanze, con l'intento di portare il bambino allo stesso livello degli altri nel tempo (se possibile), anche attraverso possibili esoneri da alcune attività didattiche ritenute poco propedeutiche al raggiungimento dello scopo finale, ovvero del successo scolastico dell'alunno.

Il documento non deve essere un vincolo nè per l'alunno, nè per l'insegnante, ma dovrebbe identificare uno stimolo per poter sviluppare un'azione che sia sempre più similare a quella adottata per l'intera classe.

 

Quando redigere il Piano Didattico Personalizzato?

Il PDP viene redatto nel momento in cui ci si rende conto che un bambino o una classe presenta alcune palesi complicazioni relative al normale apprendimento di tipo DSA. L'insegnante segnala la casistica, la quale verrà valutata da personale sanitario competente dopo aver messo a conoscenza i genitori dell'alunno. Quando l'anomalia viene certificata, la scuola stabilisce una nuova formazione personalizzata al fine di raggiungere, col ragazzo, gli obiettivi stabiliti, documentando tutto nel Piano Didattico Personalizzato. Chi soffre di DSA deve necessariamente essere sottoposto a un PDP, come la legislazione stabilisce. Un bambino con problemi di apprendimento o con particolari necessità didattiche dovute a DSA non deve essere classificato come disabile: qualora lo fosse il percorso formativo dovrà essere necessariamente differente e non rientrerebbe nella fattispecie discussa. Il PDP, infatti, si applica non a studenti disabili, ma a coloro i quali manifestano problemi non riconducibili a disabilità.

 

Chi deve scrivere il Piano Didattico Personalizzato?

Il compito di stesura del PDP spetta alla scuola, la quale deve prima dovrebbe sentire i genitori dei bambini problematici e lo stesso alunno. Quindi è necessario riunire il consiglio di classe al fine di individuare le casistiche dei ragazzi interessati in seguito alla ricezione del referto medico e, analizzando caso per caso, si stabiliscono gli interventi, gli strumenti e i metodi da adottare per ogni allievo. Si può decidere se coinvolgere eventuali figure esterne di sostegno per gli studenti, in base alle classi, al numero di casi, alla gravità delle mancanze riscontrate e alle competenze e ai tempi dell'insegnante. Importante è individuare una figura responsabile che faccia da referente per i vari progetti per DSA all'interno della scuola. Quello che risulta fondamentale è la condivisione del nuovo piano didattico: genitori, corpo docente, alunno stesso, devono essere consapevoli e coinvolti dalla scuola nella redazione del programma.

 

Lo sai che esiste una norma di riferimento per il Piano Didattico Personalizzato?

Il PDP è accettato e approvato anche dalla Legge 170 dell'anno 2010, la quale sancisce che chi richiede speciali necessità di tipo educativo e didattico può avvalersi di un sostegno esterno da parte di un professionista in grado di far seguire al soggetto un percorso formativo individuale, secondo una metodologia personalizzata che può prevedere strumenti differenti rispetto a quelli normalmente utilizzati per la classe. Inoltre, il PDP deve essere redatto con chiaro riferimento alle debolezze manifestate dallo studente e accertate dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso un suo esponente medico competente. Sempre secondo la normativa, è la scuola che ha l'obbligo di indicare strumenti e metodi applicativi di tipo compensativo e di enunciare eventuali esenzioni da attività, secondo quanto stabilito ai fini del raggiungimento del successo finale. Lo Stato ha emesso delle apposite linee guida riferite al PDP ed è bene che tutte le scuole le abbiano ben chiare in modo da istruire adeguatamente gli insegnanti.

 

Come strutturare il PDP

La struttura del PDP deve essere chiara e completa in ogni sua parte, aiutando l'espressione con sezioni descrittive e tabelle. Vi abbiamo fatto capire che il documento deve essere formulato nel momento un cui uno o più allievi evidenziano chiare indicazioni per un percorso di formazione differente: proprio per questo, la prima cosa da enunciare riguarda le peculiarità del soggetto. Oltre alle generalità è fondamentale riportare gli eventuali disturbi manifestati, il comportamento, le sue debolezze, ma anche i suoi lati positivi e i punti di forza. Questo è un primo passo per poter inquadrare la casistica e iniziare a stilare un programma individualizzato. Di ciascuna materia scolastica va riportato il processo di apprendimento specifico facendo chiaro riferimento a strumenti e metodi di insegnamento per favorire il successo finale, obiettivo dopo obiettivo. L'insegnante o il personale di sostegno sono coinvolti in prima persona per stabilire e attuare le metodologie previste. La scelta delle strategie, degli strumenti impiegati, delle misure da adottare per compensare "il deficit", dei metodi di controllo e verifica dei progressi e i criteri valutativi, sono tutti parametri che vanno espressi all'interno del PDP, senza tralasciare la chiara indicazione delle attività dalle quali l'alunno è dispensato dallo svolgimento. Ecco in sintesi i principali parametri che deve contenere il documento PDP.

  • Generalità dello studente
  • Problemi riscontrati
  • Punti di debolezza del soggetto: difficoltà riscontrate dal punto di vista didattico in generale ed eventuali difficoltà comportamentali e sociali
  • Punti di forza del soggetto
  • Analisi didattica per ciascuna materia
  • Obiettivi finali
  • Strategia da attuare
  • Metodi e strumenti compensativi
  • Esenzioni da attività
  • Metodi di verifica dei progressi
  • Criteri di valutazione
  • Aggiornamenti del PDP
  • Persone e insegnanti di riferimento

All'interno del PDP lo studente presenta un ruolo attivo. Non deve subire l'applicazione di metodologie di insegnamento, ma deve esserne parte. Per tale motivo il piano va condiviso appieno con la famiglia e quindi anche con il bambino, il quale ha bisogno di rendersi conto di ciò che accadrà nei giorni futuri. Questo è importante non solo in ottica di riuscita della strategia, ma anche per favorire l'integrazione con il resto della classe. Egli deve avere piena consapevolezza degli strumenti a sua disposizione per poter apprendere.