Bando "Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo": destinatari, modalità di iscrizione e scadenze

02 maggio 2022 5 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

È finalmente disponibile l’avviso pubblico che ha come oggetto i Laboratori Green, Innovativi e Sostenibili per tutte le scuole appartenenti al secondo ciclo. Un progetto che mira a potenziare o costruire ambienti utili per la didattica che rispettino l'ambiente, insegnando agli alunni un consumo sostenibile. Una buona occasione per molti istituti italiani che potranno finalmente conseguire un adeguamento strutturale alle nuove esigenze ambientali, coinvolgendo gli alunni e i giovani del nostro paese.

La somma messa a disposizione con i fondi europei "PON-REACT EU" ammonta a 100 milioni di euro e ogni istituzione scolastica ha la possibilità di ricevere 130 mila euro per creare laboratori didattici specializzati, la cui struttura varierà in base all’indirizzo specifico. Negli istituti a indirizzo agrario, ad esempio, dove occorrono laboratori ad alta tecnologia per collaborare con le aziende agrarie con cui interagiscono, è possibile sviluppare il progetto "Agricoltura 4.0" che ha come oggetto il tema delle energie rinnovabili, dell’alimentazione sostenibile, lo studio della qualità dell’aria e la corretta produzione di rifiuti. Un percorso verso la sostenibilità che richiede l’utilizzo di sistemi digitali che favoriscono il monitoraggio di quelle culture che si basano sull’Internet of Things (IoT), di tecnologie di tipo idroponico e di ulteriori sistemi digitali che coadiuvano il lavoro degli agronomi. Questi ultimi, infatti, necessitano di sostegno nelle attività di tracciamento dei prodotti, di controllo alimentare, nella verifica della sicurezza, nell’efficientamento energetico e nell’uso delle energie rinnovabili. Attività di primaria importanza che richiedono fondi per la sperimentazione e per le successive verifiche che le attività economico-commerciali possono avere sull’ambiente. Una serie di procedure per il collaudo, il controllo e l'analisi che mira a monitorare i consumi dell’acqua, l’utilizzo delle risorse idriche e del sottosuolo e il riciclaggio dei rifiuti in base al tipo di attività svolta e all’impiego di sistemi ecosostenibili.

 

La riforma nella riforma: l’introduzione delle regioni del centro-sud

Inizialmente il progetto era destinato solo alle regioni del centro-nord, per questo i termini di presentazione della domanda erano previsti per il 31 gennaio 2022. Successivamente, il concorso è stato esteso anche alle altre regioni grazie alla mancata assegnazione di parte delle risorse e alle richieste provenienti dalle amministrazioni locali del mezzogiorno, che hanno sollecitato anche la loro partecipazione. Per questa ragione la scadenza è stata prorogata fino al 6 maggio, aprendo le porte a diversi istituti scolastici a vocazione agraria presenti al Sud. A tal proposito anche il ministro Bianchi aveva sostenuto la necessità di ampliare la platea dei beneficiari, dando l’opportunità a tutti gli studenti italiani di essere edotti in modo adeguato sulla transizione ecologica in corso. Una fase importante del Pianeta che porterà sicuramente i suoi vantaggi nel prossimo futuro, coinvolgendo istituzioni, enti pubblici e cittadini. Così il Governo ha deciso di destinare le risorse aggiuntive che fanno parte della tranche 2022 appartenente al REACT EU finanziando le Regioni del Mezzogiorno. Ogni scuola, però, avrà la possibilità di candidare un solo progetto, indicando il programma e l’intervento da mettere in atto. Quello della transizione ecologica è infatti un tema importante che nasce dalle forze politiche dell’Unione Europea e che è parte dell’Agenda 2030 dell’UNESCO: un obiettivo che non possiamo più procrastinare e che richiede preparazione da parte dei docenti, fondi per l’adeguamento strutturale e gli strumenti più idonei per raggiungere lo scopo prefissato.

 

Transizione ecologica e Scuola: un cambiamento già in atto

In un'intervista televisiva al nostro Ministro dell’Istruzione sul tema della transizione ecologica, Bianchi ha commentato la riapertura dei termini sostenendo che: "il cambiamento è in atto e ormai irreversibile", intendendo che ciò di cui abbiamo bisogno ora è solo l’approvvigionamento degli strumenti giusti nelle scuole e un’educazione precisa sulle questioni più attuali che riguardano l’ambiente. Tale trasformazione deve partire dalla scuola perché essa ha i mezzi necessari per far riflettere le nuove generazioni sugli errori commessi in passato, creando una coscienza sociale rinnovata e proiettata verso il rispetto dell’ambiente anche nelle questioni economiche. La scuola, in questo modo, diventa un’ottima occasione di crescita, un ponte che consente di trasportare le vecchie generazioni, spesso noncuranti dei danni ambientali causati da una gestione selvaggia e incompetente delle risorse disponibili, verso un futuro consapevole, informato ed ecosostenibile. Solo se impariamo a rispettare l’ambiente diventando parte integrante di tale transizione, possiamo sperare in un futuro più pulito dal punto di vista ambientale. A tal fine la scuola ha indicato il percorso da seguire con il "Piano RiGenerazione Scuola" che spinge gli studenti ad acquisire competenze e conoscenze per diventare i veri protagonisti del presente e del futuro. Con questo progetto, il Governo intende operare una ripresa dell’economia in direzione green, anche grazio all'usilio del digitale e delle altre tecnologie. Questo significa che il giovane di oggi che frequenta la scuola del secondo ciclo e studia tecniche di transizione ecologica diventerà un agronomo in grado di sfruttare le risorse del sottosuolo senza danneggiare l’ambiente e se deciderà di aprire un’attività di ristorazione sarà in grado di gestire una cucina a chilometro zero o di avviare un agriturismo rispettoso dei canoni legislativi.

 

Laboratori Green, Sostenibili e Innovativi per le Scuole del Secondo Ciclo: come presentare la domanda

Per partecipare all’avviso pubblico, occorre accedere nell’area disponibile sulla piattaforma dedicata al bando alla voce Accesso ai Servizi, che si trova nella parte alta della homepage e poi selezionando la sottovoce che dà accesso al sistema GUP (Gestione degli Interventi): da questa finestra è possibile compilare i dati che il sistema richiede per candidarsi. I soggetti abilitati a partecipare al bando sono il Direttore Amministrativo e il Direttore dei Servizi Generali che dovranno cliccare su Gestione degli Interventi, inserendo le credenziali. Queste ultime vengono utilizzate per accedere ai servizi informatici che fanno capo al Ministero dell’Istruzione, collegandosi al Sistema GPU. Una volta effettuato il login al Sistema DS, DSGA e GPU, è possibile compilare la scheda individuale per l’anagrafica, necessaria per svolgere le altre attività e verificare, successivamente, che i dati inseriti nell’anagrafica dell’istituto scolastico siano corretti.

 

La procedura per partecipare al bando

Più precisamente, la procedura si snoda attraverso i seguenti passaggi:

  • compilazione dei campi con le informazioni richieste sul sistema GPU;
  • generazione successiva del CUP mediante inserimento dell’apposito campo che riguarda la candidatura, nel rispetto delle istruzioni che si trovano nel manuale scaricabile. Si ricorda che la circolare diffusa dal Ministero dell’Istruzione indica anche il codice del template CUP che è il numero 2112002 sotto il nome di "Laboratori Green: Secondo Ciclo";
  • successivo salvataggio del file compilato, apposizione della firma digitale e invio della candidatura su GPU.

È importante sottolineare che il firmatario può essere solo il Dirigente Scolastico o il DSGA su delega dello stesso e che il file inviato deve avere il formato pdf, pdf.p7m. oppure p7m, pena l’invalidità della domanda.

 

I termini per la presentazione della domanda: conclusioni finali

Le candidature possono essere presentate dal 14 aprile 2022 al 6 maggio 2022 fino alle ore 15:00. Dopo tale orario, il sistema informativo elaborato specificamente per presentare le proposte GPU e SIF (Sistema Informativo Fondi) non accoglierà nuove domande, rischiando di rimanere esclusi. Si tratta senza dubbio di un’occasione importante per gli Istituti scolastici italiani che vogliono rinnovare le metodologie didattiche adeguandole agli obiettivi che l’UNESCO si è posta come obiettivo: ecosostenibilità in tutti gli ambienti sociali ed economici, partendo proprio dalla scuola e dalle generazioni più giovani. Anche noi di Scuola.net riteniamo che l'unica possibilità per recuperare il tempo perduto negli anni passati, e per mettere fine alla gestione scellerata di imprenditori e amministrazioni locali che non sono riuscite a lasciare alle generazioni attuali un pianeta "adeguato" alle loro aspettative, sia quella di insegnare loro un'alternativa all'autodistruzione. Un modello di economia fondato sul rispetto dell'ambiente e della natura che non ne limita lo sfruttamento ma lo realizza in modo ragionato ed equilibrato. In questa prospettiva, la Scuola svolge come sempre un ruolo fondamentale perché è in grado di educare, guidare e illuminare i giovani, convincendoli che un'alternativa esiste ed è la strada giusta per concretizzare la transizione ecologica che la Terra aspetta da anni.