Alla scoperta delle scuole sostenibili nel mondo

05 luglio 2022 4 minuti
SCUOLE NEL MONDO

Alcune delle scuole più sostenibili del mondo sorgono nei paesi in via di sviluppo, altre si trovano nelle zone più tecnologicamente avanzate del pianeta. Anche l'Italia vanta un'eccellenza della bioarchitettura scolastica che è anche un capolavoro di bellezza.

 

Green School di Bali

Il tour delle migliori scuole sostenibili nel mondo inizia dalla Green School di Bali, costruita nel 2008 da una coppia di canadesi attenti all'ambiente in collaborazione con bioarchitetti, filosofi e permacultori. L'idea era quella di adottare un approccio olistico che educasse all'ecologia. La prima grande innovazione è nel materiale di costruzione, perché l'edificio scolastico è realizzato interamente in bambù, materiale rinnovabile, ecosostenibile e reperibile in loco. Il bambù vanta una resistenza alla compressione che può essere paragonata a quella del calcestruzzo e un rapporto forza-peso equiparabile a quello dell'acciaio. Leggero, flessibile e resistente ai terremoti, questo materiale da costruzione è perfetto soprattutto in zone tropicali, dove è possibile realizzare coperture curvilinee in grado di catturare i venti e proteggere dal caldo. L'unico inconveniente del bambù è che si deteriora facilmente per via degli insetti che si nutrono della parte interna. Per ovviare a ciò, il bambù della scuola di Bali è stato trattato con i sali di boro che lo hanno reso praticamente indistruttibile. La struttura dell'edificio scolastico presenta un tetto zoomorfo all'ombra del quale si tengono le attività sportive degli alunni. La maestosa e scenografica copertura è formata da archi parabolici che si intersecano gli uni con gli altri, dando vita a un vero e proprio drappeggio in bambù. il risultato è una struttura di grandissimo impatto scenico che unisce la tradizione di Bali alla missione di scuola ecosostenibile. Questo innovativo edificio indonesiano rientra puntualmente nella top five delle scuole più ecologiche del mondo, sia per come è costruito sia per le attività didattiche rivolte all'insegnamento dell'ecologia e della sostenibilità ambientale.

 

Scuola galleggiante in Nigeria

In Nigeria si trova la Makoko Floating School, una scuola galleggiante ideata per fronteggiare l'annoso problema delle inondazioni che affligge Makoko. Quest'ultimo è un quartiere periferico di Lagos che è nato come villaggio di pescatori e che è quasi interamente costruito su palafitte. L'idea di costruire una scuola galleggiante è venuta a Kunle Adeyemi, un architetto nigeriano che ha riadattato la palafitta locale per realizzare una scuola in grado di ospitare fino a cento bambini di Makoko. Il progetto della scuola galleggiante di Makoko è stato sponsorizzato dall'ONU e supportato dalla Nlé Architects, una fondazione che si occupa di sviluppo dei paesi del terzo mondo. La costruzione dell'istituto galleggiante, in realtà, non è costata tantissimo in quanto il fabbricato è stato realizzato con il legno locale, 256 barili di plastica e lattine riciclate. La struttura gode di un'elevata efficienza energetica tanto da potersi ritenere autosufficiente. Infatti, sul tetto a due falde molto spioventi sono stati installati dei pannelli solari, mentre un ingegnoso sistema di raccolta delle acque piovane rende l'edificio autonomo in quanto ad approvvigionamento idrico. Le aule sono collocate al secondo piano dell'edificio, mentre il sottotetto ospita una suggestiva aula a cielo aperto. La struttura lignea a sezione triangolare è dotata di persiane orientabili, un'area giochi e un ampio giardino galleggiante.

 

State College Erich Walter Heine a Rio de Janeiro

Dal quartiere nigeriano di Makoko ci trasferiamo in Brasile e più precisamente nella periferia di Rio de Janeiro, dove sorge la scuola materna State College Erich Walter Heine. Si tratta della prima scuola del Brasile e dell'intera America del Sud che ha ricevuto la prestigiosa certificazione LEED Platinum. Quest'ultima premia i più meritevoli edifici di green building in base a una serie di parametri come il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e la qualità degli ambienti interni. Lo State College Erich Walter Heine è un istituto scolastico che eccelle in efficienza energetica e consente di risparmiare sensibilmente sulle bollette. Sono ben 50 le misure adottate per ridurre i consumi energetici, dai pannelli fotovoltaici alle vetrate coibentate fino alle facciate ventilate e a un utilizzo ottimizzato delle risorse idriche. Il tutto senza impattare sull'estetica dell'edificio, che anzi è curato in ogni dettaglio e provvisto di ampi spazi verdi. Non deve sorprendere il fatto che gli istituti scolastici più efficienti energeticamente si trovino nelle zone povere del pianeta (in Indonesia, in Nigeria e in Brasile), dove l'abbattimento dei costi di mantenimento della scuola è vista anche come una forma di rivoluzione sociale. Non a caso i bambini dello State College Erich Walter Heine coltivano l'orto scolastico. In questo modo possono imparare il valore del cibo e promuovere la valorizzazione dei prodotti a km zero.

 

High Tech High School in California

Uno degli esempi più virtuosi di bioarchitettura scolastica si trova a Chula Vista, in California, dove sorge la High Tech High School. Si tratta di una scuola pubblica che accoglie 550 studenti e basa la didattica sulla costruzione di un forte senso della comunità. Del resto, lo stesso edificio è stato costruito grazie a una progettazione partecipata. La High Tech High School è collocata al confine con il Messico, in una zona desertica, eppure è completamente immersa nel verde. Dal momento che da queste parti l'acqua scarseggia ed è quindi una risorsa preziosa, i cortili e i campi da gioco della scuola sono dotati di un sofisticato sistema di raccolta idrica a scopo irriguo. Per lo stesso motivo gli ambienti interni sono forniti di orinatoi a secco, WC con regolatori di flusso e altri innovativi accorgimenti che consentono di risparmiare il 50% dell'acqua. Inoltre, questo edificio scolastico è in grado di ottimizzare i consumi energetici e il comfort termico, complice un controllo informatizzato per la gestione delle utenze. I pannelli solari coprono l'80% del fabbisogno energetico, senza contare che gli infissi performanti, i camini di ventilazione e l'accesso alla luce diretta riducono ulteriormente i consumi. I progettisti hanno pensato a tutto, se si considera che per ridurre il numero dei parcheggi la scuola è stata costruita vicino a un nodo di trasporto di massa e può contare sulla presenza di ampie e curate piste ciclabili.

 

L'asilo-balena di Guastalla

Il nostro giro del mondo alla ricerca degli edifici scolastici più sostenibili termina in Italia e per la precisione in provincia di Reggio Emilia. L'asilo nido di Guastalla sorge in un sito ridotto in macerie dal famigerato terremoto del 2012. Il progettista è il bioarchitetto Mario Cucinella, che ha dato vita a una struttura unica al mondo nel suo genere. Varcato l'ingresso, l'impressione è di trovarsi nel ventre di una balena perché la struttura lignea ne evoca la forma. Sul tetto dell'asilo nido di Guastalla è installato un impianto di pannelli fotovoltaici, mentre il cortile viene irrigato ricorrendo a un ingegnoso sistema di ricircolo dell'acqua piovana. Al risparmio energetico contribuiscono gli infissi a taglio termico e le vetrate continue a tutta parete. L'impatto ambientale è ridotto quasi a zero, se si pensa che tutti i materiali impiegati per la costruzione sono naturali o riciclati. Per migliore il benessere psico-fisico dei bambini, l'asilo è stato dotato di un giardino sensoriale attraversato da una fitta rete di percorsi ad hoc. Il guscio in legno progettato da Mario Cucinella è un ambiente rassicurante e aperto agli stimoli. L'idea di fondo è che la pancia della balena non è affatto un luogo pericoloso in quanto evoca il grembo materno. Sulle macerie provocate dal forte sisma del 2012 è stato costruito un asilo nido che educa al rispetto della natura, si integra perfettamente con il territorio circostante e invita alla oculata gestione delle risorse disponibili.