5 attività per promuovere l'inclusione in classe

03 agosto 2022 4 minuti
CREARE INSIEME

L'inclusione è diventato un aspetto imprescindibile della didattica, a qualsiasi livello. Fare in modo che tutti gli alunni abbiano le medesime opportunità significa garantire a ciascuno la possibilità di seguire al meglio le lezioni scolastiche e di partecipare alle stesse in maniera attiva. Gli insegnanti lo sanno bene e per riuscire al meglio nell'intento si aggiornano costantemente per restare al passo con i nuovi metodi che vengono individuati dagli esperti. Quando parliamo di inclusione ci riferiamo non solo agli alunni con DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento), ma anche a quelli che sono caratterizzati da BES (Bisogni Educativi Speciali). In entrambi i casi è necessaria un'attenzione pericolare da parte dei docenti.

Ma quali sono le difficoltà concrete che si trovano di fronte i docenti?

In molti casi gli insegnanti hanno a che fare con alunni che non riescono a mantenere un livello costante di concentrazione e devono guidarli nell'apprendere un loro proprio metodo di studio, che possa portare a ottenere risultati concreti. Ma come si raggiunge dunque l'inclusione effettiva di tali alunni? Ve lo spieghiamo con la massima semplicità noi di scuola.net, sempre vicini alle esigenze dei docenti.

 

Come ottenere l'inclusione in classe per tutti gli alunni che ne hanno bisogno

Qual è il fine primario dell'inclusione? Senza dubbio l'apprendimento. Esso è l'obiettivo a cui puntare quando si organizzano le attività su cui indirizzare il lavoro dell'intera classe. Al contempo l'inclusione è anche il frutto di un attento lavoro sulle relazioni sociali all'interno del gruppo classe. Favorire la collaborazione tra gli alunni significa andare a creare un gruppo di lavoro coeso e duraturo che sappia interagire al meglio e che riesca a ottenere ottimi risultati sul piano dell'apprendimento. Tutto questo ovviamente grazie al lavoro quotidiano degli insegnanti. Studiare a livello caratteriale le tendenze dei singoli alunni significa imparare a conoscerli meglio e capire come farli rapportare efficacemente tra loro, anche favorendo un aiuto reciproco che in termini di inclusione può essere importantissimo.

 

Le 5 attività che favoriscono l'inclusione

Volendo fare una classifica delle attività migliori per favorire la promozione dell'inclusione in classe, possiamo menzionare qui di seguito le più efficaci, scegliendo quelle che con maggiore frequenza vengono preferite dagli insegnanti.

 

Lavorare con schemi e mappe concettuali che favoriscano l'apprendimento e la comprensione

Tenere attività didattiche che consentano di lavorare su diversi livelli, con l'utilizzo di aiuti, schemi e mappe concettuali utili è uno dei punti chiave di una didattica veramente inclusiva. Pensiamo molto semplicemente alla creazione di cartelloni colorati nei quali possano essere racchiusi in vario modo concetti fondamentali appresi nel corso della lezione. Perché proprio i cartelloni? Perché consentono di distribuire le informazioni su ampi spazi, in forma visiva e con l'utilizzo di colori, forme, disegni e scritte. Tutto questo non fa altro che facilitare l'alunno che presenta disturbi specifici dell'apprendimento e lo aiuta ad assimilare quegli stessi concetti che i compagni apprendono, magari più velocemente, con la sola spiegazione dell'insegnante. Tenere affissi al muro quegli stessi cartelloni può rappresentare un ulteriore aiuto alla memoria e all'assimilazione dei concetti più importanti.

 

Creare un gruppo classe coeso e collaborativo con appositie attività

Fondamentale è fare in modo di coinvolgere tutti i compagni affinché nel gruppo classe si crei la massima collaborazione. Ecco dunque che i giochi sono tra le attività favorite in questo senso, insieme ai lavori di gruppo che sono strutturati con l'intento di porsi un obiettivo comune da raggiungere. Questo non fa che unire i ragazzi, a qualsiasi età. Quando parliamo di lavori di gruppo facciamo riferimento a quella che prende il nome di didattica cooperativa e che può essere portata avanti anche assegnando compiti diversi agli alunni, nonché a distanza se necessario. Il gruppo non deve necessariamente essere numeroso. È possibile anche lavorare su coppie se ci si trova meglio, scegliendo in base alla composizione della classe e alle preferenze degli stessi alunni. L'importante è sempre e comunque sfruttare la cooperazione tra compagni, perché fonte importantissima di stimoli quotidiani per gli studenti di qualsiasi grado della scuola primaria o secondaria.

 

Fare ampio uso di supporti multimediali, con audio e video a supporto della lezione

In ogni attività e in ogni spiegazione dovrebbe esserci un supporto multimediale che la renda più piacevole e chiara anche per gli alunni che presentano qualche difficoltà e magari non riescono appieno a seguire le lezioni frontali sulla lim. Pensiamo ad esempio a una lezione di storia o di geografia che venga affiancata da un video esplicativo che mostri i paesaggi menzionati o che racconti in parole semplici ma con tante immagini la vita di un personaggio storico famoso. Si tratta di piccoli ma fondamentali ausili alla didattica che vanno sfruttati appieno quando in classe sono presenti casi che necessitano di inclusione.

 

Puntare sul problem solving e sulle capacità organizzative dell'alunno

L'insegnante dovrebbe sempre dare ampio spazio alle attività che prevedono esercizi di problem solving. In questo modo si aiutano i bambini e i ragazzi a sviluppare al meglio le loro capacità cognitive, anche in base al confronto diretto con i compagni di classe e con il loro modo di agire e comportarsi in determinate situazioni. Saper analizzare un problema, imparare a farlo nel modo più corretto, partire dalle informazioni di cui si dispone per poter giungere a una conclusione sono tutte fasi che i bambini della scuola primaria hanno bisogno di imparare. Loro che per primi si avvicinano alla matematica e ai problemi da risolvere, hanno bisogno di essere guidati in questo esercizio. A maggior ragione tale indirizzamento si tende necessario se vi sono alla base grandi o piccoli problemi di disturbo dell'apprendimento.

 

Puntare sulla lettura e la comprensione del testo

Puntare sulla lettura è sempre positivo in qualsiasi tipo di lezione. A maggior ragione se l'obiettivo primario è quello dell'inclusione, allora tale discorso prende corpo ancora di più. Il ragazzo che necessita di stimoli appropriati impara grazie alla lettura attenta di un testo a estrapolare dallo stesso le informazioni più importanti. Su un brano scritto si possono inoltre effettuare diversi tipi di esercizio, dall'individuazione di nomi di persona o di cose, di articoli o verbi, che rientrano nell'analisi vera e propria, alla rappresentazione grafica di quello stesso testo. Il disegno è spesso una delle forme di espressione più interessanti per una persona che ha bisogno di prendere dimestichezza con diverse forme di ragionamento. Rappresentare graficamente aiuta senza alcun dubbio a fare proprio il contenuto, per poi riuscire anche ad esporlo con maggiore facilità.

 

Applicando queste semplici regole e seguendo il più possibile tali attività il docente può riuscire a includere nelle proprie lezioni tutti gli alunni senza alcuna distinzione. Non vi saranno rallentamenti nel rispetto del programma scolastico e tutti saranno soddisfatti, comprese le famiglie. L'inclusione è qualcosa su cui bisogna lavorare giorno dopo giorno, non senza difficoltà e con massima dedizione.