MAD: che cos'è, come funziona, quando compilarla

MAD: che cos'è, come funziona, quando compilarla

13 settembre 2022 2 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

Al giorno d’oggi chi desidera lavorare nella scuola italiana incontra spesso il termine MAD. L’acronimo indica la messa a disposizione, cioè la candidatura spontanea che permette di proporsi come supplenti nelle scuole statali e paritarie, sia come insegnanti sia come personale ATA. È uno strumento semplice e molto utilizzato, soprattutto da chi compie i primi passi nel mondo scolastico.

 

Cos’è la MAD? La MAD è la domanda spontanea che docenti e personale ATA inviano alle scuole per proporsi come supplenti. Permette di essere chiamati quando mancano candidati dalle graduatorie.

 

Dopo l’invio della MAD si può ottenere un contratto a tempo determinato che consente di lavorare per periodi brevi o più lunghi, in base alle esigenze dell’istituto. Le supplenze possono durare pochi giorni oppure diversi mesi, come nel caso di una maternità. È possibile candidarsi anche per il sostegno o per i corsi di recupero estivi. La diffusione della MAD cresce perché rappresenta una reale opportunità, soprattutto per i più giovani, di entrare nella scuola e acquisire un’esperienza concreta.

 

Requisiti per inviare una MAD

Chi invia una MAD come docente deve possedere almeno un diploma di scuola superiore. Il possesso di una laurea coerente con la classe di concorso o di un titolo per il sostegno costituisce un vantaggio ulteriore che può aumentare le probabilità di ottenere una supplenza. Anche per le MAD destinate al personale ATA oggi è richiesto il diploma, perché nel tempo i requisiti minimi sono cambiati.

La MAD può essere inviata a tutte le scuole italiane senza limiti territoriali. Per le candidature da docente è necessario indicare la classe di concorso, ossia le materie per cui si possiede il titolo.

 

Come funziona la MAD nelle scuole

Una volta ricevuta, la MAD viene archiviata e valutata dal Dirigente Scolastico insieme alle altre candidature. Prima di ricorrere alle MAD, le scuole verificano la disponibilità nelle graduatorie d’istituto e nelle graduatorie provinciali. Solo in assenza di candidati presenti in graduatoria possono contattare chi ha inviato la messa a disposizione. La MAD consente di acquisire punteggio utile per future candidature, anche se non dà accesso diretto ai concorsi.

È possibile inviare la MAD durante tutto l’anno, anche se esistono periodi in cui le scuole hanno maggiore necessità di supplenti, come l’inizio dell’anno scolastico, la fase che precede le festività natalizie o i mesi dedicati ai corsi di recupero estivi.

Le opportunità variano in base al territorio. Le regioni del nord Italia, come Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, offrono solitamente un numero più elevato di supplenze. Anche la scelta di scuole situate in province o piccoli centri può aumentare le possibilità di essere chiamati.

 

Compilazione corretta della domanda di MAD

La corretta compilazione della domanda è fondamentale perché consente ai Dirigenti Scolastici di valutare in modo immediato il profilo del candidato. È utile predisporre un curriculum vitae chiaro e completo e utilizzare modelli di domanda affidabili. La scelta dei supplenti è discrezionale, quindi la presentazione deve essere ordinata e professionale.

La MAD può essere inviata via email, tramite PEC, tramite raccomandata oppure consegnandola direttamente alle scuole. Oggi il metodo più rapido è quello online, attraverso i portali dedicati che semplificano la procedura.

Nella domanda vanno inseriti i dati personali, la cittadinanza, le dichiarazioni di veridicità, l’assenza di condanne e il possesso dei diritti civili. Occorre indicare il titolo di studio, specificando luogo, data e voto del conseguimento. Chi ha già svolto supplenze deve dichiararlo e indicare gli istituti coinvolti. È infine necessario allegare la documentazione richiesta e dichiarare la propria disponibilità a lavorare nella scuola indicata.

 

Perché conviene inviare una MAD

La MAD rappresenta una delle vie più immediate per entrare nella scuola italiana. Offre ai neodiplomati, ai neolaureati e a chi vuole avvicinarsi al lavoro educativo la possibilità di fare esperienza, conoscere il funzionamento degli istituti e comprendere meglio la professione. È un primo passo concreto verso il mondo del lavoro e una reale occasione per sviluppare nuove competenze e maturità professionale.

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