Come funziona la scuola in Corea del Sud?

23 novembre 2022 5 minuti
SCUOLE NEL MONDO

Gli studenti coreani sono considerati tra i più bravi e preparati al mondo tanto da arrivare primi nella maggior parte delle competizioni scolastiche internazionali. Il “prezzo” di questa reputazione è un sistema scolastico rigoroso, severo, a tratti eccessivo. Nonostante questo, il 97% dei ragazzi decide liberamente di frequentare le scuole superiori e di preparare il temutissimo CSAT - College Scholastic Ability Test -, l’esame che permette l’accesso alle Università più prestigiose del Paese.

 

I numeri da record dell’istruzione coreana

In un recente studio effettuato dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) è emerso che, nell’ambito del PISA (Programme for International Student Assessment), la Corea del Sud si colloca tra i migliori membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico: il rendimento medio degli studenti coreani in matematica e in scienze è in costante aumento. Le ragioni di questo fenomeno sociale sono chiare: il governo sudcoreano ha investito molto sullo sviluppo del "capitale" umano, ma soprattutto ha destinato fondi importanti alla ricerca e all’innovazione. Dagli anni '80 a oggi l'istruzione è diventata una priorità per i sudcoreani, è stato calcolato che i genitori investono il 20% del budget familiare nei cosiddetti Hagwon, una rete parallela di scuole private molto costose necessarie per rendere gli studenti più competitivi e preparati degli altri.

 

La scuola in Corea del Sud: cenni generali

L'anno scolastico coreano inizia a marzo ed è diviso in due semestri. Le vacanze estive sono a luglio e agosto mentre quelle invernali vanno da fine dicembre a inizio febbraio. Da un punto di vista strettamente amministrativo, l’istruzione coreana è gestita dagli Uffici distrettuali che si occupano delle realtà locali, dagli Uffici dell’Istruzione per la gestione a livello provinciale e dal Ministero dell’Istruzione che si occupa del sistema educativo a livello nazionale. Un dato molto singolare riguarda la composizione delle classi che spesso sono divise per genere, maschili o femminili. Nel caso di classi miste, la maggior parte degli istituti proibisce agli studenti di intrattenere storie e relazioni amorose nella stessa scuola.

 

La scuola materna

La scuola materna in Corea del Sud non è obbligatoria, le famiglie possono, quindi, scegliere di tenere a casa i figli fino all'inizio delle elementari. Gli asili possono essere pubblici o privati. I primi vengono gestiti a livello nazionale oppure locale. Per quanto riguarda le materne private, di norma, offrono più attività per i bambini e la possibilità di apprendere l'inglese fin da piccoli, considerato indispensabile per il futuro lavorativo del bambino.

 

La scuola elementare

La scuola dell’obbligo ha inizio a 7 anni e finisce a 12, un anno in più quindi rispetto a quella italiana. Inizialmente nasce come l’unica scuola dell’obbligo coreana, la Chodeunghakgyeo non prevede l’obbligo di divisa e vede la presenza di un solo insegnante per tutte le materie fatta eccezione per l’educazione fisica e l’inglese, insegnamento affidato generalmente a un professore madrelingua. Le elementari non sono particolarmente difficili ma spesso i gentiori preferiscono affiancare fin da questi primi anni scolastici un tutor ai loro figli per migliorare l’apprendimento della matematica e del coreano. I primi due anni sono dedicati alla padronanza della lettura e della scrittura. Le lezioni di inglese iniziano al terzo anno.

 

La scuola media

Il rigore tipico della scuola in Corea del Sud inizia alle medie. Questo ciclo scolastico dura 3 anni ed è caratterizzato da un ritmo serrato che mette a dura prova la resistenza dei ragazzi. Le regole da seguire sono numerose e toccano anche campi prettamente personali. Ogni alunno, infatti, deve osservare precise norme riguardo l’abbigliamento - sussiste l’obbligo di divisa -, il trucco, i capelli e la scelta degli accessori da indossare. Fino a qualche anno fa erano previste addirittura delle punizioni corporali per gli studenti che violavano le norme previste dai regolamenti scolastici. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì per un totale di 7 ore quotidiane da 45 minuti l’una. Il sabato in teoria dovrebbe essere libero ma le famiglie richiedono spesso alla scuola di organizzare corsi di approfondimento per permettere ai propri figli di essere ancora più preparati. I genitori possono anche richiedere di aggiungere l’ottava ora a quelle già previste dal regolamento. Non sono previste bocciature, quindi gli studenti passano tranquillamente all’anno successivo anche nel caso in cui abbiano dimostrato qualche carenza in una specifica materia. A prima vista questa caratteristica stride con l’idea della scuola coreana considerata come una delle più rigide al mondo. In realtà la norma è in perfetta sintonia con l’obiettivo dell’educazione scolastica di questo Paese. Quello che conta, alla fine dei tre anni delle medie, sono i voti: più sono alti, maggiori saranno le probabilità di accedere a ottime scuole superiori e, in seguito, alle facoltà più prestigiose. In linea di massima le famiglie non possono scegliere l’Istituto da far frequentare ai figli. A determinarlo infatti è un semplice sorteggio casuale strutturato in base all'appartenenza dei ragazzi ai singoli distretti.

 

Godeunghakkyo: la scuola superiore coreana

Il momento più critico del sistema scolastico coreano, è il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore. Sebbene non sia obbligatoria, quasi il 97% dei ragazzi decide di proseguire gli studi e ottenere così il diploma che serve per entrare nelle facoltà più prestigiose della nazione. Gli esami di ammissione sono molto selettivi e solo una ristretta percentuale di studenti riesce a superarli. Le scuole superiori coreane possono essere generali o specializzate, ma l’iscrizione avviene sempre tramite esame. Nemmeno questo ciclo scolastico prevede bocciature ma il livello dell'impegno richiesto è così alto che i giovani coreani spesso rinunciano ad avere una vita sociale. I ragazzi infatti sanno che dovranno affiancare ai compiti quotidiani la preparazione al CSAT, per accedere alla famigerata SKY, l'acronimo che indica la triade composta dalle tre facoltà più prestigiose della nazione: Seoul National University, Korea University e Yonsei University. Per garantire il massimo della preparazione, le famiglie coreane si avvalgono del supporto degli Hangwon, istituti di istruzione che i ragazzi possono frequentare fino a tarda notte, delle vere e proprie accademie private qui gli insegnanti non solo sono tenuti in grande considerazione, ma guadagnano stipendi che vanno ben oltre la media nazionale. La maggior parte dei ragazzi sudcoreani conduce quindi una vita spartana interamente dedicata allo studio, lasciando da parte il tempo libero, lo sport e il sonno. Una recente ricerca ha dimostrato che gli studenti della Corea del Sud dormono in media sette ore e mezza al giorno, un'ora in meno rispetto ai giovani americani o britannici.

 

CSAT, l'esame più temuto dai giovani coreani

Lo CSAT (College Scholastic Ability Test) è l’esame che i giovani coreani sostengono per poter accedere all’Università. Si svolge a novembre, ha una durata di 9 ore e consiste in un test a scelta multipla che copre diverse materie tra cui, ovviamente, scienze, inglese e matematica. L’importanza attribuita dalla società a questo esame è enorme, basti pensare che quel giorno le forze armate sudcoreane chiudono lo spazio aereo nazionale ai voli commerciali proprio per non disturbare gli studenti durante la prova. I ragazzi che si presentano in ritardo sono scortati dalla polizia e gli uffici pubblici posticipano l’orario di apertura in modo tale che i ragazzi non trovino traffico sulle strade.

 

L’Università in Corea del Sud

L'Università coreana non è ovviamente obbligatoria ma i ragazzi sono perfettamente consapevoli che nella loro nazione è diventato quasi impossibile ottenere un lavoro prestigioso se non si è laureati. Il ciclo accademico di studi dura 4 anni, è meno faticoso della scuola superiore e, al termine, i ragazzi possono decidere se discutere la tesi oppure sostenere un numero di esami necessari per ottenere i crediti richiesti per conseguire la laurea.