5 idee innovative per usare la realtà aumentata in classe

13 dicembre 2022 4 minuti
DIGITALE IN CLASSE

Sempre più spesso si parla di realtà aumentata, diversa dalla realtà virtuale, da applicare a molteplici ambiti della nostra vita. Dal semplice meeting aziendale fino a piccole azioni di tutti i giorni, questa ci viene in aiuto. In molti si sono chiesti se tale strumento, se così si può chiamarlo, sia necessario anche nella didattica scolastica. Sulla base delle prime sperimentazioni la realtà aumentata è diventata un vero e proprio stimolo per l’apprendimento ed è un’opportunità che le scuole non possono tralasciare. Ma come si integra tale attività nel programma annuale? A chiederselo sono stati in molti e sulla base di esperimenti ben riusciti sono venuti fuori consigli pratici adattabili alle scuole di differenti livelli, con gradi di complessità diversi, in modo da poter arrivare allo scopo che ci si prefigge nel programma. Oggi vogliamo spiegarvi in modo pratico tutte le potenzialità e le idee da concretizzare con uno strumento così moderno e innovativo, ma soprattutto alla portata di tutti perché basta davvero solo uno smartphone.

 

Cos’è la realtà aumentata

La realtà aumentata è un elemento che fa parte della nostra vita e, ormai, la usiamo senza rendercene conto con il QR code, immagini 3D visibili sugli smartphone e, ovviamente, non dimentichiamo i videogiochi sempre più realistici. Ma come la si spiega ai più piccoli? Si tratta di un metodo che garantisce l’amplificarsi di percezioni reali attraverso uno strumento tecnologico, quindi è in grado di coinvolgere tutti i cinque sensi o solo alcuni di essi, dando la possibilità di vivere esperienze quasi reali stando seduti in classe. La situazione che viviamo, soprattutto nel periodo post Covid, mette al primo posto un utilizzo consapevole della tecnologia che diventa parte integrante dei programmi di scuola, quindi anche della realtà aumentata che ci viene in aiuto ogni giorno. Basta solo uno smartphone o un tablet, o per i più tecnologici un visore VR (realtà virtuale), per vivere il mondo in un’ottica del tutto diversa, cioè con la realtà aumentata. Il ruolo dell’insegnante a riguardo non può essere marginale, anzi, deve saper accompagnare i bambini e ragazzi in un nuovo modo di concepire le cose, svolgendo quella tipica funzione a cui solo un mediatore può assolvere.

 

Realtà aumentata: l’approccio didattico

Se state pensando di rinunciare a questo innovativo metodo d’insegnamento perché sia troppo costoso, potreste ricredervi. Per entrare nelle scuole non servono di attrezzature super tecnologiche e costose ma bastano tablet o smartphone, facili da reperire o già in dotazione negli istituti pubblici e privati. Sta a voi capire come proporre e strutturare ogni esperienza di classe in ottica di realtà aumentata. L’ideale è procedere per gradi in modo da familiarizzare un po’ tutti con questo nuovo strumento didattico e prendere la giusta confidenza in modo da ottenere il successo sperato.

 

Disegni che prendono vita con la realtà aumentata

Prima di tutto chiediamoci qual è lo scopo da perseguire e poi a chi ci rivolgiamo. Se si tratta di bambini di scuola primaria, l’approccio deve essere quanto più giocoso possibile. Possiamo immaginare dei momenti dedicati proprio sull’utilizzo della realtà aumentata e, in base all’età, sviluppare situazioni d’appeal. Un’idea molto interessante per i piccoli della scuola primaria è un’app che rende i disegni cartacei dei veri e propri elementi tridimensionali, per farlo serve solo uno smartphone e una fotocamera. Diversi libri permettono questo tipo di approccio diretto, quindi basta inquadrare un QR code per entrare in un mondo tutto nuovo, animato e coloratissimo.

 

Realtà aumentata: imparare a risolvere problemi con i videogiochi

Se il vostro pubblico è quello delle scuole medie o superiori, quindi ragazzi sono già in grado di utilizzare al meglio la tecnologia, si può pensare di creare dei videogiochi didattici. I laboratori di coding sono la nuova frontiera per prendere dimestichezza con strumenti digitali maggiormente avanzati e creare da zero un prodotto divertente ma, allo stesso tempo, istruttivo. Con il peer learning basta avere dei software dedicati per riprodurre fatti storici o eventi pericolosi come guerre, senza ovviamente correre nessun rischio> È possibile anche creare eventi di gruppo e farli visionare in diretta a una qualsiasi persona che ne abbia voglia, come se fosse nella stessa stanza. I videogiochi in realtà aumentata sono essenziali perché aiutano a sviluppare la capacità di  problem solving

 

In viaggio con la realtà aumentata

La realtà aumentata ha il vantaggio di poter far viaggiare i ragazzi stando seduti in classe. Per questo motivo, quando si fa geografia, non serve più la classica e polverosa cartina geografica di un tempo. Il futuro sta in un laboratorio di orienteering che ci aiuterà ad esplorare posti meravigliosi in poco tempo. Basta avere a disposizione Google Earth o Google Street View. Ma se si vuole fare un’improvvisa gita fuori porta last minute? È possibile e serve una piattaforma streaming di cody trip che aiuta a visitare musei, passeggiare in parchi virtualmente ed essere istruiti mediante una guida. Già molti musei italiani lo fanno e a scuola ci ha provato il professore Bogliolo a Urbino.  

 

Mettere le mani in pasta con la realtà aumentata

Per voi che insegnate in istituti superiori professionali e avete la necessità di svolgere attività pratiche, anche in questo caso la realtà aumentata può diventare un ottimo ausilio per i ragazzi. Le attività di laboratorio sono necessarie e quotidiane, soprattutto quando si ha a che fare con indirizzi particolarmente delicati, come quelli dedicati alla cucina o alla chimica. Per questo è possibile ricreare, attraverso software e applicazioni, esperienze specifiche senza alcun genere di pericolo. Si può valutare la creazione di video registrati o realizzarli in diretta, svolgendo le stesse attività tutti insieme, anche a chilometri di distanza. Le lezioni di cucina possono diventare un vero e proprio docu-reality, quindi divertire e insegnare allo stesso tempo. Studiare le lingue in realtà aumentata Sembrano lontani i tempi in cui a scuola le lingue straniere venivano spiegate con un semplice registratore. Oggi, grazie alla realtà aumentata, gli strumenti digitali diventano più performanti mettendo in contatto diverse realtà straniere con quelle della vostra classe; quindi, l’esperienza di un viaggio studio all’estero diventa reale in soli pochi minuti. Per il momento non servono i visori 3D ma bastano delle buone cuffie per una lezione di vero successo e, soprattutto senza alcuna barriera geografica. Le chiamano simulazioni immersive e saranno il futuro per chiunque voglia imparare una nuova lingua straniera, ragazzo o adulto che sia. Gli scenari futuri per la realtà aumentata La realtà aumentata è una risorsa importante per il mondo scolastico e nel post pandemia se ne parla sempre di più, soprattutto perché è stata compresa l'importanza di non doversi mai fermare se gli ostacoli fisici sembrano insormontabili. Su questi presupposti il PNRR ha puntato molto sull'incremento di questo genere di attività e, fortunatamente, nell'epoca in cui il metaverso sembra imporsi sempre di più nelle nostre vite, è necessario adeguarsi ai tempi che corrono anche con finanziamenti ad hoc. A questo punto voi insegnanti non dovete far altro che "stare sul pezzo" e farvi trovare pronti.