Come utilizzare l'Intelligenza Artificiale secondo le nuove linee guida UNESCO

14 ottobre 2024 4 minuti
OCCHIO ALLE ISTITUZIONI

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione (UNESCO) ha pubblicato le nuove linee guida per usare l’Intelligenza Artificiale Generativa nel campo educativo e in quello della ricerca: sono 9 i punti principali da considerare prima e durante le attività che coinvolgono strumenti AI.

In linea con le ultime innovazioni mediate dagli strumenti di Intelligenza Artificiale, il loro utilizzo è in continua e rapida evoluzione e rende necessaria una precisa regolamentazione normativa. Una presa di coscienza che arriva anche dal Governo, secondo cui la legislazione deve mantenere il passo del progresso tecnologico, introducendo modelli di apprendimento di tipo automatico


Le sfide della regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

L’UNESCO ha deciso di elaborare per la prima volta una vera e propria Guidance for Generative AI in Education and Research che si pone come obiettivo il sostegno di azioni rapide utili a programmare politiche attuabili nel lungo periodo e implementare quelle abilità che garantiscono la valorizzazione della persona e la capacità di utilizzare le tecnologie più innovative. 

Il raggiungimento di questi obiettivi è caratterizzato da alcune difficoltà particolarmente presenti su tre fronti:

  • l’elaborazione di programmi con un reale valore pedagogico dell’IA Generativa in ambito scolastico, soprattutto in relazione all’aspetto relazionale tra docente e studente;
  • la garanzia che sul piano pratico non vengano violati i diritti dello studente;
  • la conservazione corretta dei dati sensibili, sia nella fase della raccolta sia in quella dell’utilizzo, nel rispetto di un approccio etico e non dannoso per tutti i soggetti coinvolti.


Le linee guida UNESCO sull’IA sintetizzate in 9 obiettivi

Le nuove linee guida pubblicate dall’UNESCO possono essere sintetizzate in 9 obiettivi per ottimizzare la gestione dell’Intelligenza Artificiale Generativa. Il primo passo, a tal fine, è familiarizzare con i principi contenuti nella guida, acquisendo un approccio di tipo critico per orientare le azioni di ciascuno in modo adeguato.

Ecco la sintesi delle linee guida per l’utilizzo etico degli strumenti AI in 9 punti chiave da tenere sempre a mente in classe e per i compiti a casa:


1. Promuovere l’equità e l’inclusione

Il primo obiettivo che si pone la Guida sull’IA è l’elaborazione di strumenti che riducano gli ostacoli linguistici e comunicativi che possono crearsi tra realtà culturali differenti, così da agire a favore dell'inclusione e dell’accessibilità a livello globale. Per farlo, è necessario accompagnare i giovani passo dopo passo verso l’acquisizione e il potenziamento delle competenze digitali.


2. Implementare le competenze connesse con l’IA

Anche se il processo di sviluppo delle competenze connesse all’Intelligenza Artificiale è iniziato nel 2022 in 15 Paesi, oggi è necessaria un’espansione globale con il raggiungimento di standard elevati. A tal fine, occorre diffondere in tutte le scuole programmi completi di un’educazione articolata sull’utilizzo etico degli strumenti IA.


3. Aumentare le competenze dei docenti nell’utilizzo dell’IA

L’introduzione di programmi mirati all’implementazione dell’Intelligenza Artificiale per i docenti e i ricercatori è stato avviato in alcuni Stati come la Finlandia, la Spagna, la Turchia, il Qatar, la Thailandia, la Georgia e la Cina nel 2023, mentre negli altri Paesi si parla ancora di programmazione teorica. In Italia, ad esempio, si incoraggia l’introduzione di corsi di formazione esclusivi per docenti che consentano loro di acquisire le competenze necessarie per metabolizzare e fare pratica con questa realtà, così da trasmettere le stesse competenze anche alle classi. Attenzione: la guida UNESCO non parla solo di un corso introduttivo, ma di una formazione continua che introduca, aggiorni e potenzi la conoscenza per migliorarne la fruibilità. 

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4. Preservare l’azione dell'essere umano

L’Intelligenza Artificiale dovrebbe svolgere la funzione di ampliamento delle competenze pratiche e creative, senza mai sostituirsi all’essere umano. Per questo la guida si raccomanda di continuare a utilizzare le modalità tradizionali di apprendimento, favorendo le interazioni sociali. In quest’ottica, la guida raccomanda che all’IA non venga delegato il processo decisionale, che deve restare nelle mani del docente e dello studente. 


5. Verificare e ratificare

Lo sviluppo dei sistemi di Intelligenza Artificiale non deve causare la generalizzazione dei bisogni e la mancanza di controllo dei risultati. Una volta introdotti e avviati, infatti, occorre verificare in modo costante gli effetti, convalidando i risultati sia dal punto di vista pedagogico, sia educativo che pratico. 


6. Mantenere un approccio empirico

Sebbene appaia come una questione teorica, lo sviluppo dell’IA presenta aspetti estremamente pratici che coinvolgono la vita quotidiana degli studenti. Per questo occorre sostenere un approccio basato sull’evidenza, cioè vagliando le implicazioni pratiche sia sul piano ambientale che etico, nell’ottica delle conseguenze sulle vite delle persone. 


7. Dare impulso alla varietà di idee e opinioni

Se prendiamo in considerazione uno degli strumenti più diffusi dell’Intelligenza Artificiale, come ChatGPT, si nota che questa si fonda su sistemi probabilistici di modelli linguistici che non tengono in considerazione le risposte date e il significato dei suoi prompt. In questo modo il sistema risponde a visioni generalizzate, eclissando le opinioni minoritarie o divergenti. È per questo che gli operatori devono utilizzarlo in modo critico, riconoscendone i limiti intrinsechi


8. Analizzare le conseguenze nel lungo periodo mediante un approccio di tipo interdisciplinare

L’approccio interdisciplinare dell’Intelligenza Artificiale serve a conseguire risultati soddisfacenti in tutti gli ambiti del contesto sociale. Per questo motivo è fondamentale coinvolgere tutte le tipologie di esperti per analizzare le conseguenze pratiche dell’Intelligenza Artificiale nel lungo periodo. Parliamo di esperti nel settore della ricerca, dell’apprendimento e della tecnologia fornendo anche le indicazioni adeguate per l’aggiornamento politico e normativo.


9. Regolamentazione puntuale

Gli 8 punti precedenti possono coesistere ed essere bene utilizzati solo se sono regolamentati nel modo giusto. In quest’ottica, il Governo deve dare risposte puntuali con una normativa specifica che tenga conto dei seguenti elementi:

  • ascolto delle agenzie governative con un coordinamento delle istituzioni scolastiche e sociali sia nella fase progettuale sia di attuazione;
  • rispetto della privacy significa anche monitoraggio dei fornitori degli strumenti di Intelligenza Artificiale mediante una rete di distribuzione che rispetti i principi etici enunciati dalla norma. 
     

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