Indicazioni Nazionali 2025: cosa cambia
Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo rappresentano il riferimento normativo per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione. Le Indicazioni Nazionali 2025, attualmente in bozza, introducono modifiche che riguardano l’organizzazione del curricolo, l’approccio all’apprendimento e l’insegnamento delle discipline. Viene rafforzata la continuità tra i cicli scolastici e ridefinito il ruolo della scuola come ambiente educativo integrato con la famiglia e la società.
Le principali differenze rispetto al 2012 riguardano l’introduzione del Latino per l’educazione linguistica, la maggiore enfasi su STEM e didattica laboratoriale, l’approccio critico alla storia, il nuovo focus sulla sostenibilità e la riflessione sull’impatto delle nuove tecnologie.
Tuttavia, trattandosi ancora di una bozza soggetta a modifiche, sarà necessario attendere la pubblicazione definitiva del documento a settembre 2025 per confermare le novità introdotte.
Struttura generale e finalità della scuola
Le Indicazioni Nazionali 2012 delineavano una scuola incentrata sull'apprendimento per competenze, con un forte riferimento alla cittadinanza attiva e all’intercultura. Veniva posta attenzione alla centralità della persona, ma in relazione principalmente all’acquisizione di conoscenze e allo sviluppo delle competenze disciplinari di base.
Le Indicazioni 2025 (Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione), pur mantenendo il riferimento alla centralità della persona, introducono una maggiore enfasi sulla formazione integrale dello studente, includendo anche le dimensioni relazionali ed emotive. Il curricolo viene ridefinito in un'ottica più ampia, che comprende la valorizzazione dei talenti individuali, la promozione della libertà e responsabilità personale e un maggiore riconoscimento del ruolo delle relazioni sociali all’interno del contesto scolastico.
Un cambiamento rilevante riguarda anche il rapporto tra scuola e famiglia. Nel 2012 il documento evidenzia l’importanza della collaborazione, ma la relazione resta principalmente su un piano istituzionale. Nelle Indicazioni 2025 viene invece introdotto il concetto di "patto educativo", con un'esplicita corresponsabilità tra scuola e famiglia nella formazione degli studenti.
Organizzazione del curricolo e continuità educativa
Le Indicazioni 2012 strutturavano il curricolo attorno a competenze disciplinari e trasversali, con una chiara distinzione tra scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il passaggio tra i vari gradi di istruzione era pensato in un’ottica di continuità, ma senza un raccordo esplicito tra i percorsi.
Nel documento 2025, il curricolo viene organizzato invece con una visione più unitaria ed è previsto un maggiore raccordo tra la scuola dell'infanzia e la primaria, con un percorso educativo più fluido che punta alla continuità 0-6 anni. Anche la scuola primaria e secondaria di primo grado vengono integrate maggiormente, con un approccio che mira a rendere meno frammentario il passaggio tra i cicli scolastici.
Le principali modifiche nelle discipline
Italiano e Lingue
Nel 2012 l’insegnamento dell’italiano era strutturato attorno allo sviluppo delle competenze linguistiche di base, con particolare attenzione alla lettura e alla scrittura. Il documento del 2025 introduce invece una maggiore enfasi sulla comunicazione orale, emotiva e relazionale.
Un'importante novità riguarda l'introduzione opzionale del Latino per l’educazione linguistica (LEL), non presente nelle Indicazioni 2012. Questa scelta mira a rafforzare la consapevolezza linguistica degli studenti e il loro legame con le radici culturali europee.
Per quanto riguarda le lingue straniere, mentre nel 2012 il focus era sulla conoscenza dell’inglese e di una seconda lingua comunitaria, nel 2025 viene introdotta una prima esperienza di multilinguismo già nella scuola dell’infanzia, con un approccio ludico e sonoro.
Matematica e Scienze
Le Indicazioni del 2012 ponevano l’accento sull’apprendimento delle competenze logico-matematiche di base, con una distinzione netta tra calcolo, misura e geometria. Nel documento 2025, invece, la matematica viene inserita in un contesto più ampio, con un approccio STEM integrato, che prevede connessioni interdisciplinari con scienze, tecnologia e ingegneria.
Nell’insegnamento delle scienze, il 2012 enfatizzava la conoscenza dei fenomeni naturali, mentre il 2025 si introduce un approccio più sperimentale e laboratoriale, con metodologie come il problem-based learning. Inoltre, viene data maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, che nel documento 2012 era trattata in modo meno strutturato.
Storia e Geografia
Nel 2012 l’insegnamento della storia era impostato su una progressione cronologica dei fatti, con un focus sulla conoscenza del passato e sullo sviluppo della cittadinanza attiva. Nel 2025, la didattica della storia viene arricchita con un approccio critico e interpretativo, che punta a sviluppare una maggiore comprensione della complessità storica.
La geografia nelle Indicazioni 2012 era centrata prevalentemente sulla descrizione del territorio italiano ed europeo, con un’impostazione conoscitiva. Nel documento 2025, la disciplina viene riorientata verso un’educazione alla cittadinanza globale, con particolare attenzione ai temi ambientali e socio-economici.
Educazione Civica e Relazionale
L’educazione alla cittadinanza era già presente nel 2012, ma nel 2025 assume un ruolo più strutturato e centrale, con l’introduzione di specifici percorsi sull’educazione alle relazioni, al rispetto e all’empatia.
Tecnologia e sostenibilità
Nel 2012 la tecnologia era riconosciuta come uno strumento didattico, ma senza un focus specifico sul suo impatto nella società. Le Indicazioni 2025 introducono invece un’attenzione esplicita alla consapevolezza critica delle tecnologie emergenti, con un focus sull’intelligenza artificiale e sui suoi effetti educativi e sociali.
La sostenibilità ambientale, che nel documento del 2012 era presente ma non trattata come elemento centrale, diventa uno dei pilastri del curricolo 2025: sono previsti percorsi interdisciplinari per sensibilizzare gli studenti all’impatto delle loro scelte sul pianeta.