Novità sulla Carta del docente: inclusione dei precari e maggiore trasparenza

02 luglio 2025 2 minuti
NEWS

La Carta del docente è uno strumento fondamentale per l’aggiornamento e la formazione continua dei docenti italiani. Introdotta dalla Legge 107/2016, ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. A partire dall’anno scolastico 2025/26, sono previste importanti novità che riguardano l’importo, l’estensione del beneficio e le modalità di rendicontazione.

 

 

Estensione ai docenti precari

 

Una delle principali novità riguarda l’estensione della Carta del docente anche ai docenti con contratto a tempo determinato. Inizialmente, infatti, il beneficio era riservato esclusivamente ai docenti di ruolo, lasciando fuori quindi i docenti con contratto annuale su posto vacante. Questa modifica riconosce invece il valore del lavoro dei docenti precari, ai quali spetta altrettanto il diritto di poter essere agevolati nella propria formazione, ai fini di migliorare e aggiornare costantemente la propria didattica.

 

 

Importo variabile in base alle risorse disponibili

 

Un’altra novità riguarda l’importo annuale della Carta del docente. A partire dal 2025/26, l’importo non sarà più fisso a 500 euro, ma sarà determinato con un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. L’importo sarà stabilito sulla base di un calcolo proporzionale, tenendo conto del numero complessivo di docenti aventi diritto e delle risorse disponibili per l’anno scolastico in questione. Pertanto, l’importo potrebbe essere inferiore ai 500 euro previsti finora.

 

 

Nuove modalità di rendicontazione

 

Con l’obiettivo di rendere più efficiente e trasparente la gestione delle risorse, sono state introdotte nuove modalità di rendicontazione. A partire dall’anno scolastico 2025/26, i soggetti presso i quali la Carta del docente viene utilizzata dovranno trasmettere le fatture entro 90 giorni dalla data di validazione dei buoni. In caso contrario, il diritto al rimborso decadrà.

 

 

Cosa si può acquistare con la Carta del docente

 

Anche gli ambiti di utilizzo della Carta del docente vengono interessati da un ampliamento: sarà possibile acquistare anche materiale audiovisivo, finora escluso. Tutto il resto rimane invariato, per cui i docenti possono utilizzare il bonus per l’acquisto di:

 

  • Libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e riviste utili all’aggiornamento professionale.
  • Hardware e software destinati all’uso didattico.
  • Iscrizione a corsi di aggiornamento e qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione.
  • Corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale.
  • Corsi post lauream o master universitari inerenti al profilo professionale.
  • Biglietti per eventi culturali, spettacoli, cinema, musei e mostre.


È possibile inoltre usufruire dell’importo convertendolo in buoni spesa elettronici, utilizzando l’apposita applicazione web.
L’importo è spendibile entro il 31 agosto, tuttavia, qualora dovessero esserci dei residui, verranno accreditati per l’anno successivo.

 

 

Come utilizzare la Carta del docente

 

Per utilizzare la Carta del docente, i docenti devono registrarsi sulla piattaforma online dedicata, accessibile tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta di Identità Elettronica). Una volta registrati, possono generare buoni spesa elettronici da utilizzare presso gli esercenti accreditati. È possibile consultare l’elenco degli esercenti e degli enti di formazione accreditati direttamente sulla piattaforma.


Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare la sezione FAQ del sito ufficiale.

 

 

L’impatto delle nuove misure

 

Le modifiche introdotte alla Carta del docente rappresentano un avanzamento verso una maggiore equità e trasparenza nella gestione delle risorse destinate alla formazione dei docenti. L’estensione del beneficio anche ai docenti con contratto a tempo determinato riconosce il valore del loro contributo alla scuola italiana. Allo stesso tempo, le nuove modalità di rendicontazione mirano a rendere più efficienti i processi e a garantire una gestione oculata delle risorse pubbliche. I docenti sono invitati quindi a familiarizzare con le nuove disposizioni e a utilizzare la Carta del docente per arricchire la propria formazione professionale e migliorare la qualità dell’insegnamento nelle scuole italiane.

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