Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà: il valore del service learning a scuola
Il 17 ottobre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà, istituita nel 1993 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, le scuole di tutto il mondo sono chiamate a riflettere su un tema fondamentale per la crescita civica delle nuove generazioni: la costruzione di una società più equa e solidale.
A scuola, queste tematiche offrono l’occasione per introdurre approcci didattici che uniscono conoscenza e impegno concreto. Tra questi, il service learning — o apprendimento-servizio — rappresenta una metodologia capace di coniugare formazione, cittadinanza e trasformazione sociale.
Ma come può un docente integrare il service learning nella propria pratica didattica? E in che modo questo approccio contribuisce allo sviluppo di competenze trasversali e alla crescita personale di studentesse e studenti?
Cos’è il service learning e perché è così efficace?
Il service learning nasce dall’idea che l’apprendimento non debba limitarsi all’aula, ma possa estendersi alla comunità, trasformando il sapere in azione. Si tratta di un approccio educativo in cui gli studenti mettono in pratica ciò che imparano attraverso un’attività di servizio utile al territorio o a un gruppo sociale, integrandola nel percorso curricolare.
Non è volontariato: è un’esperienza formativa che unisce conoscenze disciplinari e responsabilità civica. L’obiettivo non è solo “fare del bene”, ma comprendere come i saperi acquisiti possano essere messi al servizio della collettività.
Il servizio diventa parte integrante del processo di apprendimento: studentesse e studenti non solo applicano ciò che sanno, ma sviluppano competenze sociali, organizzative e relazionali fondamentali per la vita adulta.
Dalla teoria alla pratica: come iniziare un percorso di service learning
Molti docenti si chiedono da dove iniziare. La chiave è partire da un bisogno reale del territorio e del tempo, collegandolo agli obiettivi formativi delle discipline. Il primo passo è la mappatura: osservare la realtà locale, individuare i bisogni della comunità e stabilire connessioni con enti, associazioni o istituzioni che possano diventare partner del progetto.
Una volta identificato il tema, si costruisce un percorso integrato: definire obiettivi didattici chiari, organizzare attività di ricerca e riflessione, pianificare azioni di servizio e momenti di restituzione.
Il service learning funziona quando le attività si sviluppano in più fasi. Si parte dalla sensibilizzazione — con lezioni, incontri o testimonianze — per poi passare alla progettazione del servizio vero e proprio, fino alla valutazione finale. È importante che studentesse e studenti partecipino attivamente alla pianificazione e che ci sia sempre una fase di riflessione sul senso dell’esperienza vissuta.
Anche la valutazione deve andare oltre la verifica delle conoscenze disciplinari: ciò che conta è la capacità di lavorare in gruppo, di riconoscere il proprio ruolo nella comunità e di agire in modo responsabile e consapevole.
Service learning e competenze per la cittadinanza
Integrare il service learning nella didattica significa anche promuovere lo sviluppo delle life skill e delle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente. Ogni progetto di service learning diventa così un laboratorio di cittadinanza attiva: gli ragazze e ragazzi imparano a collaborare, a gestire conflitti, a rispettare i tempi e i ruoli, a riflettere sul valore dell’impegno.
L’esperienza diretta del servizio rafforza la comprensione di concetti astratti, come uguaglianza, solidarietà e giustizia sociale, che nella Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà trovano un contesto ideale per essere esplorati. Lavorare su questi temi non solo arricchisce il curricolo, ma contribuisce a creare una cultura scolastica inclusiva, orientata al benessere collettivo e alla coesione sociale.
Progetti didattici per educare alla solidarietà e alla responsabilità
Sul portale Scuola.net, docenti e scuole possono trovare numerosi percorsi in linea con il concetto di service learning, ricchi di strumenti concreti per avviare esperienze di cittadinanza attiva.
Tra questi, iniziative come il percorso di Formazione Scuola-Lavoro “Giovani e solidarietà: le professioni del Terzo Settore”, realizzato in collaborazione con l’ONG Azione Contro la Fame, aiutano gli studenti delle scuole superiori a scoprire come le competenze civiche possano diventare risorse per la collettività, avvicinandoli al mondo dell’impegno sociale.
Allo stesso modo, “Persone al centro”, promosso da VIDAS, accompagna le classi alla scoperta del valore del prendersi cura dell’altro, con un focus sul ruolo delle professioni sanitarie e socio-assistenziali nel Terzo Settore.
SCOPRI I PERCORSI DI FORMAZIONE SCUOLA-LAVORO DI SCUOLA.NET
Questi percorsi non solo offrono materiali didattici e testimonianze di esperti, ma incoraggiano le scuole a diventare parte di reti solidali, capaci di generare impatto reale sul territorio.
In questo modo, la scuola si conferma non solo luogo di istruzione, ma spazio di trasformazione sociale, dove l’apprendimento diventa strumento per costruire una società più giusta, inclusiva e consapevole — proprio come auspicato dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà.
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