Immagine di copertina dell'articolo sul ruolo del referente e del coordinatore per il bullismo con una docente che aiuta una alunna in difficoltà

Il ruolo chiave del referente e del coordinatore di classe nei casi di bullismo e cyberbullismo a scuola

08 gennaio 2026 4 minuti
NEWS

Il tema del bullismo e del cyberbullismo rappresenta oggi una delle sfide più delicate per le istituzioni scolastiche. I dati degli ultimi anni confermano un aumento significativo degli episodi che coinvolgono prevaricazioni tra pari, sia nell’ambiente scolastico sia nei contesti digitali frequentati da ragazze e ragazzi. Le relazioni si sviluppano ormai in un continuum tra offline e online: dinamiche nate in classe possono trasferirsi rapidamente sui social, nelle chat o nei giochi online, amplificando conflitti e vulnerabilità.


Per questo motivo la scuola viene chiamata a un ruolo strutturato, sistematico e altamente competente nella prevenzione e nella gestione dei casi. In tale prospettiva chi ha il ruolo di referente bullismo e cyberbullismo assume un ruolo strategico, non come figura isolata, ma come parte di una rete interna che coinvolge l’intero sistema scolastico, le famiglie e i servizi territoriali. L’obiettivo è costruire un ambiente sicuro, inclusivo e capace di riconoscere tempestivamente segnali di disagio, affinché nessuna situazione venga sottovalutata o affrontata in modo estemporaneo.

 

 

Compiti e responsabilità di referenti bullismo e cyberbullismo

 

Quella di referente bullismo e cyberbullismo è una funzione complessa che unisce competenze educative, organizzative, comunicative e, in alcuni casi, anche tecnico-giuridiche. Il compito primario di chi ha questo ruolo è prevenire e contrastare ogni forma di prevaricazione, fisica, verbale, psicologica o digitale. Per farlo deve aggiornarsi costantemente sulla normativa, sulle linee guida ministeriali e sui protocolli di intervento. Deve assicurare che nell’istituto sia presente un quadro condiviso di strategie preventive, come attività di sensibilizzazione, incontri informativi, percorsi dedicati alla cittadinanza digitale e momenti di confronto con famiglie e docenti.


Ogni referente coordina inoltre la gestione operativa delle segnalazioni. Quando emerge un sospetto, un episodio o una richiesta di aiuto, raccoglie le prime informazioni, dialoga con il personale docente coinvolto, valuta l’urgenza e coinvolge tempestivamente la dirigenza scolastica. Successivamente attiva le fasi previste dal protocollo, che possono includere colloqui individuali, compilazione di documentazione interna, contatto con le famiglie e, nei casi più complessi, raccordo con servizi esterni come supporto psicologico scolastico, assistenti sociali o forze dell’ordine. 


Chi è referente garantisce la riservatezza e la sua funzione è quella di orchestrare un intervento coerente, efficace e rispettoso degli aspetti educativi e normativi.


Il ruolo di referente include inoltre compiti di formazione e supporto per il corpo docente. Chi svolge questo incarico organizza momenti di aggiornamento, fornisce materiali operativi, diffonde buone pratiche e sostiene la progettazione didattica quando si affrontano temi come empatia, autocontrollo, responsabilità digitale o gestione delle emozioni. Il suo lavoro si estende quindi oltre l’emergenza, contribuendo alla definizione di una cultura scolastica sensibile alle relazioni e capace di prevenire conflitti prima che degenerino in comportamenti dannosi.
 

 

 

E chi coordina la classe?

 

Chi coordina la classe svolge una funzione altrettanto decisiva perché rappresenta la figura che osserva quotidianamente la vita della classe. Conosce le relazioni tra compagne e compagni, riconosce i ruoli sociali che le varie parti assumono, percepisce variazioni nel comportamento e intercetta segnali di disagio che a volte non emergono da dichiarazioni esplicite. In molte situazioni è chi coordina a notare cambiamenti improvvisi di atteggiamento o rendimento, o a percepire tensioni durante le lezioni o negli spazi comuni. Può individuare un clima ostile, un gruppo chiuso su dinamiche escludenti, oppure il comportamento reiterato di una persona che tende a provocare, deridere o intimidire un compagno o una compagna.


Questa vicinanza rende quella di coordinatore o coordinatrice una figura di fiducia anche in situazioni sensibili. Quando si genera un sospetto, un disagio o un problema, chi coordina la classe ascolta, analizza la situazione e decide se attivare la figura di referente. È quindi un nodo centrale della rete di comunicazione che permette alla scuola di intervenire in modo tempestivo.

 

 

La collaborazione operativa tra referente e responsabile del coordinamento

 

Il rapporto tra referente e chi coordina la classe rappresenta il punto di equilibrio che rende realmente efficace il sistema di prevenzione. Chi coordina intercetta, osserva e segnala; chi ha il ruolo di referente valuta, attiva le procedure e coordina l’intervento. Questa sinergia permette di ridurre i tempi di risposta e di garantire che ogni fase del protocollo venga applicata in modo corretto. La comunicazione continua tra i due ruoli facilita la comprensione del contesto, perché chi coordina conosce nel dettaglio le specificità del gruppo classe e può fornire una lettura accurata delle relazioni. Chi ha il ruolo di referente, a sua volta, dispone delle competenze necessarie per indirizzare la scelta degli interventi, perché conosce la normativa, le linee guida e gli strumenti disponibili.


L’intervento non si esaurisce nella gestione dell’episodio, ma prosegue nel monitoraggio successivo: referente e responsabile del coordinamento verificano la tenuta del clima di classe, controllano che le misure adottate siano efficaci e promuovono ulteriori azioni educative se necessario.
 

 

 

Prevenzione e cultura digitale: il contributo dei percorsi NeoConnessi

 

L'organizzazione interna deve essere affiancata da un costante lavoro di prevenzione, la quale richiede strumenti educativi adeguati alle esigenze delle nuove generazioni. Le competenze digitali, la capacità di orientarsi in rete, la gestione delle emozioni e delle relazioni online costituiscono elementi essenziali per ridurre il rischio di comportamenti aggressivi o lesivi. I progetti educativi NeoConnessi Kids e NeoConnessi Young offrono un supporto concreto alle scuole che desiderano integrare attività strutturate nei propri percorsi di educazione alla cittadinanza digitale.


NeoConnessi Kids, pensato per la scuola primaria, favorisce l’alleanza educativa tra scuola e famiglia e introduce bambine e bambini all’uso consapevole del digitale attraverso materiali didattici, narrazioni educative e attività che sostengono il pensiero critico e la responsabilità online.


NeoConnessi Young, rivolto alla secondaria di primo grado, propone un percorso più approfondito che affronta sicurezza online, gestione dell’identità digitale, relazioni tra pari e prevenzione del cyberbullismo. Il progetto mette a disposizione contenuti, questionari e risorse operative utili a docenti, responsabili del coordinamento e referenti, nonché strumenti concreti per lavorare sulle competenze di base necessarie a prevenire situazioni di rischio.


Inseriti nel quadro più ampio delle azioni previste dai protocolli scolastici, questi progetti diventano un sostegno prezioso alla costruzione di un ambiente digitale sicuro, favorendo la partecipazione attiva delle famiglie e la responsabilizzazione di studentesse e studenti

 

 

 

 

In questo articolo è stato adottato un linguaggio rispettoso dei generi tramite l'uso congiunto di forme femminili e maschili e l’impiego di perifrasi neutrali. Revisione a cura di Egalia.

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