Educare al rispetto: il ruolo della scuola contro la violenza di genere

25 novembre 2025 2 minuti
NEWS

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne rappresenta un momento cruciale per riflettere sulle radici culturali della violenza di genere e sul ruolo dell’educazione nel contrastarla


La scuola, come primo luogo di educazione e relazione, ha una responsabilità significativa nel promuovere un clima di rispetto, parità e sicurezza. In classe si formano linguaggi, atteggiamenti e abitudini che possono consolidare stereotipi oppure trasformarli. Le iniziative educative collegate al 25 novembre diventano così un’occasione per creare spazi di ascolto, riconoscere i segnali del disagio, prevenire situazioni di isolamento e costruire una cultura relazionale basata sul rispetto reciproco.

 

 

Educare al rispetto come competenza di cittadinanza


Il rispetto non è un concetto astratto ma una competenza relazionale concreta, che si costruisce attraverso esperienze quotidiane. Nelle attività scolastiche emerge così la necessità di educare alla gestione dei conflitti, alla comunicazione non ostile, alla valorizzazione delle differenze. Queste pratiche contribuiscono a prevenire comportamenti discriminatori e a sviluppare un pensiero critico capace di decodificare stereotipi e narrazioni tossiche


I percorsi di educazione civica hanno infatti lo scopo di educare a considerare la parità di genere come elemento fondativo della convivenza democratica e della partecipazione. Riflettere sul linguaggio, sulle rappresentazioni, sui ruoli e sulle responsabilità della comunicazione aiuta ragazze e ragazzi a riconoscere dinamiche spesso normalizzate.

 

 

Il contesto digitale e la nuova forma delle relazioni


Gran parte delle interazioni tra adolescenti avviene oggi negli ambienti digitali, dove i confini tra pubblico e privato risultano spesso sfumati. Lì si diffondono modelli di relazione che possono favorire dinamiche di controllo, forme di violenza psicologica, diffusione non consensuale di contenuti e pratiche di esclusione. 


Per i docenti diventa sempre più urgente fornire alle classi strumenti per interpretare di ciò che accade online, aiutando i più giovani a riconoscere i rischi e a difendere la propria integrità. L'alfabetizzazione digitale, inserita in un quadro di educazione affettiva e relazionale, permette di affrontare temi come consenso, privacy, responsabilità e gestione delle emozioni. Quando si lavora su questi aspetti, le studentesse e gli studenti acquisiscono la consapevolezza necessaria per costruire relazioni sane, dentro e fuori dalla rete.

 

 

Il valore della comunità scolastica nella prevenzione


La prevenzione della violenza di genere non può essere affidata a interventi isolati o a iniziative occasionali. Richiede invece una visione sistemica che coinvolga docenti, famiglie, personale educativo e territori: in questo modo la scuola può diventare un presidio fondamentale di contrasto alle diseguaglianze, capace di intercettare segnali di fragilità e offrire punti di riferimento chiari. 


Gli istituti che integrano percorsi strutturati su parità, rispetto e prevenzione delle discriminazioni contribuiscono a creare comunità più consapevoli, attente e pronte a sostenere chi vive situazioni problematiche. Ogni docente, nel proprio quotidiano, può rappresentare un modello significativo nella gestione delle relazioni e nella promozione di un linguaggio rispettoso.

 

 

Un supporto per le classi: il progetto Domande Scomode @School


A supporto del lavoro quotidiano dei docenti esistono strumenti educativi capaci di facilitare il dialogo con le nuove generazioni su temi complessi come identità, corpi, ruoli e rispetto nelle relazioni. Tra questi, il progetto educativo Domande Scomode @School, disponibile su Scuola.net, offre un percorso pensato per aiutare ragazze e ragazzi a interrogarsi sulle proprie percezioni, affrontare tabù e superare quei silenzi che spesso alimentano disinformazione e pregiudizi


Il progetto propone contenuti multimediali e attività educative – come webinar, edugame e schede didattiche – che si integrano facilmente nelle ore di educazione civica o in percorsi trasversali dedicati al benessere e alla crescita personale. Per le classi rappresenta uno spazio guidato in cui confrontarsi senza giudizio, mentre per i docenti costituisce un supporto concreto per introdurre temi sensibili con un linguaggio semplice, rigoroso e vicino all’esperienza delle nuove generazioni. 


In un contesto in cui educare al rispetto non è una proposta occasionale ma una missione quotidiana, strumenti come questo contribuiscono a rendere la scuola un luogo sempre più sicuro, attento e capace di preparare cittadini e cittadine consapevoli.

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