Trasformare la scuola con la gentilezza

13 novembre 2025 3 minuti
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La Giornata mondiale della gentilezza, celebrata ogni anno il 13 novembre, rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sul valore di un comportamento che troppo spesso viene sottovalutato, ma che può avere un impatto profondo sulle relazioni sociali, sul clima scolastico e sul benessere individuale. 


Nata alla fine degli anni ‘90 in Giappone, questa ricorrenza è oggi riconosciuta a livello internazionale e invita persone, scuole e comunità a promuovere gesti di cortesia, rispetto e solidarietà. In ambito educativo, tuttavia, la gentilezza non si limita a un insieme di buone maniere: è un punto di partenza per un percorso più ampio di educazione all’affettività, che mira a far crescere studentesse e studenti consapevoli dei propri sentimenti e capaci di relazioni autentiche e rispettose.

 

 

La gentilezza come competenza relazionale


In un contesto scolastico sempre più complesso, dove le dinamiche sociali si intrecciano con il mondo digitale e la comunicazione veloce dei social media, insegnare la gentilezza significa educare all’ascolto, all’empatia e alla gestione delle emozioni. Si tratta di competenze relazionali fondamentali per la crescita personale e per la costruzione di una comunità scolastica accogliente.


Gli studi di pedagogia affettiva mostrano che la gentilezza ha effetti concreti: riduce i conflitti, favorisce la cooperazione, migliora la concentrazione e aumenta il senso di appartenenza al gruppo. Quando gli studenti sperimentano quotidianamente un ambiente basato sul rispetto reciproco, tendono anche a sviluppare una maggiore fiducia in sé e negli altri.


Educare alla gentilezza, quindi, non è un semplice invito a “comportarsi bene”, ma un processo educativo che si traduce in pratiche quotidiane. Può essere incoraggiato attraverso attività di gruppo, momenti di riflessione condivisa, progetti interdisciplinari o semplici rituali di classe: dal “complimento del giorno” a spazi dedicati all’ascolto. Sono esperienze che aiutano i giovani a riconoscere l’importanza delle parole e dei gesti, a mettersi nei panni dell’altro e a costruire relazioni basate sulla fiducia e sul rispetto.

 

 

Educazione all’affettività: comprendere, esprimere, rispettare


La Giornata della gentilezza si lega strettamente al tema dell’educazione all’affettività. Parlare di affettività significa affrontare un terreno complesso, dove si intrecciano emozioni, relazioni, identità e rispetto delle diversità. In questa prospettiva, la gentilezza diventa un linguaggio universale che aiuta a comunicare in modo non violento e a riconoscere l’altro nella sua unicità.


L’educazione all’affettività aiuta gli studenti a comprendere e nominare le proprie emozioni, a gestirle senza paura o vergogna, e a costruire relazioni sane e consapevoli. È un percorso che passa attraverso il dialogo, l’ascolto e la condivisione di esperienze, e che richiede uno spazio sicuro in cui sentirsi accolti.


In questo contesto, il ruolo dei docenti è centrale nel creare un ambiente scolastico che favorisca pratiche che sostengono una crescita emotiva equilibrata.

 

 

Gentilezza e cittadinanza emotiva


La scuola non è solo un luogo di apprendimento cognitivo, ma anche uno spazio di convivenza dove si formano le basi della cittadinanza emotiva e sociale. Parlare di gentilezza in classe significa anche educare al rispetto delle differenze, alla responsabilità e alla solidarietà. In un periodo storico in cui fenomeni come bullismo e hate speech rappresentano sfide quotidiane, coltivare la gentilezza può diventare un antidoto concreto contro l’aggressività e l’indifferenza.


Insegnare la gentilezza vuol dire insegnare a prendersi cura: di sé, degli altri e del mondo che ci circonda. Le iniziative scolastiche che mettono al centro il rispetto, la cooperazione e la comunicazione non violenta contribuiscono a formare cittadini empatici, consapevoli e attivi. È anche un modo per dare significato ai principi dell’educazione civica, che include la dimensione emotiva come parte integrante della crescita democratica e partecipata.

 

 

La gentilezza in azione: i progetti di Scuola.net


Sul tema della gentilezza e dell’affettività, Scuola.net propone progetti innovativi come NeoConnessi, che promuove l’educazione al rispetto online, e Domande Scomode, un percorso che stimola la riflessione emotiva e relazionale tra gli studenti.

 

 

La gentilezza digitale: NeoConnessi

In un mondo sempre più connesso, educare alla gentilezza digitale diventa fondamentale. Il progetto NeoConnessi offre agli studenti degli strumenti concreti per affrontare le sfide della comunicazione online, promuovendo comportamenti responsabili e rispettosi nella rete.


Suddiviso in due percorsi, NeoConnessi Kids e NeoConnessi Young, il progetto si adatta alle diverse fasce di età, fornendo attività educative su temi come la sicurezza online, il rispetto reciproco, e la gestione delle emozioni nel contesto digitale


In particolare, NeoConnessi Kids si rivolge agli studenti delle scuole primarie, introducendo in modo ludico e interattivo concetti legati alla gentilezza e alla sicurezza online, mentre NeoConnessi Young, per ragazze e ragazzi delle secondarie di primo grado, approfondisce tematiche più complesse, come il cyberbullismo, l'uso consapevole dei social media e l'importanza della privacy.


Entrambi i percorsi offrono un supporto prezioso per aiutare le nuove generazioni a navigare in modo sicuro e responsabile, promuovendo un ambiente digitale dove la gentilezza e il rispetto siano al centro delle interazioni.

 

 

Educazione all’emotività: Domande Scomode

Pensato per studentesse e studenti delle scuole superiori, Domande Scomode invita i giovani a esplorare temi legati alle emozioni, alle relazioni e all’autoconsapevolezza, stimolando una riflessione profonda su questioni spesso trascurate ma cruciali per la crescita personale.


Attraverso attività interattive, discussioni guidate e video, il progetto offre uno spazio sicuro in cui ragazze e ragazzi possono confrontarsi su temi delicati, come le difficoltà relazionali, il rispetto dei propri confini emotivi e la gestione delle emozioni in situazioni di stress. 


L’approccio del progetto è pratico e inclusivo, favorendo un clima di ascolto e supporto che aiuta a comprendere meglio se stessi e gli altri, promuovendo una cultura della gentilezza e della consapevolezza emotiva all’interno della scuola.

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