Orientamento per le scuole secondarie di primo grado: la didattica orientativa
Didattica orientativa: che cos’è e a che cosa serve
Per didattica orientantiva si intende l’integrazione dell’orientamento nel lavoro quotidiano delle lezioni e del curricolo disciplinare. Nell’ottica della didattica orientativa, dunque, le discipline non sono funzionali solo a trasmettere delle nozioni, ma vengono concepite come uno strumento, un metodo e un linguaggio per introdurre la classe alla realtà in modo aperto, consapevole, dinamico, problematico ed esplorativo. Da contenitori di conoscenza, le materie insegnate diventano una lente attraverso cui scoprire e comprendere il mondo che ci circonda, in tutte le sue sfumature e complessità.
Attraverso lo studio delle discipline scolastiche, gli studenti possono così acquisire la capacità di analizzare e comprendere il mondo in cui vivono, sviluppare la capacità critica di valutare diverse opinioni e punti di vista, e imparare a risolvere problemi e ad affrontare le sfide che incontreranno lungo il loro percorso.
In questo senso, la didattica orientativa è uno degli strumenti fondamentali per orientamento di qualità, inteso non come una tappa del percorso ma come il percorso stesso: un processo lungo e continuo che si estende lungo tutto il percorso formativo dello studente e che lo aiuta a esplorare le evoluzioni delle proprie passioni e interessi, a prendere decisioni informate sulla propria formazione e a sviluppare un piano di azione per raggiungere i propri obiettivi.
Il potenziale orientativo delle discipline e il ruolo del corpo docente
In che modo una disciplina può diventare strumento di orientamento?
Ogni disciplina ha un proprio campo di studio, un proprio linguaggio e un proprio metodo di indagine che permettono agli studenti di approfondire una determinata area di conoscenza, ma anche di sviluppare una serie di competenze, tra cui la capacità di analisi, di sintesi, di problem solving e di valutazione critica. Per far sì che questo avvenga, l’educazione deve essere intesa come un processo attivo in cui gli studenti sono chiamati a partecipare attivamente alla costruzione del proprio sapere e gli insegnanti sono guide e facilitatori di questo processo.
In particolare, l’insegnante deve conoscere e comunicare alcuni aspetti della disciplina, tra cui:
- la struttura, ossia i concetti fondamentali, i metodi di indagine e scoperta, le relazioni con le altre discipline per offrire alla classe tutti gli strumenti per comprendere la disciplina stessa;
- le modalità di trasmissione, per organizzare la disciplina in modo strutturato e coerente e presentarla in modo interessante per gli studenti, adattandola alle loro esigenze e potenzialità;
- il suo posto nell’architettura dei saperi, identificando le relazioni interdisciplinari tra le diverse materie e di facendole emergere agli occhi dei propri studenti;
- la sua connessione con il contesto sociale, economico e culturale in cui viviamo, sottolineando l’importanza e la rilevanza delle competenze che la classe sta acquisendo.
Uno strumento della didattica orientativa: i compiti di realtà
Che cosa sono i compiti di realtà?
Giuseppina Gentilini, insegnante e formatrice presso il Centro di Studi Erickson, nell’articolo Che cos’è un compito di realtà? li definisce come delle situazioni-problema, quanto più possibile vicine al mondo reale, da risolvere utilizzando conoscenze e abilità già acquisite, mettendo in pratica capacità di problem-solving e diverse abilità in relazione all’attività all’interno di contesti sociali moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica.
I compiti di realtà consentono così di costruire delle situazioni didattiche che abbiano una vicinanza con la realtà, permettendo agli studenti di utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite in situazioni concrete e significative. Attraverso le discipline, la didattica orientativa consente di far dialogare il sapere scolastico con le esigenze del mondo esterno, facendo sì che gli studenti si sentano coinvolti e motivati nel processo di apprendimento.
Scopri come progettare compiti di realtà
Le proposte di Scuola.net per le attività di orientamento nelle scuole secondarie di I grado
Il progetto Storie di Futuro - Made in Italy è un percorso di orientamento per aiutare la classe a prendere decisioni informate sul proprio futuro e sulla scelta di una scuola secondaria di secondo grado, focalizzandosi sulla preparazione per il mondo del lavoro nel settore della moda delle piccole e medie imprese, un pilastro dell'economia italiana che punta all'innovazione e alla sostenibilità.
L'obiettivo principale del percorso è di riuscire a trasmettere agli e alle studenti le potenzialità di una carriere nel settore tessile, moda e accessori, offrendo loro molteplici risorse, tra cui il portale, www.storiedifuturo.it, con informazioni dettagliate sulle diverse scuole secondarie di II grado e sui percorsi di studio correlati al settore della moda. Attraverso un test interattivo, inoltre, gli studenti sono aiutati nell’identificare le loro inclinazioni e interessi in questo campo.
Riciclo, Rifletto, Racconto. Immagina il futuro con la bioplastica compostabile
Il progetto educativo Riciclo, Rifletto, Racconto. Immagina il futuro con la bioplastica compostabile è pensato per contribuire alla consapevolezza ambientale dei più giovani raccontando caratteristiche, utilizzi e vantaggi del “materiale del futuro”, la bioplastica compostabile, e trasmettendone il ruolo chiave nel contesto dell’economia circolare attraverso metodi e attività divertenti e innovativi.
Protagonisti del percorso sono la didattica orientativa, che chiama studentesse e studenti a cimentarsi con compiti di realtà funzionali alla conquista di saperi e competenze, e l’innovativa metodologia del Visual Thinking, funzionale a potenziare la comunicazione in classe, agevolando la comprensione di temi complessi.
Il Visual Thinking infatti è una tecnica di comunicazione visiva che sfrutta il sistema immaginativo per rappresentare emozioni, concetti, pensieri attraverso immagini, simboli e parole chiave.
Ricorrere al Visual Thinking in classe permette di fermare punti fissi nell’ambito di un dibattito, rendere più divertenti e proficui i confronti su ogni tema, rendere tangibili temi astratti, potenziare la comunicazione, sviluppare una comprensione comune di un determinato argomento e favorire la libera espressione.
Per la sua natura orientativa, il percorso si inserisce perfettamente nella cornice dell’insegnamento dell’Educazione civica rispondendo, nel contempo, alle nuove Linee guida per l’orientamento pubblicate con il Decreto Ministeriale n. 328 del 22 dicembre 2022.
Giochiamo d’anticipo è un progetto didattico sulla cultura assicurativa, promosso da Groupama Assicurazioni, che propone un percorso di sensibilizzazione ed educazione alla gestione dei rischi dedicato alle scuole secondarie di primo grado.
Protagonista è la didattica orientativa che invita le e gli studenti a cimentarsi con compiti di realtà funzionali alla conquista non solo di saperi, ma anche di competenze.
I diversi strumenti resi disponibili dal progetto sono realizzati in modo da porsi in sinergia tra loro. In particolare, l’Action Book Storie a bivi, tra possibilità, scelte e soluzioni propone sette percorsi narrativi come mettono al centro lo studente come protagonista attivo, proponendo gli snodi tipici della narrazione a bivi: la storia cambia in base alle scelte del lettore e permette di riflettere e comprendere le conseguenze delle proprie azioni nel programmare le attività, oltre a stimolare lo sviluppo di numerose soft skill tra cui pensiero critico, problem solving, intelligenza emotiva e creatività.
Vuoi approfondire il tema della didattica orientativa?
Iscriviti a Innovare la didattica per orientare in maniera più consapevole: la didattica orientativa, il corso di formazione gratuito realizzato da Città metropolitana di Torino e il Centro Servizi Didattici (Ce.Se.Di).
Il corso, rivolto al corpo docente delle scuole secondarie di I grado, pone l’attenzione sull’importanza della didattica orientativa e sulla figura del docente come leader educativo in grado di valorizzare l’esperienza e agevolare lo sviluppo delle competenze dei giovani indipendentemente dalla disciplina di insegnamento. A conclusione del percorso, un insieme di proposte didattiche e strumenti utili per attivare la classe sul tema dell’orientamento in tre discipline scolastiche: l’italiano, la matematica e la tecnologia.
Il corso riconosce 20 ore di formazione.
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